Ehi voi… Sono Corey. Ho un disturbo d’ansia e sono anche una sopravvissuta al cancro al seno.

Mi è stato diagnosticato un disturbo d’ansia all’inizio del 2018, e il cancro al seno a marzo 2018. Attualmente sto assumendo farmaci per il disturbo d’ansia, oltre a Tamoxifene per il cancro. Le mie lotte e il passaggio alla diagnosi di ansia prima, e di cancro poi, le lascio a un’altra volta.

Una delle cose più importanti per un sopravvissuto al cancro è avere uno stato d’animo sano e positivo. Non è un’impresa impossibile per qualcuno che soffre di problemi di salute mentale? Bene… Il mio psichiatra mi ha detto che era stato meglio che il mio problema di salute mentale mi fosse stato diagnosticato e trattato prima della scoperta del cancro. Ero così in uno stato d’animo migliore per farvi fronte e gestirlo.

Trattamento. Far fronte. Gestire.
La qualità della mia vita è migliore da quando ho iniziato il trattamento e le medicine? Sì.

A differenza delle disabilità fisiche, i guerrieri della salute mentale come me non mostrano alcun segno esteriore del disturbo. Possiamo sembrare felici, ma lottiamo e combattiamo mentalmente. Come un’anatra che sembra galleggiare serena sull’acqua, mentre le sue zampe palmate sotto si muovono furiosamente.

Ho la cicatrice della mia lumpectomia, lo scolorimento della pelle in cui ho avuto la radioterapia intraoperatoria. E i miei problemi di salute mentale? Dove sono i segni? Per me, fisicamente non ce ne sono. Mi faccio un paio di risate, facilmente. Eppure nella mia mente… Sono stati costruiti innumerevoli muri per proteggere la mia mente dalle paure e dal terrore dei pensieri. Questi muri mi hanno intorpidita. Non ho avuto un bel pianto singiozzante per anni.

Che cosa è più preoccupante: la mia salute mentale o il mio cancro? Entrambi sono altrettanto preoccupanti e, cosa più importante, entrambi hanno rafforzato la mia determinazione a vivere e prosperare. Subito dopo la mia diagnosi di cancro, mia sorella mi ha detto qualcosa che ora è il mio mantra quotidiano, ‘Keep at life’, mantieniti in vita“.

La testimonianza che Corey ha voluto lasciare sulla pagina Instagram di Project Naked, che ha raccolto le esperienze di persone con problematiche fisiche o mentali, è davvero toccante. Di fronte a due diagnosi tanto impietose probabilmente molti di noi si sarebbero lasciati andare, avrebbero lasciato che il destino scegliesse smettendo di lottare; Corey invece, nonostante i suoi problemi mentali, nonostante l’ansia e le mille paure, ha deciso di lottare. Per i suoi cari, ma prima di tutto e soprattutto per se stessa.

Ed è riuscita, nonostante tutto, a vedere il lato positivo della vicenda; aver cominciato le terapie per contrastare l’ansia prima della diagnosi di tumore le ha permesso di non farsi trovare del tutto impreparata di fronte alla notizia del cancro, e di affrontare la battaglia con un altro spirito: quello del “keep in life”, appunto, lottare per mantenersi in vita sempre e comunque.

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  • A passo di ansia