Il diario emotivo è uno strumento che rende la scrittura terapeutica, aiutando a creare ordine quando il mondo sembra essere nel caos, consente di imparare a conoscere meglio sé stessi mettendo nero su bianco le proprie paure, i sentimenti e i pensieri più intimi. Il tempo dedicato alla scrittura diventa così un momento di relax e introspezione.

A cosa serve un diario emotivo?

La pratica di scrivere un diario emotivo si chiama journaling e senza saperlo molte persone lo stanno già facendo: si tratta di annotare pensieri e sentimenti in modo da riuscire a comprenderli meglio e fare chiarezza mentale anche sulle situazioni che si vivono nella quotidianità e che in qualche modo ci toccano. Per questi motivi tenere un diario emotivo è particolarmente consigliato per migliorare l’umore e il benessere mentale.

Non avere una valvola di sfogo e quindi un modo sano per liberare le proprie emozioni, spinge la persona a tenersi tutto dentro col pericolo che un giorno il suo malessere possa esplodere senza un’apparente ragione. Il diario emotivo è uno strumento che viene utilizzato per diverse ragioni:

  • Tracciare e monitorare il propri umore e i fattori scatenanti le risposte emotive (compresi i sintomi di ansia e stress);
  • Focalizzare i problemi, la loro causa e stabilire una scala di priorità per affrontarli;
  • Esprimere liberamente tutto quello che si pensa, senza inibizioni o condizionamenti esterni.

I benefici del diario emotivo

Scrivere un diario emotivo è realmente utile e può aiutare sotto molteplici aspetti, ecco i benefici principali:

1. Allevia l’ansia

Le persone affette da disturbi d’ansia spesso si soffermano su pensieri o situazioni negative e il diario emotivo può aiutare a gestire la ruminazione della mente consentendo loro di esternare i pensieri ansiosi esprimendoli in parole. Visualizzare le proprie ansie aiuta a superarle, analizzando le situazioni da nuove prospettive e individuando nuove possibilità positive. Uno studio del 2018 infatti, ha dimostrato come i 70 adulti con elevati livelli di ansia che avevano tenuto un diario online per 12 settimane, al termine del test si sentissero nettamente sollevati dal loro disagio d’ansia.

2. Aiuta a combattere la depressione

Scrivere un diario emotivo può essere d’aiuto a combattere la depressione, come rivela uno studio avente ad oggetto 40 persone affette da disturbo depressivo maggiore (MDD). Ai partecipanti è stato chiesto di scrivere di un evento emotivo o di eventi quotidiani non emotivi, ripetendo la pratica per svariati giorni. Risultato? La scrittura emotiva ha ridotto significativamente i sintomi della depressione, mentre la scrittura più neutra e meramente descrittiva, senza alcuna implicazione personale, non l’ha fatto.

Questo ha portato alla luce l’importanza di scrivere di ciò che si ha a cuore e dei pensieri e delle emozioni più intime per riuscire a riscontrare effettivamente dei benefici sulla salute mentale.

3. Consente di elaborare un evento traumatico

Rielaborare un evento traumatico è difficile, ma per chi soffre di disturbo da stress post-traumatico o da altri sintomi correlati, scrivere in un diario emotivo spesso porta dei benefici come tecnica di self help. Una ricerca sugli effetti della scrittura narrativa, ha proprio confermato come questa pratica, se pur dolorosa, possa aiutare a ridurre i sintomi e ad affrontarli.

Dato che il potere della scrittura è quello di rievocare alla mente ricordi nascosti e dal forte coinvolgimento emotivo, questa pratica potrebbe a tutti gli effetti rappresentare un trigger per la persona, per questo è altamente consigliato il supporto psicologico da parte di uno specialista che possa prescrivere una terapia più ampia con all’interno anche l’attività di journaling.

4. Stimola la riflessione e la comprensione di sé stessi

Tenere un diario emotivo aiuta a riflettere sui propri pensieri, sui problemi e le difficoltà che si stanno affrontando, guardando il tutto da angolazioni differenti. Rileggere le pagine che si ha scritto in precedenza, consente di accedere all’io del passato, comprendendo la sua evoluzione nel tempo e a come si è diventati ciò che si è oggi.

Questo processo di “rilettura” di sé stessi può essere di grande stimolo per migliorarsi e capire ciò di cui si ha bisogno, i propri reali obiettivi e di quali persone ci si dovrebbe realmente circondare. Queste e altre considerazioni potranno far aprire gli occhi a chi è in cerca di un reale benessere e un miglioramento della propria vita.

Come scrivere un diario emotivo

Scrivere un diario emotivo non richiede una grafia impeccabile e tanto meno fini abilità narrative, quello che conta sono i pensieri che devono scorrere liberamente sulla pagina. Per rendere l’esperienza di journaling più consistente ed efficace, è necessario comunque evidenziare alcuni aspetti importanti per far fruttare al meglio questa pratica:

1. Scegliere il medium di scrittura più adatto

Che sia un quaderno, dei fogli di carta o il portatile, per coltivare la propria routine di journaling è importante scegliere il supporto più comodo e adatto alle proprie esigenze. Questo agevolerà il processo stesso di scrittura e a mantenere la continuità della pratica.

2. Esplorare le idee per iniziare a scrivere

La prima domanda che sorge spontanea è: che cosa scrivere esattamente? Se non si sa da dove iniziare, la dottoressa Lori Ryland, psicologa e responsabile clinica del Pinnacle Treatment Centers, suggerisce alcuni spunti utili per affrontare la pagina bianca:

  • Scrivete i ricordi d’infanzia o della vita dei figli;
  • Immergersi nella natura e scriverne l’esperienza;
  • Descrivere qualcosa che si teme di fare e perché;
  • Descrivere qualcosa che si ama fare e perché;
  • Descrivete sé stessi, la propria personalità e i propri ruoli sia a casa che in ambito lavorativo per poi descriversi dal punto di vista di un amico stretto o di un familiare;
  • Ipotizzare con il se…: Se domani mi svegliassi avendo tutto quello che desider0, come mi sentirei? Cosa farei del mio tempo? 

In generale per scrivere un diario emotivo basta lasciarsi trasportare da idee e suggestioni estemporanee che fungono da punto di partenza per lasciare vagare libera la mente.

3. Cavalcare le riflessioni

Il flusso della scrittura viene innescato anche semplicemente pensando alla giornata appena trascorsa, a cosa si è fatto e a chi si è incontrato. Riflettere sulle situazioni vissute e alle sensazioni che esse hanno scaturito, consentirà alla mente di cavalcare i pensieri e la penna inizierà a fluire naturalmente.

4. Scrivere ogni giorno

Per beneficiare degli effetti del diario emotivo è necessario dedicare qualche minuto ogni giorno alla scrittura, non importa che sia la mattina presto o la sera appena rientrati a casa dal lavoro, quello che conta è ritagliare del tempo per mettere nero su bianco i propri pensieri.

5. Eliminare le distrazioni

Di fondamentale importanza è anche eliminare qualsiasi fonte di distrazione o di disturbo che possa interrompere la scrittura del diario emotivo. Il tempo dedicato al journaling è tempo dedicato a sé tessi e a nient’altro.

6. Rendere la scrittura un’abitudine

Per far sì che l’abitudine alla scrittura entri effettivamente nella propria routine, oltre a stabile un determinato momento a cui dedicarcisi, è altrettanto importante tenere sempre con sé il proprio diario, per essere liberi di scrivere in qualsiasi momento se se ne sente la necessità.

7. Scrivere in libertà

Il diario emotivo è lo spazio privato dove poter disegnare, scrivere ed esprimere i propri stati d’animo in totale libertà, senza lasciarsi influenzare dal timore di commettere errori di ortografia o dal giudizio altrui. Inoltre non c’è nessun obbligo di mostrare a qualcuno quello che si ha scritto, si può scegliere di tenerlo completamente privato.

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