A ogni donna, più o meno, sarà capitato di notare delle piccole perdite rosa durante alcuni periodi del mese o in particolari occasioni. La presenza di tracce ematiche possono infatti essere la manifestazione dell’arrivo del ciclo mestruale oppure dell’ovulazione, ma, se di colore rosa pallido allora, le perdite possono anche indicare l’inizio di una gravidanza.

Le perdite rosa hanno però cause molto diverse, tanto che possono manifestarsi anche in concomitanza con l’assunzione della pillola contraccettiva, con il nome di spotting.
La loro comparsa non indica un problema vaginale, ma semplicemente che il corpo si sta abituando al nuovo apporto ormonale. Se però il disturbo dura più di tre mesi dalla prima assunzione, è opportuno rivolgersi al proprio ginecologo.

Ma la comparsa di perdite rosa può essere anche indice di qualcosa di più serio, dato che, come sappiamo, la variazione di colorazione delle secrezioni vaginali può fornire importanti indicazioni sulla salute intima di ogni donna. Perdite ematiche di colore rosa possono essere indicatrici, ad esempio, di vaginosi batterica, che colpisce addirittura l’85% delle donne, e che, oltre alle perdite, si manifesta con cattivo odore e prurito.

Perdite rosa in gravidanza

perdite rosa in gravidanza
Fonte: web

Le perdite rosa in gravidanza sono piuttosto diffuse tra le donne in dolce attesa, ma non sempre deve scattare il panico quando si notano; infatti le macchie ematiche non sono solo indice di qualcosa che non va nella gestazione, ma potrebbero essere un evento del tutto normale. L’importante è non cercare rimedi fai da te e chiedere consiglio al ginecologo.

Le perdite di inizio gravidanza sono infatti una conseguenza dei cambiamenti ormonali, che dipendono dalla trasformazione dell’utero, il quale si adatta per far spazio al feto.
Una perdita rosa in gravidanza è del tutto innocua, perché può essere un residuo del ciclo, o dipendere da una visita ginecologica con ecografia interna, ma anche dalla stitichezza. Infatti, dopo uno sforzo più intenso, la futura mamma può rompersi qualche capillare, già fragile, della vagina.
Anche le perdite rosa dopo il rapporto possono far star tranquilli i genitori, che possono normalmente continuare a fare sesso durante i nove mesi.

In gravidanza le perdite di sangue possono essere di varie sfumature, con diversi valori, positivi o negativi, ma per correre dal ginecologo con il timore di un aborto devono essere associate a perdite di sangue vaginale di un rosso più acceso e in un periodo della gestazione già avanzato.
In questo caso infatti le perdite possono essere segnali del distacco della placenta, di un aborto spontaneo o di una gravidanza extrauterina.

Perdite prima e dopo il ciclo

perdite rosa prima del ciclo
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Spesso è facile confondere le perdite che si presentano normalmente prima del ciclo mestruale con le perdite da impianto che manifestano l’inizio di una gravidanza. Pur non trattandosi di una condizione patologica, le perdite possono essere distinguibili, dato che quelle pre ciclo durano qualche ora o al massimo un giorno prima della mestruazione.

Il colore rosa di alcune perdite è dato dalla quantità di sangue che le compone e, se a inizio ciclo sono rosa, alla fine sono invece marroncine. La differenza tra queste perdite consiste nella distanza temporale tra l’emissione di sangue e la manifestazione delle stesse all’esterno: quelle rosate, infatti, sono riscontrabili prima del ciclo mestruale, quelle marroncine sono invece tipiche della fine, tanto che appaiono uno o due giorni dopo il termine della mestruazione.

Le perdite vaginali prima del ciclo sono senz’altro più comuni, ma si possono comunque notare delle piccolissime perdite di sangue, mischiate a perdite bianche e a muco vaginale, anche pochi giorni dopo la fine del ciclo. Generalmente, le perdite rosa compaiono dai 2 ai 5 giorni dopo la mestruazione, in quantità davvero minime e con episodi quasi isolati.

Perdite rosa dopo il rapporto

perdite rosa dopo il rapporto
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Ci sono molte cause per cui si possono manifestare perdite rosa dopo il sesso, e l nome medico per questo fenomeno è “emorragia post-coitale”.

Solitamente, il fenomeno è conseguenza di lesioni o microtraumi della mucosa vaginale, che compaiono per una penetrazione troppo intensa o per l’insufficiente lubrificazione della vagina; in casi come questi, il problema non è grave e non necessita di cure tempestive, soprattutto se le perdite sono di piccola entità e scompaiono spontaneamente dopo poco tempo. Ma tra i fattori che devono destare preoccupazione, in particolare se il disturbo compare più e più volte, ci possono essere infezioni, come la malattia infiammatoria pelvica (PID), o la clamidia, trasmettibile sessualmente. La secchezza vaginale (vaginite atrofica), causata da secrezioni vaginali ridotte dopo la menopausa, o in generale danni alla vagina, come quelli causati da parto, secchezza o attrito durante il sesso. La causa delle perdite rosa può anche essere la presenza di polipi cervicali o endometriali, ovvero escrescenze benigne o non cancerose nel grembo materno o nel rivestimento della cervice, l’ectropion cervicale – noto anche come erosione cervicale – e, in rari casi, le perdite rosa possono indicare anche la presenza di cancro cervicale o vaginale.

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