Cosa sono i giardini terapeutici, o healing garden, e quali benefici apportano
Cosa sono i giardini terapeutici e come agiscono per il bene delle persone grazie ai benefici che la natura porta a livello fisico e mentale.
Cosa sono i giardini terapeutici e come agiscono per il bene delle persone grazie ai benefici che la natura porta a livello fisico e mentale.
Dei giardini nati nei paesi anglosassoni ma che oggi trovano spazio e sempre maggior attenzione anche in Italia. Ma vediamo meglio di cosa si tratta, cosa sono i giardini terapeutici e quali benefici portano a chi li frequenta.
Quando si parla di giardini terapeutici si fa riferimento a delle aree verdi, dei veri e propri giardini quindi, di varie dimensioni, creati allo scopo di migliorare e favorire le cure dei pazienti nelle strutture ospedaliere e simili, donando maggior benessere psico-fisico a chi ne gode e favorendone il miglioramento della salute.
Nel XX secolo, infatti, i giardini terapeutici o healing garden, erano considerati come una sorta di palliativo nei protocolli di cura dei pazienti, e oggi, con la loro evoluzione, vengono sempre più costruiti all’interno delle strutture sanitarie. Un progetto che vuole mettere in relazione pazienti e natura, permettendo ai primi di godere dei benefici che la seconda è in grado di donare a corpo e mente, attraverso una serie di elementi presenti all’interno dei giardini stessi, utili a favorire questo passaggio di benessere tra natura e uomo. Il tutto migliorando i benefici terapeutici dei pazienti e di chi li assiste.
Secondo alcuni studi, infatti, si è evinto come la presenza di elementi naturali abbia un fortissimo impatto sulla psiche dell’uomo e sulla fisiologia. E questo grazie al fenomeno che si scatena dal contatto tra uomo e natura, anche noto come “biophilia”, ovvero la connessione innata che gli esseri umani hanno con la natura in ogni sua componente.
Dei veri e propri giardini, quindi, ma progettati seguendo delle caratteristiche ben precise. Dei punti chiave fondamentali e ad hoc a seconda della destinazione d’uso e della tipologia di pazienti che ne usufruiranno, prestando massima attenzione alle diverse peculiarità fisiche, sociali, piscologiche e spirituali delle persone a cui i giardini terapeutici sono destinati.
Ci sono giardini terapeutici dedicati a pazienti malati di Alzheimer, che soffrono di depressione o ansia, per persone con Sindrome di Down, con patologie dello spettro autistico, dedicati alla Terza Età e fino a quelli rivolti all’elaborazione del lutto.
Per progettare i giardini terapeutici sono molti gli aspetti da tenere in considerazione, uno fra tutti la possibilità di fruizione da parte di ogni persona e paziente, anche da parte di chi soffre di problematiche fisiche limitanti o da chi deambula con difficoltà o in carrozzina.
Ma non solo. Elementi cardine e insostituibili all’interno dei giardini terapeutici sono:
Altro tassello di base nella progettazione dei giardini terapeutici è la stimolazione dei cinque sensi. E non solo attraverso la vista del colore verde, che trasmette equilibrio e tranquillità, ma anche attraverso il tatto, con la possibilità di toccare le diverse tipologie di piante, l’olfatto con i profumi della vegetazione o il gusto. Fino all’udito, stimolato dal suo degli uccellini, dell’acqua che scorre, del vento tra le foglie e dagli altri suoni della natura.
Tutte caratteristiche che agiscono all’unisono per il miglioramento del benessere di chi vi si reca, non solo dei pazienti ma anche degli operatori sanitari e medici, sottoposti a grande stress fisico e mentale e che possono trovare in questi luoghi una fonte di pace e serenità.
Ma non solo. I benefici legati ai giardini terapeutici sono tanti e che toccano diverse aree. Tra i maggiori effetto benefici riscontrati ci sono senza dubbio:
Tutti benefici importantissimi per i pazienti, ma anche per chi non soffre di alcuna malattia ma desidera ritagliarsi dei momenti per sé e di riconnessione profonda con la natura e con la parte più intima di se stessi.
Nonostante i giardini terapeutici siano nati come supporto alle strutture sanitarie, è indubbio che il loro valore sia godibile anche in altri ambiti e tipologie di strutture. Come i centri per anziani, le scuole (sfruttando l’impatto benefico che la natura ha sul benessere degli studenti), gli istituti educativi, le comunità residenziali ma anche le imprese e gli uffici, per sostenere il benessere psicofisico dei dipendenti.
Questi giardini possono essere molto utili anche ai centri di detenzione, in modo da offrire un sostegno cruciale nella riabilitazione dei detenuti.
Realtà sempre in crescita e che, anche se non ancora presenti in tutte le strutture sanitarie e non italiane, stanno via via crescendo e aumentando di numero, offrendo una possibilità unica di benessere a chi ne può usufruire. Una realtà che oggi è sviluppata al Nord, in Lombardia tra Milano, Bergamo e Como, ma anche in Piemonte, Veneto e fino alla Toscana.
Vivo seguendo il mantra "se puoi sognarlo puoi farlo". Sono una libera professionista della vita. Una porta verde, una poltrona rossa e una vasca da bagno sono le mie certezze, tutto il resto lo improvviso.
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