Spesso ci sarà capitato di sentire un termine, flavonoidi, senza in realtà capire bene se si parli di un qualcosa di benefico o di negativo per il nostro organismo.

La risposta che possiamo darvi è che i flavonoidi fanno molto bene al nostro corpo, per una serie di ragioni. Ma prima di tutto, forse, è importante sapere di che parliamo.

Che cosa sono i flavonoidi?

Parliamo di un insieme di pigmenti vegetali con una struttura chimica derivata da quella del flavone, una sottoclasse di composti chimici di origine naturale. Nel mondo vegetale sono ampiamente presenti, e comprendono antociani, flavoni e altri pigmenti.

Il Ministero della Salute li inserisce nell’elenco “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”, precisando che la dose giornaliera massima consentita relativa all’assunzione di flavonoidi come complesso sia di 1 grammo (1000 mg), mentre per quanto riguarda i singoli flavonoidi le dosi massime giornaliere consentite sono 200 mg per la quercetina, 300 per quercitrina e rutina, spireoside o spireina, esperitina; 600 mg per esperidina.

Sono diverse le proprietà benefiche attribuite ai flavonoidi; vediamo le principali.

Vantaggi e benefici dei flavonoidi

flavonoidi
Fonte: web

I flavonoidi sono parti importantissime di un’alimentazione sana, che proteggono il nostro corpo e lo fortificano; intervengono positivamente sulla microcircolazione sanguigna e linfatica, sulla salute del fegato e sul sistema immunitario, senza contare il ruolo basilare per la perdita di grasso viscerale.

Ma, se volessimo esaminare i benefici del consumo di flavonoidi più nel dettaglio, potremmo dire questo.

  • Circolazione: i flavonoidi sono fondamentali per proteggere l’endotelio, lo strato interno dei vasi sanguigni che si può infiammare portando, nel tempo, alla placca aterosclerotica.
  • Emorroidi: i flavonoidi possono gestire, riducendo l’infiammazione, questa fastidiosa patologia di tipo vascolare.
  • Prostata: i flavonoidi hanno un’azione antinfiammatoria e di modulazione estrogenica dei flavonoidi che aiuta a mantenere la salute prostatica.
  • Colesterolo: i flavonoidi riducono l’ossidazione del colesterolo, che aumenta il rischio di patologie cardiocircolatorie.

Dove si trovano i flavonoidi?

I flavonoidi si trovano in un sacco di alimenti vegetali, ma anche in prodotti più raffinati; fra loro, ad esempio, cioccolato, mirtilli, finocchio, vino rosso, carote.

Il gruppo dei flavonoidi comprende circa 5000 composti, diversi ma dotati di eccellenti proprietà. Potrà sembrare bizzarro ritrovarli, assieme alle loro qualità, nel vino rosso, che pure è ricco di resveratrolo, il quale aiuta a proteggere il sistema cardiovascolare, o nel cioccolato fondente, che pure è stato dimostrato contenere quattro volte più catechina rispetto ad altri alimenti. Infatti si ritiene che proprio il cioccolato – da consumare, ovviamente, con moderazione – possa svolgere un ruolo importante nella prevenzione degli attacchi di cuore.

Mentre meno sorprendente è invece ritrovare i flavonoidi nella frutta, ad esempio nei mirtilli, da considerarsi veri e propri antinfiammatori naturali che hanno effetti positivi anche sulla permeabilità vascolare e capillare.

Ma flavonoidi si trovano anche nel tè verde, negli agrumi, nel grano saraceno, nella propoli, e in cibi più esotici come il ginkgo biloba o la centella asiatica.

In generale, il modo migliore e più semplice per assicurarsi di assumere la giusta dose di flavonoidi è consumare abbondantemente frutta e verdure fresche ogni giorno, seguendo i consigli degli esperti che raccomandano di mangiare cibi di questo genere almeno cinque volte nell’arco della giornata.

Per quanto riguarda invece l’assunzione di vino rosso e cioccolato la parola d’ordine, come detto, è moderazione: non più di due bicchieri al giorno per gli uomini, uno solo per le donne, e solo 10 grammi di cioccolato fondente (circa un quadratino di una tavoletta) per esser certi che i flavonoidi svolgano la loro funzione.

Controindicazioni ed effetti collaterali dei flavonoidi

Come spesso capita, per tanti benefici apportati ci sono anche dei piccoli effetti collaterali, laddove si esageri con le dosi. Se assunti in maniera eccessiva, infatti, i flavonoidi possono generare radicali liberi e inibire il regolare funzionamento di enzimi chiave coinvolti nel metabolismo degli ormoni, scatenando una serie di reazioni negative che superano persino i benefici.

Visto che i flavonoidi attraversano con estrema facilità la placenta, il feto è particolarmente esposto agli effetti negativi, per questo si sconsiglia sempre di assumere flavonoidi in gravidanza.

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