Capezzoli sensibili e doloranti? Ecco cosa ti sta dicendo il tuo corpo
È comune avere i capezzoli sensibili e doloranti, ma da cosa dipende? C'è bisogno di preoccuparsi? Nella maggior parte dei casi, no.
È comune avere i capezzoli sensibili e doloranti, ma da cosa dipende? C'è bisogno di preoccuparsi? Nella maggior parte dei casi, no.
I motivi possono essere molteplici – ormonali, infettivi, o semplicemente un reggiseno sbagliato – e spesso questa condizione è legata a una particolare fase della vita della donna, come la sindrome premestruale, la gravidanza, l’allattamento o la menopausa. Anche gli uomini, però, possono soffrirne.
Ecco alcune delle cause più frequenti e qualche consiglio su come attenuare il dolore.
I capezzoli possono essere particolarmente sensibili nella fase del ciclo che precede l’arrivo delle mestruazioni; il dolore può circoscritto alla fase pre-mestruale oppure iniziare durante il sanguinamento. Non è comunque un fastidio che deve destare preoccupazione, indipendentemente che sia episodico oppure ricorrente, fatti salvi i casi in cui siano presenti perdite.
Proprio perché nella maggior parte dei casi dipende da uno squilibrio ormonale, è naturale che il fastidio ai capezzoli si presenti anche durante la gravidanza: in questo periodo, può dipendere dal fatto che i cambiamenti ormonali modificano la morfologia dell’areola, che man mano che la gestazione progredisce diventa più scura e grande.
Avere i capezzoli irritati o particolarmente sensibili durante l’allattamento è purtroppo una situazione comune, soprattutto durante la montata lattea e nelle prime settimane. Per ridurre i fastidi è importante assicurarsi che il bebè si attacchi correttamente al seno e altrettanto importante è controllare sempre accuratamente che i capezzoli rossi e doloranti non siano la spia della presenza di ragadi, che si presentano come piccoli taglietti accompagnati spesso da secrezioni rossastre. Il dolore ai capezzoli può essere anche un sintomo di mughetto, o candida, un’infezione di origine micotica.
Il dolore al capezzolo può sopraggiungere anche in un’altra particolare fase del cambiamento ormonale femminile, ovvero la menopausa. Spesso, anzi, la sensibilità dei capezzoli è uno dei segnali che ne indicano l’arrivo.
Sensibilità dei capezzoli e mastodinia possono colpire anche l’uomo: in questo caso, il disturbo può rappresentare un segnale che indica una serie di squilibri ormonali dovuti a stati patologici o all’assunzione di alcuni farmaci. Nel caso di capezzoli sensibili e doloranti, è importante consultare il medico per individuare la causa, senza lasciarsi però prendere dal panico o ipotizzando la presenza di condizioni maligne come il tumore mammario: oltre che raro nei soggetti maschili, infatti, nella maggior parte dei casi questo si manifesta, più che attraverso il dolore ai capezzoli, con sintomi come secrezioni anomale e noduli.
Un dolore prolungato nella zona circoscritta ai capezzoli e indipendente da alterazioni ormonali potrebbe avere una natura infettiva, di natura fungina o batterica, o dipendere dagli indumenti. In questo caso, un reggiseno sbagliato o semplicemente un reggiseno sportivo umido indossato troppo a lungo possono irritare il capezzolo o escoriare la pelle.
Durante l’allattamento, i capezzoli doloranti e sensibili possono trovare sollievo grazie a una crema alla lanolina, da alternare con degli impacchi freddi, che aiutano ad attenuare il senso di bruciore. Indossare magliette di cotone leggero e reggiseni morbidi, oltre che stare a seno nudo, possono aiutare ridurre i fastidi.
Gli impacchi di acqua fredda possono aiutare anche durante la menopausa: in questa fase, è possibile anche assumere integratori per controllare gli sbalzi ormonali e massaggiare il seno per calmare la sensazione di fastidio e lenire il dolore.
In generale, in presenza di dolore al capezzolo è opportuno capire se può dipendere dal reggiseno o dagli indumenti e assicurarsi di mantenere la zona del seno sempre asciutta, eliminando l’umidità.
Avere dolore o sensibilità ai capezzoli non rappresenta di per sé un sintomo sufficiente per destare preoccupazione. È però fondamentale assicurarsi che questo fastidio non si presenti in concomitanza di eventuali secrezioni anomale del capezzolo e controllare la presenza di perdite attraverso l’autopalpazione. In questo caso, come in presenza di noduli, è importante rivolgersi subito al proprio medico, per procedere con delle indagini più approfondite.
Anche nel caso il fastidio non passi dopo il periodo premestruale, indossando indumenti più morbidi o massaggiando la zona o nel caso peggiori, è opportuno sottoporsi a un controllo per individuare un’eventuale origine infettiva e capire come trattarla.
Curiosa, polemica, femminista. Leggo sempre, scrivo tanto, parlo troppo. Amo la storia, il potere delle parole, i Gender Studies, gli aerei e la pizza.
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