Terapia online, 11 modi per superare i limiti e farla funzionare anche meglio

La tecnologia ha sempre tentato l’approccio all’uomo, è sempre stata al suo servizio, a volte evidenziandone i gap, a volte riuscendo nell’intento. Se si parla di terapia online, l’opinione è divisa ma risulta fondamentale affermarne gli effetti positivi, analizzandone i vantaggi e i punti fermi da cui partire per superare gli svantaggi.

L’estensione della rivoluzione digitale sta causando importanti trasformazioni perfino nel settore dell’aiuto psicologico. Difatti, vengono affrontate sempre più frequentemente discussioni concernenti l’introduzione del cambiamento tecnologico e informatico sul mondo della psicoterapia, sul modo di fare consulenza psicologica e sulla terapia online.

Come in ogni progresso tecnologico, inizialmente le difficoltà non sono state poche, ma nel tempo l’adeguamento degli standard informatici ha fatto passi da gigante e conseguentemente si è adattato alle necessità e alle modalità con le quali viene offerta la terapia online.

Al momento si tende a utilizzare gli appellativi e-therapy o e-health in relazione alle prestazioni di assistenza e terapia online concessi mediante video-chiamate, e-mail, piattaforme web, con cui avviare cammini di auto-aiuto, ma anche leggere e visionare del materiale divulgativo utile.

Data la vastità dei bisogni e dato l’interessante approccio promosso dalla terapia online, vale la pena chiedersi: come funziona? Quali sono i vantaggi? Quali i rischi?

Terapia online: come funziona

terapia online
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La terapia online osserva le stesse norme della terapia tradizionale, ma lo svolgimento degli incontri avviene mediante collegamento web, tramite pc, tablet o smartphone.

Ci si vede quindi virtualmente dopo aver stabilito termini, giorni e orari degli incontri, proprio come un colloquio dal vivo, con la differenza che il tutto si svolge con maggior sicurezza.

La terapia online inserisce nuove peculiarità all’interno della relazione fra terapista e paziente, apre alla possibilità di portare a galla caratteristiche prima trascurate, ad esempio per quanto riguarda l’ambiente circostante (i quadri, l’arredamento, la disposizione degli oggetti, elementi che possono influire sullo stato d’animo del paziente e sulla seduta stessa).

In alcune circostanze, la terapia online può essere impiegata per delle sedute iniziali conoscitive, da proseguire in seguito con degli incontri in presenza, o può configurarsi come la relazione più adatta per un determinato percorso psicologico.

L’arrivo del covid-19 ha creato nuovi bacini d’utenza e ha reso in molti casi necessario l’intervento della terapia online, se si considera la diffusione capillare di disturbi emotivi, ansia, panico e casi di depressione conseguenti allo scoppio della pandemia.

A distanza di tempo, in questa fase in cui sembra esserci un miglioramento e di conseguenza, un ridimensionamento dello shock psicologico della popolazione, resta alto lo stato d’allerta generale ma anche dei singoli individui, che continuano a sperimentare incertezza, insicurezza, fatica a riprendere i ritmi di vita antecedenti, rendendo quindi di vitale importanza la sopravvivenza della terapia online.

In tali condizioni, durante e dopo la pandemia, è stato indispensabile difendere il diritto all’assistenza psicologica, nonché dare seguito costante alle consulenze a distanza per le persone maggiormente fragili e in difficoltà, con la necessità di rispettare le normative di sicurezza per il contenimento dei contagi.

Per questo motivo, la terapia online ha iniziato a diffondersi capillarmente e i servizi di supporto si sono sviluppati prevalentemente tramite chiamate, videochiamate ed email.

Il dato di fatto, comunque, è che tutt’ora, a lockdown concluso, la metà dei pazienti ha scelto di proseguire con la terapia online e con l’applicazione delle norme di sicurezza.

Svantaggi e problematiche della terapia online

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D’altra parte, è funzionale affrontare le possibili problematiche contenute nel concetto di terapia online, anche per valutare come porvi rimedio. Una di queste è senza dubbio quella che riguarda i pazienti: non tutte le tipologie sono adeguate all’applicazione dei servizi online.

Secondo taluni studi, si dovrebbe sempre valutare preventivamente i pazienti, per comprendere se effettivamente il soggetto e la patologia sono consoni a effettuare una terapia online. Altri specialisti di settore sostengono addirittura l’utilità di incontrare il paziente di persona.

Ciononostante, i linguaggi corporei e il linguaggio non verbale non sono presenti durante una consultazione via mail, nonché scarsamente presenti durante le videochiamate, motivo per cui episodi d’incomprensione o difficoltà nel comunicare potrebbero aumentare.

L’assistenza mediante scambio d’e-mail è abbastanza statica, perciò non risulta ideale quando si tratta di fronteggiare circostanze d’emergenza o nell’immediata esigenza. Gli imprevisti, inoltre, potrebbero essere molteplici, fra cui un mancato funzionamento del dispositivo elettronico, proprio in quel momento.

Esistono invece problematiche e disturbi senza dubbio più adatti alla terapia online, quali ad esempio quelli che necessitano l’evoluzione personale e l’affermazione di se stessi, l’ansia, l’agorafobia, il panico e le fobie sociali.

Contrariamente, risulterebbe non consigliabile proporre una terapia online a chi presenta tendenze autolesionistiche, aggressività, disturbo borderline, tossicodipendenza o depressione grave.

Da non trascurare è l’efficienza dei servizi: per una riuscita e serena terapia online è di vitale importanza avere una buona connessione, essere abili nell’utilizzare i dispositivi di connessione, avere a disposizione un ambiente consono e dotato di privacy.

Per non parlare, inoltre, dei problemi relativi alla cybersecurity e al furto d’identità digitale, che dovrebbe sempre essere ben individuabile e dichiarata, ma soprattutto protetta, in modo che nessun utente esterno possa acquisire informazioni private.

Un’ulteriore criticità consta del fatto che la tecnologia accresce la sua potenza più velocemente e con più fattibilità rispetto al settore legislativo e burocratico.

Ad esempio, come soddisfare una richiesta di terapia online da parte di un utente che si trova all’estero? Il dibattito di alcuni studiosi si incentra sulla ricerca della risposta: si deve far fede alle leggi dello Stato d’appartenenza del paziente o del terapista?

Il problema nasce dalla consapevolezza che l’assicurazione è valida solo nei confini territoriali in cui il terapista esercita la professione, la qual cosa creerebbe alcuni disagi eventuali, come ad esempio quello di non poter reclamare un rimborso nel caso di eventuali danni subiti.

I vantaggi della terapia online: 11 motivi da cui partire per superare gli svantaggi

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A fronte degli svantaggi che abbiamo individuato, sono comunque numerosi e non trascurabili i vantaggi che derivano dalla terapia online:

  1. Permette di proseguire la strada della psicoterapia già intrapresa, senza doverla interrompere per favorire la terapia in loco a discapito della terapia online, ponendosi faccia a faccia, nel caso in cui questo sia fonte di ansia e disagio.
  2. Permette al paziente di preferire un medico a un altro, senza limiti di distanza e tempistiche, magari anche in un’altra regione o città, o durante una trasferta di lavoro a cadenza regolare. Non ha senso porre limiti alla serenità del paziente e questo si può ovviare attraverso la terapia online.
  3. Assicura in maniera più rigida la riservatezza e la tutela della privacy. Alcuni pazienti trovano controproducente alla loro terapia l’essere visti durante il percorso o il fatto che altri possano conoscere la propria identità come frequentatore di un determinato studio o di una sede.
  4. La terapia online risulta senz’altro più conveniente e pratica, poiché sopprime le problematiche legate alle lontananze e consente di risparmiare tempo e denaro, spesi magari per il tragitto o per la pianificazione dei propri impegni quotidiani.
  5. La terapia online è meno costosa: normalmente, se paragonata a quella tradizionale, costa meno, si organizza e si porta avanti con più comodità, fa fronte alle necessità o ai possibili problemi economici.
  6. È avvicinabile da coloro che hanno problemi di tempo, orari di lavoro o patologie che comprendono la disabilità motoria o altre invalidità psichiche o fisiche. Anche e soprattutto la stanchezza fisica e mentale dovuta allo stress lavorativo, che è poi causa di molti problemi a catena, a volte non consente alle persone di prendersi abbastanza cura di sé. La terapia online si configura, eventualmente, come una valida scelta per lo sviluppo di un percorso di salute, nonché come una vantaggiosa opportunità per recuperare l’equilibrio e il benessere, senza caricarsi di ulteriori stress ma portando avanti il tutto dal proprio habitat.
  7. Questo tipo di approccio trasmette certezze e garanzie di svolgimento anche in caso di situazioni meteorologiche sfavorevoli, in caso di instabilità sociali o di disagi ambientali, dove le opportunità di muoversi facilmente risultano pressoché difficoltose.
  8. La terapia online garantisce il proseguimento o lo svolgimento in casi di malattia nell’ambito di sedute già stabilite.
  9. Dona l’opportunità di proseguire l’operato in quasi ogni circostanza e si rivela molto utile in quelli che sono, ad esempio, i casi improvvisi di crisi o emergenza emotiva, poiché può intervenire in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, in remoto.
  10. Fornisce una porta d’accesso più serena e accogliente a quei ragazzi maggiorenni ma in giovane età che provano disagio o paura nel recarsi presso gli istituti di supporto psicologico e rinunciano in partenza.
  11. La terapia online permette anche ai soggetti con disabilità motorie, con difficoltà a deambulare o che sono costrette a letto, di usufruire di servizi di assistenza e sostegno.

Nell’ambito di  una tipologia di cura online, alla quale forse in passato si è creduto troppo poco e che solo ora sta affermando i suoi enormi benefici, molte delle problematiche sollevate in precedenza possono essere affrontate e risolte, semplicemente riflettendo su questi 11 punti di vantaggio e soluzione.

I metodi tradizionali non perdono certamente di validità e credibilità, ma si presentano come una base da cui partire per aprirsi a nuove opportunità di cambiamento e progresso.

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