Tra le tante possibilità di fare del bene al proprio corpo e alla propria mente, lo yoga è senza dubbio tra le discipline che meglio incarnano questo dualismo di benessere. Se poi alla pratica si vuole aggiungere anche una location capace di infondere tranquillità e benessere totale, allora non c’è luogo migliore che la natura. Ed è esattamente questo che accade con il green yoga, una pratica che unisce i benefici dello yoga classico (o nelle sue varianti) con quello di un ambiente naturale.

Che si opti per un parco o un bosco, infatti, la cosa non cambia, nel green yoga ciò che conta è praticare a contatto con la natura, assorbendo i benefici che sia la disciplina yoga che l’ambiente circostante vi potranno donare.

Green yoga: cos’è e come si pratica

Quando si parla di green yoga, quindi, si fa riferimento alla pratica di questa disciplina in un luogo in cui a dominare sia la natura, favorendo la pratica stessa soprattutto nelle sua sfera meditativa.

Una meditazione nella natura, quindi, in cui la pratica e i movimenti che si eseguono seguono il ritmo e i suoni degli alberi, delle foglie, assorbendone l’energia e portano massimo benessere al corpo e alla mente.

Una disciplina messa  a punto da Jacopo Ceccarelli, insegnante di Anukalana Yoga e Natana Yoga, ideatore del green yoga e promotore della pratica in unione alla passione per la natura e l’ambiente. E che si esegue appunto in un prato o un bosco, indossando delle cuffie attraverso le quali sentire il suono della voce dell’insegnante e una musica che richiama ai suoni della natura circostante, il suono degli alberi, ottenuto tramite uno strumento che trasforma le emanazioni bioelettriche della piante direttamente in musica.

Una pratica che si focalizza sul respiro e che punta alla connessione della persona con l’ambiente che lo circonda, assaporando con ogni senso le sensazioni che ne derivano e che sono in grado di portare massimo benessere a chi pratica.

I benefici dello yoga nella natura

Tra i benefici insiti nel green yoga, infatti, oltre a quelli tipici dello yoga e della meditazione, si può raggiungere un vero e profondo stato di benessere interiore, riconnettendosi alla natura e staccandosi dalla frenesia del mondo che ci circonda, soprattutto da quella parte che ci vuole tutti connessi H24 e che ci impone di essere sempre attivi e aggiornati su ogni cosa.

Una pratica che permette un disconnessione totale dalla frenesia della vita per entrare in contatto pienamente con la natura e con se stessi, favorendo un’attenzione maggiore a ciò che si sente e si prova, aumentando la propria consapevolezza, imparando a riconoscere e godere delle proprie emozioni e assorbendo tutti i benefici insiti nella disciplina dello yoga e che attraversano mente e corpo a 360°.

Come si pratica

La pratica del green yoga, come detto, si concentra molto sulla respirazione, mezzo fondamentale per connettersi con la natura circostante e per captarne le sensazioni che ne derivano. Per questo, quando si parla di green yoga, si può anche intendere unicamente come una camminata consapevole e meditativa nella natura, in cui sentire tutto ciò che ci circonda e facendolo proprio.

E fino poi alla pratica vera e propria dello yoga, in una delle sue varianti, in particolare quelle dello Iyengar e Vinyasa, unite alla meditazione e alle tecniche di pranayama e rilassamento. Eseguendo le classiche asana e lezioni a cui si è abituati ma facendolo nella natura, focalizzandosi sui suoni circostanti e sulle sensazioni che questo rinnovato contatto con la Madre Terra saprà donarvi.

Consigli per godersi una seduta di yoga nella natura

Una pratica, quella del green yoga, che punta alla riconnessione con se stessi e con l’ambiente circostante, che invita a prendere coscienza del proprio rapporto con lo stesso e ad adottare stili di vita più attenti e sostenibili, anche per quanto riguarda lo stare bene con se stessi. E che deve essere intrapresa con lo spirito giusto e la volontà di staccare davvero la spina dalla routine quotidiana. Per esempio lasciando da parte i cellulari e tutto ciò che ci obbliga alla connessione digitale, prendendosi davvero un momento di stacco totale.

E prendendo tutte quelle precauzioni utili ad aumentare il proprio stato di benessere, optando per un abbigliamento adeguato e che si faccia stare bene, comodi e alla giusta temperatura, evitando di farsi male o di avere disagio durante la pratica stessa, potendo così goderne a pieno in ogni momento.

Le controindicazioni al green yoga

Tutti i benefici dello yoga e dell’attività fisica, però, si ottengono a patto di evitare di incorrere in problematiche inutili e facilmente evitabili.

Il green yoga, infatti, proprio per la sua adattabilità a ogni persona e per la ricerca del benessere personale a contatto con la natura, non ha controindicazioni, anche perché come detto può trattarsi anche solo di una camminata consapevole.

Unico accorgimento, quindi, è quello di praticare tenendo conto del luogo in cui lo si fa e del momento della giornata, evitando eccessi di temperatura (troppi freddo in inverno o troppo caldo in estate) a agendo con consapevolezza anche sotto questo punto di vista.

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