Con l’arrivo della bella stagione la voglia di allenarsi e di rimettersi in forma torna sempre puntuale come un orologio svizzero, almeno tanto quanto la fatica nel farlo a causa delle alte temperature della calura estiva.

Ma se ci fosse una pratica in grado di tenerci in forma in modo semplice ed efficace, aiutandoci a eliminare disturbi come la ritenzione idrica e la classica sensazione di gambe pesanti che può assalire a fine giornata? Non sarebbe tutto molto più motivante? Beh, in effetti esiste ed è l’allenamento PHA, un training perfetto per le donne (e per chiunque desideri provarlo), pieno di benefici e semplice da seguire.

Un allenamento che non carica troppo in quei punti che soffrono maggiormente durante l’estate (come appunto le gambe) ma che, anzi, aiuta a ripristinarne il benessere, senza monotonia negli esercizi e, soprattutto, adatto da eseguire anche con il caldo tipico della stagione. Insomma, una pratica davvero perfetta per questo periodo e che fa bene sia al corpo che alla mente.

Allenamento PHA: cos’è?

Prima di capire i mille motivi per cui l’allenamento PHA fa benissimo al corpo è bene comprendere esattamente di cosa si tratta: è un training che si definisce a circuito, in cui vengono svolti esercizi a corpo libero in alternanza con altri da eseguire con piccoli pesi o attrezzi.

La sigla PHA, significa Peripheral Heart Action (azione periferica del cuore) e sottolinea la capacità di questa disciplina nel favorire la circolazione, mettendo in relazione tra loro una serie di esercizi che vadano ad allenare sia la parte inferiore del corpo che quella superiore.

Un training completo, quindi, perfetto per la stagione in corso e, in particolare, per le donne.

I benefici dell’allenamento PHA

L’allenamento PHA, infatti, mette in moto tutto il corpo in modo uniforme ma senza sovraccaricalo, stimolando le varie parti dello stesso in modo alternato, arrivando in punti anche lontani tra loro (come arti inferiori e arti superiori) e obbligando il flusso sanguigno a muoversi da un distretto muscolare all’altro, da quelli più piccoli e più prossimi al cuore e fino a quelli più lontani.

Un processo che risulta ottimo per combattere i problemi legati alla circolazione e che, soprattutto in estate a causa delle alte temperature e dei problemi a esse collegate, possono presentarsi maggiormente.

Tra i benefici della pratica dell’allenamento PHA, infatti, ci sono:

  • un miglioramento a livello circolatorio e cardiovascolare;
  • miglioramento della capacità respiratoria;
  • normalizzazione di livelli della pressione;
  • aumento della forza e della resistenza muscolare;
  • riduzione di problemi legati alla cattiva circolazione come la ritenzione idrica;
  • elevato consumo calorico (cosa che aiuta nel dimagrimento);
  • una riduzione dell’accumulo di grasso soprattutto nelle zone dei fianchi, gambe e glutei.

Oltre poi al fatto che una miglior sensazione fisica e di benessere legata alla pratica porta con sé anche un aumento dell’autostima, del tono dell’umore e una riduzione degli stati tensivi e legati all’ansia.

Come fare: scheda ed esercizi

Una pratica che, quindi, risulta davvero piena di benefici e che vale la pena di provare.

Ma come si esegue l’allenamento PHA? Come detto, si tratta di un training a circuito, in cui però la sequenza degli esercizi da svolgere è ben definita secondo un ordine preciso. E che vengono definiti anche a seconda dell’obiettivo che ci si pone dalla pratica stessa.

Tra gli esercizi più praticati all’interno di un allenamento PHA ci sono senza dubbio i classici squat, gli affondi, le flessioni, i jump, il ponte per la stimolazione dei glutei, il rematore, le alzate laterali, i crunch, così come la corsa e la camminata.

Esercizi da mixare tra loro, per esempio strutturando un allenamento su distretti del corpo diversi, in questo modo:

  • 10 serie di alzate laterali con le braccia;
  • 10-12 affondi posteriori alternati;
  • 15 crunch per stimolare l’addome;
  • qualche minuto di recupero;
  • 10 sumo squat o squat;
  • 10 flessioni;
  • 20-30 russian twist, ovvero le torsioni del busto eseguite lateralmente e da terra, seduti con le gambe flesse e i piedi sollevati di qualche centimetro;
  • qualche minuto di recupero;
  • 15- 20 ripetizioni di ponte, che si esegue in posizione supina e sollevando il bacino; posizionandoti sdraiata a terra e sollevando solo il bacino;
  • 10 piegamenti sulle braccia;
  • 12 reverse crunch che si esegue da posizione supina e con le braccia bene al di sotto dei glutei e sollevando le gambe verso l’alto, avendo cura di staccare il bacino dal tappetino.

Le controindicazioni all’allenamento PHA

Un training da eseguire per due o tre volte alla settimana e sempre con attenzione e consapevolezza. Pur non avendo grosse controindicazioni, infatti, l’allenamento PHA necessita comunque di qualche accorgimento per poter essere praticato in sicurezza.

Per esempio non risulta ottimale per chi soffre di patologie tendinee o alle articolazioni, per chi soffre di lombalgia o per chi ha importanti problemi di peso, sia in eccesso che in difetto.

In più, essendo un allenamento che necessita di molta energia, è importante prepararsi adeguatamente alla pratica. Per esempio procedendo per gradi e rimettendo in moto il corpo con un po’ di movimento più soft, che riavvii il corpo prima di intraprendere il percorso dell’allenamento PHA.

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