In tanti sapranno quanto sia benefico lasciarsi andare alle mani esperte di un massaggiatoreo una massaggiatrice e farsi coccolare dai loro sapienti movimenti, leggeri e caldi, su tutto il corpo. Gesti capaci di infondere una sensazione ineguagliabile di calma, benessere e profondo rilassamento. E sensazioni che è possibile ricreare anche in autonomia, attraverso l’automassaggio.

Si tratta di una tecnica e uno strumento che permette di entrare maggiormente in contatto con se stessi, aiutando a sviluppare una maggior positività e consapevolezza del proprio corpo, in uno scambio massaggiatore/massaggiato simultaneo e profondo, per farsi del bene sia fuori che dentro.

Ma vediamo meglio di cosa si tratta, come si esegue l’automassaggio e con quali benefici o controindicazioni.

Come si effettua un automassaggio?

Come facilmente intuibile dal nome, l’automassaggio non è altro che un massaggio che ci si auto pratica, diventando allo stesso tempo massaggiatori e riceventi.

Un metodo che non solo permette di entrare maggiormente in confidenza con il proprio corpo, imparando a sentirlo sia fisicamente che a livello emotivo, ma che punta a ripristinare una condizione di equilibrio interiore profondo e duraturo.

Una pratica che, quindi, esattamente  come avviene per i classici massaggi che si effettuano da uno specialista, permette di raggiungere diversi obiettivi e di stimolare in modo diverso le varie parti del corpo (e non solo) a seconda di come viene fatto e di dove vengono usate le proprie mani.

In una seduta di automassaggio ”base”, per esempio, si parte sempre dal basso verso l’alto, per permettere ai liquidi di raggiungere l’inguine. Il tutto, quindi, inizia dai piedi per poi arrivare via via alla testa.

  1. Si inizia in posizione seduta, massaggiando la pianta del piede, la caviglia, la parte inferiore della gamba, il ginocchio e arrivando alla coscia.
  2. Mettendosi stesi, poi, in posizione supina con le ginocchia sollevate, si passa alla zona pelvica.
  3. Poi ci si gira su un fianco e si continua massaggiandosi il coccige, i fianchi, le natiche e l’addome.
  4. Poi si arriva al plesso solare, alle clavicole e alla zona intercostale, lavorando poi negli spazi intercostali.
  5. Una volta fatto, si massaggiano anche le braccia, il collo (zona di accumulo tensivo per eccellenza), l’area posteriore del bacino e per ultimo il viso, la fronte e il cuoio capelluto.

Nulla di complicato, ma una pratica che richiede che ci si prenda un po’ di tempo per se stessi e per il proprio benessere. E che porta con sé tantissimi benefici.

I benefici dell’automassaggio

Oltre a donare maggior rilassamento al corpo, allentandone eventuali tensioni, l’automassaggio permette anche di aprirsi verso di sé, entrando maggiormente in contatto con la propria parte interiore, aumentando la fiducia in se stessi e migliorando il proprio rapporto personale.

Ma non solo. Come detto, a seconda della parte del corpo in cui lo si esegue e del mondo in cui lo si fa, l’automassaggio agisce anche come un vero e proprio trattamento di bellezza:

  • favorendo la circolazione e il drenaggio dei liquidi;
  • riattivando la circolazione sanguigna e linfatica;
  • agendo con un effetto lifting sulla pelle;
  • donando maggior energia al corpo in ogni sua parte.

Oltre, ovviamente, a svolgere un’azione tonificante e rassodante sul corpo, in modo semplice, pratico e, soprattutto, in autonomia.

Automassaggio: tipologie e applicazioni

Nel caso si voglia provare, quindi, è bene sapere che esistono diverse tipologie di automassaggio.

Per tonificare il viso, per esempio, si parte stendendo una crema (benissimo quelle con acido ialuronico o oligopeptidi), dal centro della fronte e verso le tempie. Poi si prosegue dalla parte centrale delle guance, alle orecchie e sulle tempie, dall’alto al basso. Una volta fatto si eseguono dei movimenti circolari nella parte esterna dell’occhio. Infine con indice e medio uniti si massaggia la parte destra del viso, dal mento al lobo, dalle labbra alla parte superiore dell’orecchio, dal naso alle tempie. E si ripete tutto nella parte sinistra del viso.

Stesso discorso si può fare per altre zone del corpo, come il collo, godendo di un effetto lifting naturale. L’ideale è usare un siero che sia levigante e idratante ma anche che permetta di ristrutturare la pelle di questa zona. Benissimo un olio vegetale come lino, mandorle o un burro vegetale.

Per massaggiarsi la testa, invece, eliminando stress e mal di testa tensivi, occorre tracciare dei piccoli cerchi con i polpastrelli direttamente sul cuoio capelluto, partendo con cerchi di piccole dimensioni e allargandoli man mano, aumentando anche la pressione delle dita.

Per prendersi cura delle braccia si parte dai polsi per poi salire alle spalle, eseguendo dei movimenti circolari, e variando la pressione delle dita a seconda delle necessità.

Infine per le mani, parte importante e spesso dolente soprattutto per chi lavora molto al pc, è bene praticare un automassaggio partendo dal palmo della mano, utilizzando la punta del pollice opposto ed eseguendo dei movimenti circolari. Poi si passa alle giunture delle dita e a ogni dito, uno per uno, tirandolo per distendere la muscolatura.

Ci sono controindicazioni o rischi?

Una tecnica semplice che se eseguita ascoltando il proprio corpo e senza improvvisare movimenti “strani” o inventati, non presenza particolari controindicazioni.

Come nel caso dei massaggi tradizionali, infatti, anche nell’automassaggio è bene evitare di farlo in caso di lezioni o traumi ai tessuti, se si hanno vene varicose o infiammazioni in corso, se si soffre di insufficienza cardiaca o renale (meglio sempre informarsi prima), in gravidanza per cui è bene consultarsi con la ginecologa e in generale in presenza di patologie che possono interferire con la pratica stessa.

Per questo è sempre bene informarsi e chiedere consiglio al medico di fiducia sulla possibilità di dedicarsi all’automassaggio, potendo così godere di tutti i sui benefici senza incorrere in eventuali rischi e facendo un pieno reale di benessere, energia e relax.

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