Depressione da compleanno, perché potresti soffrirne se sei triste durante o dopo
Non è affatto strano: la depressione da compleanno esiste, ed è un fenomeno tutt'altro che raro e molto particolare, su cui vale la pena riflettere.
Non è affatto strano: la depressione da compleanno esiste, ed è un fenomeno tutt'altro che raro e molto particolare, su cui vale la pena riflettere.
Crescendo il giorno del compleanno forse non riveste più la stessa importanza, o meglio non aspettiamo più quella giornata con la stessa impazienza e il medesimo entusiasmo dell’infanzia, ma resta comunque un momento da passare insieme ai cari, alla famiglia, ai figli o ai genitori.
Per qualcuno, però, quello del compleanno è un giorno tutt’altro che piacevole. Anzi, in alcuni casi l’approssimarsi del giorno, o i giorni immediatamente successivi possono essere caratterizzati da una vera e propria forma di depressione, chiamata anche “blues da compleanno“.
Non ci riferiamo a quelle classiche scenette in cui fra amici o familiari si scherza sull’età che avanza, la vecchiaia che incombe eccetera, ma di uno stato d’animo riconosciuto a livello psicologico, che ha a che fare con l’incertezza e la paura vera e propria di invecchiare.
Spesso questo stato depressivo si accompagna a uno già preesistente, ed è sempre importante prenderlo sul serio, non minimizzarlo né sminuirlo, ma affrontarlo e prenderlo in considerazione.
Benché chiunque possa soffrirne, la depressione da compleanno può manifestarsi spiccatamente in determinate categorie di persone: in quelle che hanno una storia familiare di depressione, ad esempio, o nelle persone con disturbi d’ansia. Anche gli introversi possono riscontrare questa problematica, dato che il compleanno rappresenta un evento di per sé socializzante, che è proprio il tipo di situazione da cui l’introverso fugge.
Infine, la depressione da compleanno può manifestarsi in persone con malattie mentali o fisiche: lo stress del compleanno, infatti, si aggiunge a situazioni di per sé già precarie e debilitanti.
Ci sono cause specifiche, al di là dei “fattori di rischio” che possono spiegare la depressione da compleanno? Prima di tutto, il problema può risiedere proprio nella difficoltà di accettare lo scorrere del tempo e i cambiamenti fisici che ne conseguono; ma ci sono anche le aspettative e le pressioni sociali, quelle che vorrebbero che a una “certa età” fossimo stabili sotto molto fronti, lavorativo, familiare, finanziario e via dicendo.
Chi sente di aver fallito il raggiungimento degli obiettivi che la società gli impone, in un certo qual modo, potrebbe vivere con ansia e frustrazione l’ennesimo compleanno.
Questa, in particolare, è una situazione molto problematica perché talvolta, semplicemente, le persone non desiderano uniformarsi a ciò che la società richiede loro: ci sono uomini e donne, ad esempio, che non desiderano sposarsi, donne che non intendono diventare madri, uomini che non puntano a diventare business men. Ma è difficile spiegarlo alla società, più che a stessi/e.
In generale, riconoscere i sintomi della depressione da compleanno è più o meno come riconoscere i sintomi di una depressione più generica:
La risposta, come sempre accade nei casi di depressione, è “non è facile”: si potrebbe intanto cominciare col concentrarsi su ciò che si è realizzato, piuttosto che su quanto ancora non si è avuto. Proviamo a fare un bilancio dei nostri successi e dei risultati che abbiamo raggiunto, e non preoccupiamoci di quello che invece non abbiamo ottenuto, almeno al momento.
Occorre essere più gentili e compassionevoli verso se stessi/e, concedendosi solo le cose che piacciono davvero. Ricordiamo anche che gli auguri ricevuti online e via social non ci danno l’idea vera del bene e dell’affetto che le persone nutrono nei nostri confronti, spesso sono solo frasi di circostanza che una persona scrive solo perché è entrata su Facebook e una notifica le ha ricordato del tuo compleanno. Preferiamo sempre e comunque riservare questo giorno a pochi intimi, alle persone di cui ci possiamo davvero fidare e del cui bene non dobbiamo dubitare.
Se il compleanno è fonte di ansia, pianificarlo in anticipo potrebbe rappresentare un’ottima strategia per arginare lo stress; ricordiamo però che stravolgere completamente la nostra persona o la nostra routine, in quel giorno, può essere più deleterio che mai.
Non permettiamo mai a nessuno di decidere per noi circa il nostro compleanno e, se non amiamo le feste a sorpresa, diciamolo chiaramente ad amici e parenti; quello che può essere un gesto bellissimo può trasformarsi in un’arma a doppio taglio se non apprezziamo questo genere di festeggiamenti. Facciamo in modo che a decidere come organizzare la giornata siamo solo ed esclusivamente noi.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
Cosa ne pensi?