Gli squilibri ormonali possono capitare in diverse fasi della vita di una donna. È fondamentale imparare a riconoscere gli eventuali sintomi, in modo da sottoporsi al più presto agli esami necessari per una diagnosi, che aiuta a chiarire cosa li abbia causati.

Qui enunciamo alcuni principi di base sull’argomento, ma ricordiamo che non c’è mai nulla di meglio che un consulto medico: non ci si autodiagnostica mai un problema di salute attraverso un articolo.

Cosa si intende per “squilibrio ormonale”?

Gli ormoni sono delle sostanze chimiche che, prodotte dalle ghiandole endocrine, entrano nel flusso sanguigno e raggiungono i vari organi. Una volta a destinazione, passano un messaggio su quale dovrà essere il comportamento dell’organo stesso. Quando c’è uno squilibrio, funzioni come la riproduzione e il metabolismo in special modo possono avere conseguenze ben visibili e molto fastidiose.

Il paragone che viene fatto da HealthLine è quanto mai calzante: gli ormoni, oltre che messaggeri chimici, sono come gli ingredienti per una torta, e se si mette troppo zucchero o troppo burro, il risultato non è più buono. C’è da dire che l’equilibrio, con tutti gli ormoni rilasciati dalle ghiandole, è pur sempre qualcosa di delicato o difficile, per cui non c’è da crucciarsi troppo se accade, ma saper riconoscere eventuali cause o sintomi, e naturalmente rivolgersi a un medico di fiducia.

Le cause più frequenti degli squilibri ormonali

Squilibri ormonali
Fonte: Pixabay

I messaggeri chimici che regolano le risposte di organi e tessuti del corpo umano possono andare incontro a uno squilibrio per molteplici cause. Un paio delle più comuni sono la terapia ormonale (ad esempio la pillola anticoncezionale assunta senza prima fare il dosaggio ormonale) o farmaci troppo aggressivi per il corpo. I disturbi e le cattive abitudini alimentari costituiscono allo stesso tempo una motivazione forte, come anche la chemioterapia affrontata in caso di tumore.

Ma il rischio forse più subdolo è l’insorgere di patologie associate a uno squilibrio già in atto. E non sono conseguenze piccole, dato che la storia medica annovera diabete, ipotiroidismo e ipertiroidismo, oltre all’insorgere della menopausa più o meno precoce.

I sintomi degli squilibri ormonali

I sintomi dello squilibrio, e questa potrebbe essere vista come una notizia positiva, sono facili da notare (e spesso riconoscere). Il fatto è che gli ormoni si occupano di regolamentare tutto quel che accade nell’organismo, e quando viene a crearsi uno squilibrio lo si può notare da alcuni cambiamenti ben visibili dall’esterno o che influiscono sulle nostre abitudini.

Il personale medico specializzato, in base ai sintomi, può anche risalire a quale ormone sia in deficit o in sovrabbondanza, ma in genere basta capire dai sintomi generali se c’è qualcosa che non va. Tra i sintomi più frequenti ci sono:

  • aumento o perdita di peso repentini;
  • spossatezza e debolezza muscolare;
  • calo della libido;
  • minzione frequente;
  • aumento della fame o della sete;
  • dolori muscolari o delle articolazioni;
  • sudorazione eccessiva;
  • stitichezza o maggiori movimenti intestinali;
  • sensibilità al caldo o al freddo;
  • variazioni nella frequenza cardiaca;
  • ansia o depressione;
  • perdita o assottigliamento dei capelli;
  • visione offuscata;
  • sindrome dell’ovaio policistico;
  • irsutismo;
  • secchezza vaginale;
  • mal di testa.

Squilibri ormonali: gli esami per diagnosticarli

Squilibri ormonali
Fonte: Pixabay

Per capire se c’è uno squilibrio, si esegue l’esame del dosaggio ormonale, che consiste in un prelievo di sangue, in cui si prova a indagare quali siano i livelli di ormoni presenti. Come riporta il Laboratorio Suzzi, in particolare, per le donne vengono effettuati esami dei seguenti ormoni (soprattutto se questi esami servono per indagare la propria fertilità):

  • Fsh (ormone follicolo stimolante);
  • Lh (ormone luteinizzante);
  • estradiolo;
  • progesterone.

Squilibri ormonali: rimedi e prevenzione

Dato che le cause degli squilibri ormonali nelle donne possono essere legati dalle fasi della vita inerenti la riproduzione, bisogna ricordare che gli squilibri ormonali sono comuni durante la pubertà, la gravidanza, l’allattamento al seno e la menopausa.

Prendiamo ad esempio gli scompensi in menopausa: per la terapia, si parte da qualche integratore per cercare di regolarizzare il flusso di ormoni senza interventi importanti. Ad esempio ci sono dei liquidi che contengono ormoni bioidentici, oppure si può seguire una cura ormonale, dietro prescrizione e controllo del medico.

Ma un po’ d’esercizio, come in molti aspetti della vita, è un toccasana: nel nostro caso si può parlare di yoga. Va da sé che una buona alimentazione, mantenere il controllo sul peso forma, ma anche evitare le cosiddette vampate di calore, cioè evitando il motivo per cui avvengono, sono aspetti altrettanto importanti.

Da tenere sotto controllo anche la secchezza vaginale, ricorrendo a lubrificanti quando si fa sesso, e inoltre bisognerebbe eliminare i peli superflui (parliamo di peluria che cresce in posti insoliti, non di ascelle/gambe/pube/labbro superiore/sopracciglia dove la depilazione è legata a motivi culturali ed è a discrezione di ogni donna).

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