Ricordi, esperienze ed emozioni sono racchiuse in uno scrigno nascosto della mente, un bagaglio emotivo che ciascuno si porta con sé durante tutto il corso della vita e che ha un notevole impatto sulla propria visione del mondo e nei rapporti interpersonali.

Ma quand’è che il passato diventa un fardello insostenibile e come si può alleggerire il proprio bagaglio emotivo?

Cosa si intende per bagaglio emotivo?

Il bagaglio emotivo è un concetto fondamentale per la comprensione dell’esperienza umana giocando un ruolo cruciale nel modellare la personalità e nel determinare il proprio comportamento nelle relazioni interpersonali.

Il termine fa riferimento all‘insieme di emozioni, ricordi e traumi che un individuo accumula nel corso della vita e che influenzano le sue reazioni alle situazioni e alle persone che incontra. Questo “zaino invisibile” è un insieme complesso di gioie, paure, dolori e aspettative che si stratificano nel tempo, condizionando la percezione del mondo e il modo in cui ci si rapporta ad esso.

Il concetto di bagaglio emotivo è ampiamente studiato e discusso nell’ambito della psicologia, in particolare nelle aree della psicologia clinica, della psicoterapia e della psicologia dello sviluppo. Esistono diverse teorie e approcci che cercano di spiegare e comprendere il fenomeno del bagaglio emotivo e il suo impatto sulla vita delle persone:

Teoria dell’attaccamento

Sviluppata dallo psicologo britannico John Bowlby, la teoria dell’attaccamento si fonda sul fatto che i primi legami affettivi stabiliti tra un bambino e i suoi genitori (o comunque le sue figure di riferimento, i caregiver) sono cruciali per il suo sviluppo emotivo. Il tipo di attaccamento può essere sicuro, insicuro evitante, insicuro ansioso/ambivalente o disorganizzato, e in base alla sua configurazione esso influisce sul bagaglio emotivo del futuro adulto in modo differente. Per esempio, una persona con un attaccamento sicuro tende ad avere un bagaglio emotivo più equilibrato e a instaurare relazioni più stabili e sane.

Teoria freudiana

Anche Sigmund Freud ha affrontato il concetto di bagaglio emotivo e secondo la sua teoria le esperienze traumatiche o dolorose dell’infanzia possono essere represse nell’inconscio e influenzare il comportamento e le emozioni dell’individuo in età adulta. Attraverso la psicoterapia il paziente può riconoscere e affrontare queste esperienze passate, alleviando il peso del bagaglio emotivo e migliorando il proprio benessere psicologico.

Psicologia cognitivo-comportamentale (CBT)

Il concetto di bagaglio emotivo è legato anche alla psicologia cognitivo-comportamentale (CBT), un approccio terapeutico che si concentra sui processi cognitivi e comportamentali che influenzano le emozioni e il benessere psicologico. Secondo la CBT, le persone possono sviluppare schemi mentali disfunzionali basati sulle loro esperienze passate, che a loro volta influenzano le emozioni e i comportamenti nel presente. Il lavoro terapeutico in questo ambito mira a identificare e modificare questi schemi, aiutando l’individuo a gestire in modo più efficace il proprio bagaglio emotivo.

Le conseguenze e i rischi di un bagaglio pesante

Una persona con un’infanzia felice e ricca di affetto potrebbe portare con sé un bagaglio emotivo positivo, che le permette di affrontare le sfide future con ottimismo e fiducia; contrariamente, un bagaglio emotivo pesante è costituito dall’insieme di emozioni, esperienze e ricordi negativi o dolorosi che una persona porta con sé nel corso della vita.

La sua accezione più comune viene spiegata da Sabrina Romanoff, psicologa clinica e ricercatrice della Yeshiva University (New York):

[…] il bagaglio emotivo si riferisce a questioni emotive incompiute, fattori di stress, dolore e difficoltà che abbiamo vissuto e che continuano a occupare spazio nella nostra mente e a influenzare le nostre relazioni attuali.

Questo può avere ripercussioni significative sulla salute mentale, emotiva e relazionale dell’individuo. Ecco alcune delle conseguenze e dei rischi associati a un bagaglio emotivo pesante:

  1. Difficoltà nelle relazioni interpersonali: un bagaglio emotivo pesante può influenzare negativamente le relazioni, portando a comportamenti di chiusura, diffidenza o dipendenza eccessiva. Questo può ostacolare la creazione di legami autentici e significativi con gli altri.
  2. Bassa autostima: le esperienze negative accumulate possono erodere la fiducia in sé stessi e la percezione del proprio valore, causando insicurezza patologica e rendendo difficile affrontare le sfide e le opportunità della vita.
  3. Disturbi dell’umore: un bagaglio emotivo pesante può contribuire allo sviluppo di disturbi dell’umore, depressione e ansia. Le emozioni represse o non risolte possono portare a persistenti sentimenti di tristezza, apatia, preoccupazione o paura.
  4. Problemi di gestione dello stress: può verificarsi anche una difficoltà nella gestione dello stress in modo efficace, il che può portare a sintomi di esaurimento e vero e proprio burn out.
  5. Difficoltà nel prendere decisioni: la paura di ripetere errori passati o di rivivere esperienze negative può rendere difficile prendere decisioni importanti, limitando così la propria crescita personale e professionale.
  6. Comportamenti autodistruttivi: per affrontare il dolore associato a un bagaglio emotivo pesante, alcune persone possono sviluppare comportamenti autodistruttivi, come l’abuso di sostanze, l’autolesionismo o l’isolamento sociale.
  7. Effetti sulla salute fisica: la tensione emotiva cronica che scaturisce da ricordi ed esperienze negative pregresse può avere effetti negativi sulla salute fisica aumentando il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, disturbi del sonno e problemi gastrointestinali.

Come scaricare e liberarsi del bagaglio emotivo

Liberarsi del bagaglio emotivo è un processo di crescita personale e di autocomprensione che può migliorare significativamente la qualità della vita e delle relazioni interpersonali. Per iniziare questo percorso è fondamentale riconoscere e accettare la presenza del bagaglio emotivo riflettendo sulle proprie emozioni, comportamenti e schemi di pensiero per identificare gli elementi che lo costituiscono.

Come riportato in un articolo su Psychology Today scritto scritto dal dottor Jim Taylor, docente all’Università di San Francisco, è importante mettere il bagaglio emotivo sotto il microscopio:

Probabilmente sapete già che questa strada non vi fa stare bene, ma uno sguardo “al microscopio” vi farà capire quanto sia cattiva e, cosa forse più importante, alimenterà la vostra determinazione ad abbandonarla il prima possibile.

Un altro aspetto importante è imparare ad esprimere le proprie emozioni, condividendole con persone di fiducia come amici, familiari o un terapeuta. Scrivere in un diario o praticare varie forme d’arte (dal teatro alla pittura) può essere altrettanto utile per dare voce alle emozioni represse riuscendo finalmente a liberarle.

Il perdono, sia verso se stessi che verso gli altri, è fondamentale nel processo di liberazione dal bagaglio emotivo: perdonare non significa dimenticare o giustificare il dolore causato, bensì rilasciare il risentimento e il rancore che impediscono di andare avanti.

Praticare la mindfulness e la meditazione può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni imparando a gestirle in modo più efficace: la meditazione consapevole può aiutare a riconoscere i pensieri negativi e a distaccarsi da essi, favorendo un approccio più equilibrato alla vita. È altresì essenziale imparare a stabilire confini sani nelle relazioni per prevenire l’accumulo di ulteriore bagaglio emotivo. Questo implica comunicare apertamente le proprie esigenze, aspettative e limiti, e rispettare quelli degli altri.

Lavorare con un terapeuta o un consulente può offrire un ambiente sicuro e professionale per affrontare il proprio bagaglio emotivo. Un esperto può aiutare a identificare le cause alla base del bagaglio emotivo e a sviluppare strategie per affrontarlo e superarlo. Infine, è importante prendersi cura di sé e praticare l’autocompassione.

Dedicare del tempo a se stessi e ad attività come l’esercizio fisico, una dieta equilibrata, il sonno adeguato e le tecniche di rilassamento possono contribuire al benessere generale e alla resilienza emotiva.

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