Esiste un "sano egoismo": come svilupparlo e dove sono i limiti
Contrariamente al tabù che vede l'egoismo come un comportamento negativo, esiste anche un egoismo positivo, che può migliorare il benessere personale e le relazioni con gli altri.
Contrariamente al tabù che vede l'egoismo come un comportamento negativo, esiste anche un egoismo positivo, che può migliorare il benessere personale e le relazioni con gli altri.
L’egoismo sano, spesso definito come “autostima” o “amor proprio”, è un concetto essenziale nella crescita personale e nella cura di sé stessi ma culturalmente è sempre stato considerato come un comportamento negativo mirato esclusivamente al perseguimento dei propri interessi personali.
Erich Fromm, psicologo, filosofo e accademico tedesco, nel suo saggio intitolato Selfishness and Self-Love affronta l’argomento osservando come questo tabù culturale abbia avuto la spiacevole conseguenza di far sentire le persone in colpa per aver mostrato un sano amore per se stesse e ha persino fatto sì che si vergognassero di provare piacere e soddisfazione nella crescita personale e nel miglioramento generale del proprio benessere.
Ispirato da Fromm, lo psicologo umanista Abraham Maslow sostenne la necessità di distinguere tra l’egoismo sano, radicato nell’abbondanza psicologica, e l’egoismo malsano, radicato nella povertà psicologica, nel nevroticismo e nell’avidità:
Da parte nostra, non dobbiamo avere pregiudizi. Non dobbiamo dare per scontato che il comportamento egoista o altruista sia buono o cattivo finché non determiniamo effettivamente dove si trova la verità. Può darsi che in certi momenti il comportamento egoistico sia buono e in altri cattivo. Può anche essere che il comportamento altruistico sia a volte buono e altre volte cattivo.
Un altro articolo accademico, Healthy Selfishness and pathological atruism: measuring two paradoxical forms of selfishness, scritto da Scott Barry ed Emanuel Jauk, evidenza l’importanza dell’egoismo positivo che è in grado di procurare livelli più elevati di benessere psicologico, di sviluppare delle competenze necessarie per affrontare in modo efficace le richieste poste dall’ambiente (funzionamento adattivo) assieme a comportamenti realmente volti ad aiutare gli altri (comportamento prosociale).
Un egoismo sano può portare numerosi benefici, eccone i principali:
Per sviluppare un egoismo sano può essere utile mettere in pratica alcuni suggerimenti:
L’egoismo positivo presenta alcuni limiti quando viene a mancare l’equilibrio tra autorealizzazione e interazione altruistica con gli altri.
Innanzitutto, focalizzarsi eccessivamente sul proprio benessere può portare a ignorare le esigenze e i sentimenti degli altri con conseguenze negative nelle relazioni interpersonali: avere una mentalità egoistica può infatti ostacolare lo sviluppo di relazioni solide e di una rete di supporto, poiché gli altri potrebbero percepire questa attitudine come mancanza di empatia o indifferenza verso le loro esigenze. Inoltre, l’egoismo positivo può sfociare in una mentalità competitiva eccessiva, in cui si cerca di prevalere sugli altri per il proprio successo personale a discapito della collaborazione e dell’armonia sociale e di gruppo.
Un altro limite dell’egoismo positivo risiede nell’illusione di autosufficienza, ovvero l’individuo crede di poter affrontare tutto da solo, mentre in realtà l’appoggio e la collaborazione con gli altri sono spesso fondamentali per lo sviluppo e il benessere. Collegato a questo aspetto è l’incapacità di vedere in modo ampio i problemi della vita per i quali la persona non contempla minimamente la collaborazione o la richiesta esterna di aiuto.
Lettrice accanita, amante dell'arte e giornalista. Ho da sempre il pallino per la scrittura.
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