“Se l’ape scomparisse, all’umanità rimarrebbero solo pochi anni di vita”, una frase che spesso erroneamente è stata attribuita ad Albert Einstein, ma che mette in luce, molto chiaramente, quanto queste piccole creature siano fondamentali per l’equilibrio della vita sulla Terra e, allo stesso tempo, per il nostro benessere.

Non è un caso, infatti, che siano molti i prodotti che vengono consumati più o meno abitualmente nelle nostre tavole e che hanno dentro di sé notevoli benefici per la salute. Così come non è un caso che esistano terapie e tecniche di guarigione che si basano sul lavoro delle api, come l’apiterapia.

Una particolare pratica terapeutica che si basa sull’utilizzo del veleno e dei prodotti derivati dalla laboriosità delle api, utili per la cura di diverse patologie, e lo fa con buoni risultati. Ma cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, come si pratica l’apiterapia e con quali benefici e controindicazioni.

Cos’è l’apiterapia?

Come detto, quando si parla di apiterapia si fa riferimento a una specifica tipologia di terapia medica basata sull’utilizzo dei prodotti delle api, e più in particolare del loro veleno. Il suo utilizzo, infatti, ha origini antichissime, si parla di circa 2000 anni fa, quando veniva impiegato in Egitto, in Cina o nell’antica Grecia.

Un prodotto che, proprio per le sue incredibili proprietà è sempre stato ed è ancora oggetto di studio, trovando non poche applicazioni in ambito medico e curativo. Ma non solo. Come detto, infatti, i prodotti che nascono dall’incessante lavoro delle api sono molti e tutti con grandi poteri benefici per il corpo. Tra questi, i più conosciuti e usati sono:

  • la pappa reale, utilizzata per stimolare il sistema immunitario, superare gli stati di convalescenza, ma anche come antinfiammatorio;
  • la propoli, conosciuta per le sue proprietà antibatteriche ma anche per curare a livello locale dermatiti, acne o abrasione;
  • il miele, utile a combattere i malanni stagionali, antibatterico, lenitivo per la tosse e immunostimolante;
  • il polline d’api che viene utilizzato in apiterapia come un super food, molto proteico e ricchissimo di principi nutritivi;
  • la cera d’api, utile a proteggere le ferite dalle infezioni e usata come base per creme lenitive.

Insomma, tanti prodotti usati in modo più o meno consapevole ma che, di fatto, portano al corpo tantissimi benefici, anche a seconda di come vengono impiegati.

Le pratiche dell’apiterapia

Come visto, infatti, ogni prodotti derivato dal lavoro delle api è un concentrato di aspetti benefici e principi utili alla salute e al benessere del corpo; proprietà che sono ben note a chi studia l’apiterapia, e che quindi vengono sfruttate in diverse applicazioni.

In particolare, l’apiterapia si compone di diverse pratiche utili a prevenire e curare diverse patologie anche in accordo e integrazione alle cure farmacologiche. Tra queste ci sono:

  • l’apinutrition: ovvero l’utilizzo dei vari prodotti dell’alveare per il trattamento di disturbi;
  • l’apiwound: medicazione di ferite e piaghe;
  • apicosmesi: realizzazione e uso di creme e massaggi eseguiti con i prodotti dell’alveare;
  • apiaromaterapia: cure tramite aerosol;
  • l’apisound: ovvero l’udire il suono delle api prodotto a 432 Hz e in grado di generare benessere psico-fisico;
  • apitoxiterapia: uso del veleno delle api;
  • l’api pet therapy: l’osservazione del lavoro svolto dalle api.

Tutte pratiche che, a livelli diversi, portano con sé benefici per il corpo e per la mente.

I benefici dell’apiterapia

Come visto in precedenza, infatti, ogni prodotto derivante dal lavoro delle api e utilizzato in apiterapia (e non solo) ha notevoli benefici e proprietà utili al benessere dell’organismo e lo fa in modo più che vario. Tra i vantaggi legati a questa pratica e ai frutti derivanti dalla laboriosità di questi piccoli e importantissimi insetti ci sono:

  • la forte azione antibatterica di prodotti come la propoli o il miele;
  • azione rigenerante, rinvigorente ed energizzante;
  • stimolazione del sistema immunitario;
  • azione antinfiammatoria sia a livello interno che esterno;
  • azione lenitiva (sia sotto forma si unguenti che per via orale);
  • forte potere cicatrizzante;
  • effetto rivitalizzante sull’epidermide, grazie alle proprietà antiossidanti;
  • azione rinforzante per unghie e capelli;
  • azione antidolorifica muscolare (per esempio con l’utilizzo del veleno delle api).

Ma non solo. Secondo l’American Apitherapy Society, infatti, l’apiterapia potrebbe essere impiegata in modo molto efficace anche per trattare problematiche come:

  • psoriasi;
  • eczemi;
  • infezioni alla laringe;
  • mal di gola,
  • ulcere topiche;
  • ipertensione;
  • problemi del nervoso;
  • disturbi respiratori;
  • reumatismi;
  • disturbi ortopedici;

e, sempre grazie all’impiego del veleno delle api, la riduzione dei sintomi legati alle malattie degenerative.

Proprio il veleno delle api, infatti, contiene circa 18 componenti chimici diversi, ognuno dei quali carico di proprietà farmacologiche utili come cura naturale verso molte malattie sia reumatiche che vascolari.

Ma non solo, la mellitina contenuta nel veleno è uno dei più potenti antinfiammatori conosciuti e di sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale, stimolano le capsule surrenali e aiutano ad abbassare la pressione corporea.

Le basi scientifiche e mediche

Come per ogni cura “alternativa” anche sull’apiterapia esistono opinioni diverse e a volte controverse. Ciò che è vero e indiscutibile però sono gli effetti positivi e benefici legati ai vari prodotti delle api elencati in precedenza, effetti che sono dimostrarti da tutta una serie di studi a supporto dell’apiterapia, ricerche che testimoniano le proprietà antivirali, antifungine e antibatteriche della propoli o dell’azione svolta dal polline per il benessere della prostata, fino agli studi sulle proprietà della pappa reale, comunemente utilizzata e consigliata anche dai medici nei decorsi post malattie per ricaricare l’organismo.

Ciò che è bene fare, però, è sempre utilizzare questi prodotti (se a scopo curativo) a integrazione alle cure mediche già prescritte dal proprio medico e non come cura esclusiva. E fermo restando che, l’apiterapia deve comunque essere svolta da un esperto nella pratica e non lasciandosi andare al fai da te.

Ci sono controindicazioni?

E il motivo è molto semplice. Non sempre e non a tutti ciò che arriva dalla natura può far bene, e magari non lo si sa finché non si arriva a stare male: parliamo di chi, per esempio è allergico al polline o simili. Ma non solo.

I trattamenti di apiterapia fatti con l’utilizzo del veleno d’ape devono essere evitati se si soffre di disordini al sistema immunitario gravi, in quanto potrebbero provocare dei peggioramenti. Per questo è sempre utile e necessario consultarsi con un esperto in questa pratica e con un medico di fiducia, per comprendere insieme se e come è possibile utilizzare questa tecnica e garantire al proprio corpo di averne solo beneficio.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!