Se si immagina di trovarsi in una giungla brulicante di vita, in cui ogni istante si è messi alla prova per la sopravvivenza con il cuore che batte all’impazzata e l’adrenalina alle stelle, si capisce bene cosa significhi essere sopraffatti dallo stress.

Ma cosa succede quando la ricerca di quella sensazione diventa incontrollabile nella vita di tutti i giorni? Ecco che si parla di dipendenza da stress: può sembrare un ossimoro, una contraddizione in termini, eppure può manifestarsi come l’impulso irrefrenabile di rincorrere situazioni stressanti a discapito della propria salute.

La dipendenza da stress esiste?

La dipendenza da stress non è riconosciuta come una condizione medica ufficiale, tuttavia alcune persone sviluppano un’attrazione verso situazioni stressanti o diventano dipendenti dalle sensazioni che lo stress provoca. Il dottor Michael J. McGrath, psichiatra certificato nel trattamento delle dipendenze e direttore medico del Centro di trattamento delle dipendenze Ohana, situato sulla Big Island delle Hawaii, osserva infatti che i sentimenti di ansia influenzano diverse sostanze chimiche nel cervello, tra cui l’ormone dello stress, il cortisolo, e l’ormone della felicità, la dopamina:

Queste sostanze chimiche sono legate all’umore e possono far sì che una persona si senta felice, il che spiega perché potrebbe cercare situazioni stressanti”, spiega. “Possono godere delle sensazioni provocate dai picchi di dopamina e cortisolo nel cervello. Questo li spinge a ripetere i comportamenti più volte.

Una dipendenza da stress potrebbe anche derivare dal fatto di essere cresciuti in una famiglia che promuove un’educazione che premia la risposta allo stress, un’identificazione del successo con situazioni di alta pressione. Di conseguenza da adulti lo stress potrebbe diventare uno stato naturale in cui vivere, anche se scomodo.

Inoltre, la produzione di cortisolo e l’adrenalina possono dare una sensazione di eccitazione che diventa irrinunciabile, come sottolinea la dottoressa Jessica Wright, operatrice clinica autorizzata:

Più siamo abituati allo stress crescendo, più è difficile avere meno stress da adulti. Diventa uno sballo che bramiamo. E quando non siamo stressati, potremmo anche stressarci per questo!

Cosa si intende per stress?

Il medico austriaco Hans Hugo Bruno Selye, conosciuto anche come “il padre dello stress”, fu colui che approfondì e studiò il fenomeno fornendone per la prima volta una definizione:

Stress è la risposta non specifica del corpo a qualsiasi richiesta.  […] non è qualcosa da evitare. Anzi, non può essere evitata, poiché il solo fatto di rimanere in vita crea una certa richiesta di energia per il mantenimento della vita. Anche quando l’uomo dorme, il cuore, l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, il sistema nervoso e altri organi devono continuare a funzionare. La completa libertà dallo stress può essere prevista solo dopo la morte.

Per alcuni questa definizione risulta troppo generica e controversa in quanto si concentra esclusivamente su aspetti biologici, ignorando fattori di natura psicologica e cognitiva. Ad ogni modo è chiaro come lo stress possa innescare la risposta dell’organismo a una minaccia o a un pericolo percepito, questo fenomeno si chiama risposta “combatti o fuggi”: durante questa reazione vengono rilasciati adrenalina e cortisolo e questo accelera la frequenza cardiaca, rallenta la digestione, sposta il flusso sanguigno verso i principali gruppi muscolari e modifica varie altre funzioni nervose autonome, dando al corpo una sferzata di energia.

Una volta che la minaccia percepita scompare, i sistemi sono progettati per tornare a funzionare normalmente attraverso la risposta di rilassamento.

Lo stress si manifesta attraverso diversi sintomi, ecco quali sono i principali:

Sintomi fisici

  • Dolori e malesseri
  • Dolore al petto o sensazione di battito cardiaco accelerato
  • Esaurimento o difficoltà a dormire
  • Mal di testa, vertigini o tremori
  • Pressione sanguigna elevata
  • Tensione muscolare o serramento delle mascelle
  • Problemi di stomaco o digestivi
  • Difficoltà ad avere rapporti sessuali
  • Sistema immunitario debole e conseguente predisposizione ad ammalarsi

Sintomi emotivi e mentali

  • Ansia
  • Irritabilità
  • Frustrazione
  • Difficoltà a concentrarsi
  • Cambiamento frequente di umore
  • Depressione
  • Attacchi di panico
  • Tristezza

Sintomi e segnali della dipendenza da stress

I sintomi e i segnali della dipendenza da stress possono variare da persona a persona ma in ogni caso si manifestano su diversi livelli:

Livello fisico

  • Problemi di sonno: insonnia, risvegli notturni frequenti e difficoltà ad addormentarsi causano l’affaticamento cronico.
  • Dolori e malessere cronico: mal di testa, dolori muscolari, affaticamento costante, problemi gastrointestinali e aumento della frequenza cardiaca.
  • Negligenza nel prendersi cura di sé: trascurare l’alimentazione sana, l’esercizio fisico e il sonno adeguato.
  • Problemi di memoria e concentrazione: difficoltà nel concentrarsi e ricordare informazioni, come dimenticare appuntamenti importanti o avere problemi nello svolgimento di compiti che richiedono attenzione e concentrazione.

Livello emotivo

  • Aumento dell’ansia e preoccupazione costante: eccessiva preoccupazione per questioni legate al lavoro o al proprio impegno, come il raggiungimento degli obiettivi e il rispetto delle scadenze.
  • Irritabilità e cambiamenti d’umore: manifestazioni di irritabilità, collera o sbalzi d’umore improvvisi e ingiustificati, spesso si verificando in risposta a eventi stressanti minori.
  • Sentimenti di inadeguatezza e autocritica: sviluppo di un senso di inadeguatezza e autocritica eccessiva, confrontando costantemente se stessi con gli altri o con un ideale irrealistico di successo e perfezione.
  • Tendenza ad annoiarsi facilmente: Se si è perennemente occupati, con il cervello sempre in moto non si è in grado di godere delle piccole cose della vita.

Livello comportamentale

  • Difficoltà a rilassarsi e disconnettersi dal lavoro: incapacità di distaccarsi dalle attività lavorative o dagli impegni stressanti durante il tempo libero o le vacanze.
  • Ritiro sociale: tendenza a isolarsi dagli amici, dai familiari e dai contesti sociali, concentrandosi invece sulle fonti di stress.
  • Fissare scadenze troppo stringenti: chi soffre di dipendenza da stress tende ad assegnare delle scadenze irrealistiche, anche per quelle attività che non necessitano una pianificazione temporale.
  • Abuso di sostanze: l’uso eccessivo di alcol, caffeina, nicotina o altre sostanze stimolanti come meccanismo di coping, ovvero di adattamento, per far fronte al crescente livello di stress.

Come si guarisce dalla dipendenza da stress?

Per guarire da questa dipendenza è importante intraprendere un percorso che coinvolga diverse strategie e tecniche per la gestione dello stress. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Riconoscere il problema: il primo passo per guarire dalla dipendenza da stress è riconoscerla come un problema reale. Se ci si accorge che si sta cercando situazioni stressanti per sentirsi più vivi o produttivi, è importante identificare questi comportamenti come nocivi.
  2. Chiedere aiuto: parlare con un professionista,  uno psicologo, può aiutare ad affrontare la dipendenza da stress e a trovare soluzioni personalizzate per affrontare il problema alla radice.
  3. Sviluppare abitudini salutari: creare una routine quotidiana che includa attività fisica, alimentazione sana e sonno adeguato può aiutare a ridurre la dipendenza dallo stress. Praticare yoga o meditazione ogni giorno può aiutare a gestire l’ansia e promuovere il benessere generale.
  4. Imparare a dire di no: imparare a stabilire limiti e dire di no alle richieste eccessive può ridurre lo stress. È importante imparare a comunicare le proprie esigenze prima di arrivare al limite massimo che si riesce a sopportare, trovando un equilibrio tra il lavoro e la vita privata.
  5. Trovare un’attività rilassante: trovare un hobby o un’attività che possa regalare dei momenti rilassanti può contribuire a ridurre la dipendenza dallo stress. Che si tratti di pittura, lettura o giardinaggio, qualsiasi cosa va bene se fornisce un’alternativa salutare alla ricerca di attività stressanti.
  6. Rivalutare le priorità: esaminare le priorità e rivalutare ciò che è veramente importante può essere di grande aiuto. Se ci si rende conto che si sta mettendo troppo impegno nel lavoro a scapito della salute e delle relazioni personali, sarebbe utile invertire il senso di marcia e decidere di dedicare più tempo alle persone care e alle attività che portano benessere.

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