Cosa significa "umore deflesso" e cos'è il tono dell'umore?
L'umore deflesso non porta necessariamente alla depressione, può essere un momento di tristezza che si prova senza apparente motivo.
L'umore deflesso non porta necessariamente alla depressione, può essere un momento di tristezza che si prova senza apparente motivo.
L’umore è una personale disposizione dell’animo umano e come spiega la dottoressa Barbara Poletti,
[è] in grado di determinare particolari risposte/reazioni emotive che possono essere più o meno stabili: diciamo di essere di buono o cattivo umore in relazione a questa o quella cosa, persona o situazione. […] L’umore fluttua da una condizione all’altra, a seconda dell’emozione che prevale in un dato momento.
Nello specifico l’umore deflesso o umore basso è uno stato emotivo caratterizzato da tristezza, ansia, bassa autostima, stanchezza e frustrazione. La dottoressa Roberta Martinoli in un articolo dedicato a questo argomento specifica:
Con la “deflessione”, ovvero la riduzione, del tono dell’umore diminuisce la nostra energia fisica, ci sentiamo stanchi, abbiamo difficoltà a concentrarci su un determinato compito, il pensiero si fa più lento e confuso, tendiamo a rimandare le nostre incombenze.
Quindi se pur in forma non troppo invasiva, l’umore deflesso ha comunque delle conseguenza sulla nostra quotidianità. Quando invece questo stato di tristezza perdura nel corso del tempo, si trasforma in vera e propria depressione con il maturare di pensieri autolesionistici.
Ad ogni modo è necessario sottolineare come non tutte le modificazioni del tono dell’umore siano da considerarsi patologiche. Ma cosa si intende per tono dell’umore?
Se nell’individuo non sono presenti sentimenti di preoccupazione o tristezza, il tono dell’umore sarà tendenzialmente stabile, in caso contrario sarà basso e alterato. Il tono definisce quindi la modalità in cui si manifesta l’umore e dipende da un ventaglio di fattori: dalla propria condizione fisica, dai pensieri, dal meteo (meteoropatia), da una determinata situazione o momento.
L’umore assume puoi due diverse connotazioni: l’umore normale, che si manifesta quando la risposta agli stimoli ambientali è flessibile ed equilibrata, e l’umore patologico, che è caratterizzato dalla fissità, ovvero rimane invariato in qualsiasi tipo di situazione.
Proprio in riferimento a quest’ultimo caso, il DSM-5 (ovvero la quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) ha inserito una sezione interamente dedicata ai disturbi dell’umore, dividendoli in due categorie: depressivi e bipolari.
A volte l’umore deflesso può essere causato da fattori esterni come un lutto, la convivenza con una malattia o lo stress a scuola, all’università o al lavoro. Tuttavia si può manifestare anche senza alcuna causa esterna evidente.
Una ricerca svolta dal professore Matthew C. Keller del Center for Society and Genetics (UCLA) assieme a Randolph M. Nesse del Departments of Psychology and Psychiatry di Los Angeles, ha evidenziato come in un campione di 920 partecipanti che aveva sperimentato la deflessione di umore, il 93% ne ha ricondotto la causa ad un agente precipitante specifico:
Ma la deflessione del tono dell’umore è causata non solo da aspetti psicologici e ambientali, infatti è rilevante anche l’attività di alcuni specifici neurotrasmettitori: serotonina, adrenalina e dopamina vengono prodotti da molecole come la S-Adenosil-Metionina, conosciuta anche con l’acronimo SAMe, che ha la funzione di attivare importanti processi per l’organismo effettuando la sintesi e il metabolismo di molte altre molecole.
Se si verifica una qualsiasi interruzione durante il processo di trans-metilazione (che prevede la trasformazione della SAMe in omocisteina, un amminoacido, per poi essere nuovamente convertita in SAMe) e la sintesi dei neurotrasmettitori non avviene, questo può causare effetti negativi sull’umore.
Da cosa si capisce che si soffre di umore deflesso? I sintomi sono molteplici:
Ci sono alcuni accorgimenti e consigli che possono aiutare a risollevare l’umore deflesso:
Capire i propri stati d’animo aiuta a gestirli e a sentirsi meglio più velocemente. Ecco perché osservare le oscillazioni dell’umore rende più consapevoli dei propri stati d’animo, consentendo di gestire meglio le proprie scelte di vita ed evitare i fattori scatenanti la negatività.
Avere un’alimentazione sana ed equilibrata fa bene non solo all’organismo e quindi alle funzioni vitali nel loro insieme ma contribuisce anche a mantenere alto il tono dell’umore. In particolare una ricerca ha rilevato come il consumo di frutta e verdura possa apportare un reale benessere.
Stare all’aria aperta e immergersi nella natura anche per poco tempo è un toccasana per l’umore: uno studio della Eindhoven University of Technology ha dimostrato proprio come questo contatto riesca a stimolare l’autocontrollo e l’eliminazione dello stress, regalando una sensazione di rilassamento mentale unito ad un effetto riparatorio sll’umore.
Potrebbe sembrare banale ma esteriorizzare le propria tristezza e i propri pensieri ad uno psicoterapeuta può aiutare a comprendere in modo oggettivo cosa si sta passando individuando, ad esempio tramite la terapia cognitivo-comportamentale, la strategia migliore per affrontare il proprio stato d’animo e sentirsi meglio.
Lettrice accanita, amante dell'arte e giornalista. Ho da sempre il pallino per la scrittura.
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