Lemonading, cos'è il trend virale che trasforma la delusione in forza

Non tutto il male viene per nuocere. O, per essere più precisi, si può imparare a cogliere un'opportunità positiva e di miglioramento anche nelle avversità. Vediamo come farlo grazie al lemonading.

Come accade nella maggior parte dei casi i trend di TikTok arrivano dal mondo anglosassone. Non ci sorprende quindi il nuovo trend, che dagli Stati Uniti si è diffuso in maniera virale in tutto il mondo: stiamo parlando del lemonading. Il termine, che deriva da una ricerca effettuata da psicologi e psichiatri americani, mostra un nuovo modo di vedere la vita durante le difficoltà, riuscendo a uscire vincitore dai brutti momenti.

Origine del termine “lemonading”: da Beyoncé a TikTok

Il termine lemonading deriva dall’inglese e significa “fare una limonata”. Questa parola ha origine in un espressione americana, resa nota al pubblico mondiale grazie alla serie tv This is us, che dice così:

If life gives you lemons, make lemonade

che tradotto significa “Se la vita ti dà limoni, tu fai una limonata”. Si vuole intendere con questa frase che quando ci sono ostacoli, difficoltà o problemi nella vita, che non erano previsti, si può scegliere di trovare l’aspetto positivo, il famoso “bicchiere mezzo pieno“. La tendenza della maggior parte delle persone, in quanto esseri umani con ansie e paure, è quella di preoccuparsi, vedere solamente gli aspetti negativi e prevedere gli scenari futuri peggiori in qualsiasi situazione.

Il trend lemonading deriva proprio da questa filosofia di pensiero, che è stata anche studiata. Secondo una ricerca pubblicata su Frontiers, effettuata durante il periodo di pandemia da Covid-19, si è visto come le persone più inclini a trovare gli aspetti positivi, più giocose e ottimiste di natura, riuscissero a godersi maggiormente sia il presente che il futuro, anche durante un momento così difficile e spaventoso.

In realtà nel 2016 ci aveva già pensato Beyoncé a usare l’idea della limonata come metafora di trasformare le cose aspre in qualcosa di migliore e buono. Con il suo concept album dal titolo Lemonade, seguito anche da un film dallo stesso titolo, l’artista ha voluto trattare di tematiche importanti, principalmente l’essere una donna nera oggi e in passato, e soprattutto vuole parlare di tradimenti, di rinascita e rivincita nella vita.

Una rivincita che non è vendetta, ma è saper sfruttare le proprie risorse, sia mentali che pratiche, nei momenti più difficili della vita, e poter dire un giorno “ce l’ho fatta da sol*“. Grazie a Lemonade di Beyoncé e ai più recenti studi di cui abbiamo parlato, la pratica del lemonading è diventata virale sui social come trend positivo per sentirsi meno soli nelle difficoltà e riuscire a trovare una prospettiva migliore.

Lemonading come risposta emotiva: reagire con stile alle delusioni

Il lemonading è un concetto che riesce più semplice e naturale per qualcuno che ce l’ha nel carattere, ed estremamente difficile per chi invece è abituato ad affrontare gli imprevisti in maniera negativa e pessimista. Purtroppo sono tantissime le persone vittime di ansia, overthinking, che faticano a risollevarsi dopo una delusione, più o meno grave. Perché la nostra mente è creata per rispondere in un certo modo alla paura e alla tristezza.

Fare lemonading significa invertire il senso di marcia del pensiero, e imparare a reagire con stile alle delusioni. Non significa vendicarsi e lasciarsi affossare dalla rabbia, ma nemmeno lasciare che un episodio presente segni negativamente tutto il futuro. Sbagliando si impara, e il lemonading vuole insegnare proprio questo. È un tipo di mentalità che educa la mente a riformulare gli ostacoli in maniera creativa, rendendoli un’opportunità di crescita.

Reagire in maniera positiva alle delusioni non è facile, ma si può imparare a farlo, ed è necessario per riuscire a trovare la forza nella società di oggi. La vita frenetica, gli ostacoli sempre maggiori durante la crescita spesso ci allontanano dal gioco, dalla bellezza di essere bambini, di giocare e prendere le cose come vengono, per imparare cose nuove. Riuscire a farlo anche da adulti significa conoscere bene se stessi, non coltivare aspettative spropositate e nel non smettere mai di pensare ai propri desideri e sogni.

Perché il concetto piace così tanto alla Gen Z (e non solo)

Il concetto di lemonading trae ispirazione dalla psicologia della positività, ed è al giorno d’oggi di vitale importanza. Non è per niente semplice per le nuove generazioni di adulti entrare nella vita “dei grandi”. Sul web si scherza spesso sui millenials come generazione traumatizzata, ma non è solamente un gioco. Tra una serie di crisi, pandemia, guerre e aumento esponenziale del prezzo della vita, la generazione Y e la generazione Z, che sta entrando ora nell’età adulta e indipendente, non ha avuto pace un momento.

Senza le certezze e le possibilità di 50 e 30 anni fa, oggi la Gen Z si trova a fare i conti con un mondo di ansia, violenza e difficoltà che non è preparato ad affrontare. Oggi però, a differenza delle generazioni precedenti, i giovani adulti sanno di non essere soli, grazie ai social e alle possibilità di conoscenza e consapevolezza che ci può dare la globalizzazione. E sanno di poter e dover spezzare il circolo vizioso.

Per questo il trend del lemonading risulta più accessibile e comprensibile a questa generazione, anche se non mancano persone di altre generazioni pronte ad accogliere questo concetto. Le difficoltà ci sono sempre state, l’età dei giovani adulti è estremamente delicata, e bisogna fare i conti con troppe instabilità e incertezze. Imparare a gestire la vita con giocosità, ottimismo, una nuova prospettiva e consapevolezza di sé e delle proprie risorse, è il modo più sano e proattivo per superare anche i problemi più grandi.

Lemonading nella vita reale: esempi e casi virali

Nella vita reale può capitare a tutti di trovarsi in situazioni nelle quali è necessario reagire, immaginare un futuro e non avere certezze. Il lemonading è diventato di tendenza proprio perché è applicabile a tantissimi casi della vita reale, e ognuno può trarne vantaggio. Principalmente sui social il lemonading viene presentato legato alla fine di relazioni affettive, di amore o anche di amicizia.

Ma si può applicare anche ad esempio alla fine di un lavoro. Quando si viene licenziati, e si è costretti a trovare un altro lavoro non per scelta propria, può essere veramente disarmante. Riuscire a usare il lemonading in questi casi può essere un salva vita. Perché permette di trovare vie innovative e creative, sfruttando il tempo a disposizione nel presente per pensare a un futuro migliore. Solitamente molto meglio del lavoro appena perso.

Come le persone comuni, anche le celebrities hanno problemi e affrontano difficoltà, rendendo virali le proprie reazioni positive. Anche senza volerlo, abbiamo letto online di personaggi famosi che hanno affrontato con stile e non in maniera tossica rotture in amore o anche problemi più gravi.

1. Beyoncé’s “Lemonade”

Il caso più noto e virale di lemonading è quello da cui ha origine anche il termine, ovvero l’album Lemonade di Beyoncé. Nel 2016, ormai quasi 10 anni fa, Queen B. ha realizzato un concept album interamente tratto dalla sua storia personale, nel quale descrive la scoperta da parte dell’infedeltà del marito, il rapper Jay-Z. Le dodici canzoni sono un viaggio dalla negazione e rabbia, al vuoto e all’apatia, fino al perdono e alla redenzione.

2. Selena Gomez

Selena Gomez è sicuramente tra le artiste più seguite al mondo, non solo per la sua arte, ma anche per le sue relazioni. Fin dalla storia adolescenziale con Justin Bieber, la sua vita privata è stata presa d’assalto da critiche e commenti, da parte della gente e dei giornalisti. Così come non sono mancate le critiche sul suo peso quando, secondo le riviste, non rispettava più i canoni di magrezza imposti dalla cultura a cui siamo purtroppo abituati da sempre.

E alla sua voce. La cantante infatti è anche attrice, ha interpretato diversi ruoli anche ora che è adulta, e la sua voce maturata, impostata per la recitazione, è stata vittima di prese in giro e commenti negativi. Così come la maggior parte delle donne famose, Selena non ha mai avuto un attimo di pace, neanche in amore. Oggi però si vede una donna felice, che ha finalmente trovato la serenità, sia artisticamente che nella vita privata.

All’inizio del 2025 ha annunciato un album in collaborazione con il suo futuro marito Benny Blanco, dal titolo I Said I Love You First. Un tributo alla loro storia d’amore ma anche alla loro unione artistica. Una rivincita per Selena Gomez, che rappresenta un bel progetto di lemonading.

3. Sangiovanni

Un esempio più vicino all’Italia diventato virale è stato quello del giovane artista Sangiovanni, alla cui vicenda è stata accomunata quella di un’altra cantante uscita dallo stesso talent show, ovvero Angelina Mango. Sangiovanni infatti, dopo la partecipazione a Sanremo del 2023 ha annunciato sui social di prendersi una pausa dalla musica e dai social network per prendersi cura della propria salute mentale.

Non è per niente facile affrontare il successo e la fama quando non si è preparati, o quando proprio questo turbinio di emozioni fa emergere problemi a livello più intimo. Alla fine del 2024 Sangiovanni è tornato a postare su Instagram, annunciando di essere tornato a scrivere musica. Questo fa ben sperare che l’artista abbia affrontato un momento negativo per prendersi del tempo e tornare a vedere il mondo e la vita in maniera creativa, facendo lemonading.

4. Lizzo

Simbolo indiscusso di body positivity e body neutrality, la cantante Lizzo è decisamente emblema anche del lemonading. Le critiche al suo peso avrebbero reso chiunque insicuro e pronto alla vendetta, invece Lizzo ha sempre lottato per l’accettazione del proprio corpo.

E nel frattempo ha scelto di prendersi cura costantemente di se stessa, arrivando all’inizio di quest’anno a pubblicare un post sui social nel quale si dimostra entusiasta per aver raggiunto un peso forma ideale, grazie ad allenamento e cura del proprio corpo.

Senza dimenticare di dire ai propri fan di credere sempre negli obiettivi. Dimostrando di non aver ceduto ai pensieri negativi anche nei momenti peggiori, ma usarli per migliorarsi.

La differenza tra lemonading e revenge posting

Il concetto di lemonading si può facilmente confondere con quello di vendetta e di revenge posting. Si tratta della pratica di rendere pubbliche immagini intime e private come vendetta nei confronti di un’ex. Questo comportamento è estremamente tossico. Così come cercare altri modi per vendicarsi e farla pagare all’altra persona è poco utile a vivere meglio.

Fare lemonading non vuol dire vendicarsi di chi ha fatto soffrire, significa invece prendersi una rivincita con se stessi, dimostrare non agli altri ma a noi stessi che possiamo farcela e che dalla sofferenza si può anche imparare.

Un aspetto chiave che differenzia di due atteggiamenti è il perdono, fondamentale per crescere e voltare pagina, o comunque il lasciar andare. Se non si cambia, si rimane attaccati con la rabbia e il rancore al passato. Questo vuol dire che la rivincita non avverrà mai sul serio. Fare una limonata quando la vita ti dà limoni è importante per imparare a vivere meglio il presente, per vedere un futuro più brillante, nuovo, pieno di opportunità.

Come usare il lemonading in modo sano (e non tossico)

L’album di Beyonce e il trend di TikTok hanno legato molto il termine lemonading a una sorta di rivincita quando si parla di rifiuti in amore, di tradimenti o della fine di una relazione. In realtà, lo studio effettuato dagli scienziati ha rivelato che si tratta proprio di un modo di vedere la vita intera. Il metodo migliore per reagire e trionfare di fronte alle sconfitte. Pare che riescano molto meglio le persone più giocose, in grado di vedere il lato infantile e divertente nelle situazioni.

Si tratta dunque di una sorta di resilienza, di resistenza alle difficoltà, di capacità di piegarsi e lasciar passare i momenti difficili senza spezzarsi. E soprattutto, reagire in modo sano e positivo, senza lasciar vincere il rancore, la rabbia e la paura. Vediamo alcuni consigli su come usare il lemonading in modo sano e non tossico.

1. Aprire la mente alle novità

Per qualcuno è un’attività quasi impossibile da fare, perché la sua mente è abituata a controllare tutto, programmare e non accetta facilmente i cambiamenti. Ma gli imprevisti fanno parte della vita, nella maggior parte dei casi le giornate e le situazioni non vanno come son state pianificate. La vita è imprevisti, novità e sorprese, e spesso sono queste le cose che la rendono migliore e interessante.

Nella vita accadono anche però cose molto più brutte, tristi e negative. Fare lemonading significa cercare di aprire la mente, il più possibile con il proprio carattere e malleabilità, e provare a vedere le cose da prospettive diverse. Ci vuole tempo, bisogna cambiare il circolo vizioso di pensieri negativi e rimuginìi che prevalgono quando succede qualcosa fuori dal nostro controllo e non sappiamo come risolvere.

2. Cercare il lato giocoso e ironico

La chiave per riuscirci probabilmente è proprio fare come le persone che sono uscite “vincenti” dalla ricerca. Crescendo si perde la capacità di vedere il lato giocoso delle situazioni, tanti adulti smettono del tutto di giocare, mentre cercare una svolta divertente e ironica nelle situazioni è un consiglio utilissimo per “fare una limonata” nelle asperità della vita.

Questo tipo di pensiero infatti sviluppa la capacità creativa e fantasiosa, aiutando anche a trovare soluzioni più innovative su come gestire gli imprevisti. Riuscendo anche, pian piano, a trasformare le esperienze negative in opportunità e occasioni positive di miglioramento, della propria situazione ma anche di se stessi.

3. Essere ottimisti

L’ottimismo si può guadagnare, nonostante alcune persone nascano o crescano con visioni più pessimistiche, si può imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno, invece che sempre vuoto. Per farlo è necessario mettere in pratica i punti precedenti, specialmente il primo, seguire una terapia da uno psicologo che può dare gli strumenti più adatti.

Si può provare a scrivere ciò che succede su un diario, in modo da imparare, rileggendo in un momento in cui si è meno ansiosi o preoccupati, a vedere le possibili vie e scenari. In un primo istante si vedranno solo gli esiti peggiori, ma ci si può esercitare a trovare possibilità ottimiste. D’altronde nessuno sa davvero come andrà il futuro, e si può fare qualcosa, se non a cambiarlo, a modificare il modo di viverlo.

4. Rimanere nel presente

Pensare al futuro non aiuta a trovare soluzioni nel presente. Il modo migliore infatti per gestire gli imprevisti e le difficoltà è prendere giorno per giorno e cercare di indirizzare il pensiero sul momento presente, impegnandosi attivamente in quello che si sta facendo ora.

5. Non dare colpe

Infine, è importante cercare di vedere le cose in maniera positiva e non tossica. Evitando quindi di ossessionarsi nel volersi vendicare contro chi o cosa ci ha fatto soffrire. Ma anche senza farsi prendere dai sensi di colpa su cosa avremmo potuto fare meglio o diversamente. I rimpianti e i rimorsi sono nemici del pensiero positivo, non aiutano a stare meglio ma solo a buttarsi ancora di più nel rimuginare.

Spesso le cose vanno in un certo modo perché dovevano andare così. Non esistono colpevoli o realtà alternative se ci si fosse comportati diversamente. La vita va avanti da sola, e sta a noi imparare a prenderla come viene facendo nuove scelte per il presente e il futuro, non per il passato che non si può cambiare.

Psicologi e creator: cosa ne pensano del trend?

Il trend del lemonading arriva direttamente da uno studio di ricerca di psicologia, e si basa infatti su assunti psicologici. Come riportato da NiceNews, gli psicologi riguardo allo studio vedono il lemonading come un trend positivo. Infatti la giocosità e l’ironia non rovinano il pensiero critico, ma piuttosto lo integrano, consentendo una prospettiva più ottimistica nell’interpretazione delle incertezze.

Il lemonading come abbiamo visto è strettamente connesso al concetto di resilienza, perché riuscire a resistere alle avversità, e nello stesso tempo trovare anche soluzioni positive e creative potrebbe essere una formula potente nella vita, specialmente nei momenti di forte stress e difficoltà.

I creator che utilizzano questo trend e l’hanno reso virale la pensano allo stesso modo: in un mondo social di negatività, dove si cerca soltanto di abbassare l’autostima e far percepire la vita in maniera sbagliata e complessa, la prospettiva di una rivincita sana e non tossica è sicuramente una ventata d’aria fresca.

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