L’agopuntura è un trattamento che nasce nella medicina tradizionale cinese, per trovare poi ampia diffusione anche in Occidente. Utilizza, come suggerisce la parola stessa, degli aghi, il che porta a guardare a questa tecnica con un po’ di sospetto e timore, soprattutto da parte di coloro che hanno nei confronti di questi oggetti una vera e propria fobia. Ma, se utilizzati dalle sapienti e preparate mani degli operatori specializzati in quest’arte, questi aghi diventano lo strumento per riequilibrare la salute del corpo.

Le origini del metodo risalgono a più di diecimila anni fa. Oggi è utilizzata in tutto il mondo: secondo i rapporti forniti da 129 paesi, l’80% di essi oggi ne riconosce l’impiego. I dati sono confermati dall’OMS nei suoi studi sulla Medicina Tradizionale e Complementare.

Agopuntura: cos’è?

Il concetto di base dell’agopuntura è la presenza, all’interno del corpo umano, di una serie di canali energetici responsabili dell’equilibrio fisico e della salute dell’individuo. Quando l’energia nei canali non fluisce correttamente sorgono fastidi e malesseri, perché qualcosa ostacola quello scorrimento energetico, generando dunque patologie e malattie di vario genere.

L’agopuntura agisce appunto in questo senso, rimuovendo i blocchi e restituendo salute ed equilibrio. In che modo? Attraverso degli aghi sottili e flessibili posizionati in punti specifici del corpo: piedi, addome, schiena, mani, anche testa e orecchie.

Il posizionamento cambia a seconda della persona, dei suoi problemi fisici, del suo benessere mentale e psicologico. L’operatore deve analizzare accuratamente la consistenza dei tessuti attraversati dall’ago, la sensibilità dell’individuo, le sue condizioni fisiche ma anche mentali.

L’agopuntura esercita il suo effetto curativo liberando i meridiani energetici e lasciando fluire l’energia all’interno del corpo.

Agopuntura: cosa dice la medicina ufficiale?

agopuntura
Fonte: iStock

In Italia possono praticare l’agopuntura solo laureati in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina Tradizionale Cinese. Chi la pratica senza questo requisito commette un atto illegale, punibile penalmente (sentenza della Corte di Cassazione, 1982).

L’agopuntura rientra tra le “medicine e pratiche non convenzionali” e dal 2013 esiste il riconoscimento legale del profilo professionale di medico agopuntore, con tanto di istituzione negli  Ordini professionali di elenchi dei professionisti esercenti l’agopuntura.  L’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome riguardante i criteri e le modalità per la certificazione della formazione e dell’esercizio dell’agopuntura (7 febbraio 2013) stabilisce tutte le modalità di acquisizione dei requisiti di idoneità. Si legge inoltre:

L’agopuntura, la fitoterapia e l’omeopatia costituiscono atto sanitario e sono oggetto di attività riservata perché di esclusiva competenza e responsabilità professionale del medico chirurgo, dell’odontoiatra professionale, del medico veterinario e del farmacista, ciascuno per le rispettive competenze. Sono considerate come sistemi di diagnosi, di cura e prevenzione che affiancano la medicina ufficiale avendo come scopo comune la promozione e la tutela della salute, la cura e la riabilitazione.

Nel 1976, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato pieno riconoscimento ai Centri Internazionali di Formazione in agopuntura orientali (Cina, Corea) e ai Corsi Europei di Formazione Avanzata (Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio, Italia). Nel nostro Paese questi sono promossi dall’AIAM (Associazione Italiana di Agopuntura-Moxa e Medicina Tradizionale Cinese).

In una conferenza del 1997 il National Institute of Health statunitense ha confermato l’efficacia dell’agopuntura contro alcuni disturbi, precisando però che è un trattamento complementare ad altri trattamenti, nell’ottica di una strategia più globale.

I punti maggiormente dibattuti riguardano l’influenza di un possibile effetto placebo. E soprattutto, mentre gli agopuntori sostengono che gli aghi agiscono riarmonizzando i canali energetici, la medicina ufficiale occidentale è più propensa all’idea che gli aghi stimolino il rilascio di sostanze come endorfine e serotonina, che  poi agiscono naturalmente contro dolori e infiammazioni, attivando le difese immunitarie.

Agopuntura: 5 applicazioni

Si possono sperimentare i benefici dell’agopuntura in caso di:

  • dolori articolari o muscolari;
  • disturbi legati a ciclo mestruale o menopausa;
  • problemi digestivi;
  • emicrania;
  • ansia e attacchi di panico.

Agopuntura: i benefici

L’agopuntura può avere benefici su corpo e mente. Non solo può essere risolutiva in caso di disturbi fisici di varia natura (dalla sfera ginecologica a quella dermatologica a quella ortopedica), ma anche in caso di problemi legati alla sfera emotiva o psicologica.

In realtà, chi pratica questa tecnica concepisce corpo e mente non come entità separate, ma come un tutt’uno. Dunque il benessere dell’uno è necessariamente legato al benessere dell’altra. Accanto all’agopuntura si possono aggiungere anche altri trattamenti di medicina tradizionale.

Agopuntura: le controindicazioni

Mai affidarsi mai a mani inesperte, perché è fondamentale una perfetta conoscenza dell’anatomia del corpo umano e anche dei principi della medicina orientale.

Uno dei rischi maggiori è di contrarre infezioni attraverso aghi non sterilizzati: gli strumenti di lavoro devono essere in perfette condizioni igieniche e non vanno mai inseriti in ferite, nei o aree infettate. Il trattamento è sconsigliato in caso di ipertensione arteriosa, diabete insulino dipendente grave, epatite C, epilessia.

Inoltre, come specificato già in precedenza, non è opportuno considerare l’agopuntura come unico trattamento risolutivo, ma come trattamento complementare.

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