Grattarsi o stuzzicarsi la pelle è molto comune, un gesto spesso inconscio, ma quando assume una connotazione patologica diventa dermatillomania.

Per chi ne soffre, raschiare, strappare, lesionare la pelle in qualsiasi modo è una vera e propria ossessione, un impulso incontrollabile che è sintomo di un malessere interiore molto profondo.

Cos’è la dermatillomania?

La dermatillomania o disturbo da escoriazione è una patologia che porta la persona a lesionarsi ripetutamente la pelle, a mani nude o per mezzo di uno strumento, con conseguenti danni ai tessuti cutanei. Nella quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder (DSM-5) è classificata come disturbo ossessivo compulsivo.

La dermatillomania è molto spesso sottovalutata ma in realtà è più comune di quanto si pensi: in uno studio pubblicato sul Journal of Anxiety Disorders è stato studiato un campione non clinico di 354 soggetti ed è emerso come il 62,7% attuasse qualche forma di skin picking leggero, mentre il 5,4% degli intervistati ha riferito di livelli clinici di dermatillomania.

Questa indagine evidenzia come il disturbo si presenti lungo un continuum che va da lieve a grave ed è in quest’ultimo caso che l’American Psychiatric Association (APA) ne ha delineato gli aspetti patologici:

  • ricorrenti prelievi di pelle con conseguenti lesioni cutanee;
  • ripetuti tentativi di diminuire o fermare la lesione della pelle;
  • l’escoriazione della pelle causa una forte angoscia o compromette diversi ambiti della vita, dalle relazioni al  lavoro;
  • l’escoriazione della pelle non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza o di un’altra condizione medica.

La patologia può insorgere durante l’infanzia, l’adolescenza o in piena età adulta, ma generalmente i primi segnali di dermatillomania tendono a manifestarsi tra i 13 e i 15 anni.

Dermatillomania: le possibili cause

I fattori scatenanti la dermatillomania sono molteplici e spesso associati ad altre condizioni psichiatriche come l‘autismo, l’abuso di alcol, la dismorfia corporea, l’ansia e i disturbi borderline di personalità e di umore. Rabbia, stress, senso di inadeguatezza e forte disagio interiore possono scatenare la dermatillomania.

Trattandosi comunque di un disturbo le cui entità variano da persona a persona anche le aree del corpo possono non essere le stesse per tutti: generalmente viene preso di mira il volto, a seguire mani, dita, braccia e gambe.

Chi soffre di dermatillomania trascorre anche ore a rimuovere le piccole imperfezioni e irregolarità della pelle dando inizio a una vera e propria mania scarificatrice a volte arrivando anche al punto di prelevare ampie porzioni di tessuto sano.

L’incapacità di smettere nonostante gli sforzi genera un circolo vizioso alimentato da ulteriore ansia, vergogna, frustrazione e depressione che ha un impatto forte sulla vita di tutti i giorni: chi soffre di dermatillomania toglie diverso tempo alle attività quotidiane, al lavoro e all’interazioni con gli altri pur di continuare a grattarsi, e può sviluppare imbarazzo sociale, cercando il più possibile di evitare situazioni o attività in cui le lesioni cutanee possono essere rilevate.

Inoltre l’esigenza costante di escoriarsi è in grado di diventare un vero chiodo fisso che distoglie concentrazione e attenzione nei più svariati contesti, non solo in quello lavorativo.

I sintomi della dermatillomania

La TLC Foundation for BFRBs (Body-Focused Repetitive Behaviors), associazione no profit dedicata ad attività di supporto e divulgazione su tutti i disturbi di picking sul corpo, spiega in che modo si manifesta la dermatillomania:

La raccolta occasionale di cuticole, acne, croste, calli o altre irregolarità della pelle è un comportamento umano molto comune; tuttavia, la ricerca indica che il 2% – 5% della popolazione prende la propria pelle in misura tale da causare danni evidenti ai tessuti. […] Le esperienze comunemente riportate che portano al picking includono: un impulso o una tensione fisica prima del picking, emozioni spiacevoli, cognizioni (credenze su come la pelle dovrebbe apparire), sensazioni (un disagio, un punto dolente), e/o un aspetto spiacevole del proprio aspetto (macchia visibile).

Quando gli effetti dell’escoriazione sono particolarmente evidenti, è frequente che chi soffre di dermatillomania cerchi in tutti i modi di camuffare le ferite con trucco o indossando quei vestiti che riescono a coprire le lesioni. Il senso di vulnerabilità sfocia anche nell’evitare tutte quelle situazioni in cui le escoriazioni potrebbero accidentalmente mostrarsi.

Quindi la persona evita di entrare in intimità fisica, non va in in spiaggia per paura di doversi mettere in costume o rifiuta l’invito di una vacanza in compagnia per paura di essere vista senza trucco.

Dermatillomania: come smettere?

Purtroppo non esiste una cura permanente per la dermatillomania, ma è possibile gestirla efficacemente attraverso la terapia e i farmaci:

  • Terapia cognitivo-comportamentale: Correggere il comportamento autolesivo significa invertire le abitudini. In questo modo è possibile riconoscere i fattori scatenanti la dermatillomania e far subentrare nuove abitudini positive;
  • Terapia di accettazione e impegno: Promuove l’accettazione di pensieri e sentimenti negativi come parte dell’esperienza umana. Incoraggia i pazienti a non indulgere in comportamenti dannosi;
  • Farmaci: Il medico può prescrivere antidepressivi come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e nutraceutici, come la n-acetilcisteina (NAC). Potrebbe anche essere necessario trattare le lesioni con pomate e antibiotici per evitare l’insorgere o l’espandersi di infezioni e aiutare la pelle a risanarsi.

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