Premenopausa, climaterio e menopausa precoce: l'importanza di parlarne
Cos'è e come si manifesta la premenopausa, il periodo che preannuncia e precede l'arrivo della menopausa e che è bene saper riconoscere.
Cos'è e come si manifesta la premenopausa, il periodo che preannuncia e precede l'arrivo della menopausa e che è bene saper riconoscere.
La premenopausa è il periodo di transizione ormonale che accompagna la donna verso la menopausa vera e propria, e che si caratterizza per una riduzione graduale degli estrogeni, gli ormoni necessari all’ovulazione. Oltre a tutta una serie di sintomi ben precisi che possono essere utilizzati come “campanello di allarme” del cambiamento in corso.
Ma vediamo meglio cos’è la premenopausa, come si manifesta e come comportarsi durante questa fase di transizione della vita di una donna.
Come detto, quando si parla di premenopausa, si intende una fase ben definita della vita che corrisponde a una graduale riduzione della produzione degli ormoni (estrogeni) necessari a far avvenire l’ovulazione e quindi le mestruazioni.
Si potrebbe definire quindi come la fase antecedente all’arrivo della menopausa, che può avere una durata variabile in termini di anni (in media circa 4-5 anni) e che può presentarsi a età diverse anche seconda dell’andamento ormonale di ciascuna donna, anche se generalmente subentra intorno ai 40-45 anni.
Entrando più nello specifico, la premenopausa è una delle tre fasi del climaterio, ovvero il periodo fisiologico della vita di una donna (ma che esiste anche negli uomini in associazione all’andropausa) che precede e segue la menopausa vera e propria. Nel dettaglio, quindi, si avranno:
Un periodo, quello della premenopausa che, come detto, può servire da avvertimento che qualcosa nel corpo sta cambiando e che ci si sta avvicinando alla fase conclusiva dell’età fertile, manifestandosi con tutta una serie di sintomi piuttosto riconoscibili e a cui prestare attenzione.
Tra i sintomi più frequenti che possono avvisare del cambiamento ormonale in corso i più comuni sono:
Una serie di sintomi evidenti, quindi, che vanno a modificare la qualità e il benessere normale della propria vita e che possono mettere in allerta chi li vive sulla possibilità concreta di essere in premenopausa.
La prima cosa da fare in presenza dei sintomi è quella di consultare il proprio medico e ginecologo in modo che possano prescrivervi dei test diagnostici per capire la situazione ed escludere che ci siano altre patologie in atto.
Una volta fatto, per trattare in modo efficace i sintomi della premenopausa è necessario agire in modo mirato e specifico sul sintomo stesso. Per esempio con un lubrificante nel caso di secchezza vaginale, farmaci stabilizzanti dell’umore a seconda dell’importanza degli sbalzi vissuti o con una terapia ormonale ma sempre e solo sotto indicazione medica.
Ma non solo. Per alleviare i sintomi legati alla premenopausa è importante anche seguire una costante a regolare attività fisica, in grado di tenere a bada i livelli del peso corporeo, prevenire problemi come l’osteoporosi, alleviare il calo di tono della muscolatura, lo stress e gli stato d’ansia. E in generale portando benessere al corpo a 360°.
Anche curare la propria alimentazione è un buonissimo modo per sollevarsi da alcuni effetti collegati alla premenopausa, per esempio:
Ed evitando, invece, gli alimenti ricchi di sale, di colesterolo come l’uovo, i formaggi grassi, le frattaglie e i crostacei, ma anche l’alcol e i dolci o i classici cibi spazzatura.
Infine, sempre e solo se consigliato dal medico, è possibile agire con degli integratori mirati.
Ma cosa accade quando in una donna vive il desiderio di una gravidanza ma iniziano a subentrare i sintomi della premenopausa? In realtà questa è una domanda che si fanno in molte, anche perché sempre più spesso e per diverse ragioni, si tende ad affrontare l’ipotesi di una gravidanza dopo i 35-40 anni, periodo in cui la possibilità di essere già in premenopausa è più che presente.
Nonostante l’irregolarità del ciclo e la progressiva riduzione degli ormoni, quindi, è bene dire che è possibile restare incinta, anche se il concepimento è più difficile rispetto a prima proprio per via degli sbalzi ormonali e della non regolarità della fasi del ciclo stesso.
In linea generale, poi, dopo circa 6 mesi di tentativi in modo naturale non andati a buon fine, per chi lo desidera è possibile chiedere consigli per un aiuto a un centro per la fertilità, per indagare la situazione e ricorrere e eventuali soluzioni.
Diverso invece è il caso in cui i sintomi che si provano e che possono far pensare alle premenopausa siano invece il segnale di una menopausa precoce. Nonostante la menopausa si presenti come media intorno ai 50/51 anni, esiste un 1-3% dei casi in cui questo avviene prima dei 40 anni, in modo del tutto naturale o a causa di interventi o cure farmacologiche.
Le cause che possono portare a questa anticipazione della menopausa, infatti, possono essere diverse:
La menopausa precoce si manifesta con una sintomatologia simile a quella della premenopausa, ma anche in modo del tutto asintomatico a parte l’assenza di mestruazioni e l’incapacità di iniziare una gravidanza. Anche per questo, quindi, è importante parlare con il proprio medico e ginecologo, per capire esattamente cosa sta accadendo al proprio corpo attraverso esami specifici e agire di conseguenza, affrontando più serenamente e consapevolmente ogni fase della propria vita e del proprio essere donna.
Vivo seguendo il mantra "se puoi sognarlo puoi farlo". Sono una libera professionista della vita. Una porta verde, una poltrona rossa e una vasca da bagno sono le mie certezze, tutto il resto lo improvviso.
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