Allenare tutti i gruppi muscolari in un solo programma e più volte la settimana o dedicare la propria attenzione a un solo distretto alla volta? In poche parole, meglio un allenamento in multifrequenza o monofrequenza? Un dilemma da risolvere con l’aiuto di un esperto che sappia indirizzarvi verso un programma di fitness adatto alle diverse esigenze di ciascuno ma che è comunque bene comprendere per praticare in modo consapevole e attento, per capire meglio come l’attività fisica e i diversi esercizi scelti agiscono sul corpo e sulla muscolatura tutta.

Prima di tutto, quindi, è importante capire cosa significa allenamento in multifrequenza, quali sono i suoi benefici e come si struttura una pratica di questo tipo.

Allenamento in multifrequenza: cosa significa?

Come si può ben intuire dal nome stesso, l’allenamento in multifrequenza è un metodo che consiste nell’allenare uno o più gruppi muscolari più volte all’interno dello stesso programma settimanale.

Una tipologia di pratica durante la quale si lavora a buffer, ovvero senza arrivare al limite del cedimento (il periodo di tempo tra il riposo e l’esercizio successivo) durante le diverse e singole serie di esercizi che vengono eseguiti.

E una pratica che si basa sul principio per cui, per rispondere a richieste di lavoro maggiori, il corpo attua degli adattamenti fisici, come una maggior massa muscolare. Ma cos’è che differenzia questa tipologia di allenamento con quello in monofrequenza?

Monofrequenza vs multifrequenza

Esattamente la frequenza di allenamento dei diversi distretti muscolari del corpo. Se nell’allenamento in multifrequenza, infatti, ciò che viene fatto è allenare e stimolare una stessa porzione di muscolatura più volte nell’arco della settimana, due o tre, nell’allenamento monofrequenza questo non avviene, prevedendo invece l’allenamento di un gruppo muscolare una sola volta a settimana.

Schematizzando, quindi, si può dire che:

  • nell’allenamento monofrequenza si vanno ad allenare gli stessi gruppi muscolari una sola volta durante il programma di allenamento settimanale.
  • nell’allenamento in multifrequenza si allenano gli stessi gruppi muscolari più volte durante il programma settimanale, attraverso schede full body o programmi specifici.

Entrambi metodi di allenamento efficaci a seconda degli obiettivi di chi pratica e delle condizioni soggettive di partenza della persona che si allena, che beneficiano dei vantaggi insiti nelle pratiche stesse.

I benefici dell’allenamento in multifrequenza

In linea generale, infatti nell’allenamento in multifrequenza si va a stimolare tutto il corpo per due e o tre volte la settimana (ma anche di più a seconda delle esigenze e della preparazione fisica), arrivando a raggiungere benefici in termini di:

  • focus su ogni movimento eseguito all’interno della seduta, che risulta maggiore e più preciso;
  • riduzione della fatica a livello locale;
  • tempi di recupero più brevi e semplici;
  • miglioramento della qualità dei movimenti.

Oltre poi a tutti benefici insiti nella pratica stessa in termini di tono muscolare, aumento della massa muscolare, mobilità articolare, perdita di peso, miglioramento della circolazione e della capacità respiratoria.

Allenamento in multifrequenza: schede ed esercizi

Ma come si presenta un programma di allenamento in multifrequenza? Ovviamente esistono diverse varianti a seconda del numero di allenamenti a settimana e del livello di partenza di chi pratica.

In linea generale, però, una scheda tipo potrebbe strutturarsi cosi:

  • allenamento full body 3 volte la settimana;
  • petto-schiena, gambe-spalle-braccia, full body per un totale di 3 allenamenti;
  • parte alta, parte bassa, parte alta, parte bassa, 4 allenamenti;
  • petto-schiena, gambe-spalle-braccia, petto-schiena, gambe-spalle-braccia per 4 allenamenti.

Variando, di volta in volta, le ripetizioni, gli esercizi e il focus su un determinato gruppo muscolare, ma sempre facendo muovere il corpo nella sua interezza. Il tutto eseguendo una serie di movimenti e di esercizi ad hoc, sia a corpo libero che con l’utilizzo di attrezzi di vario genere. Tra questi, per esempio, troviamo:

  • gli squat, nella loro versione classica, divaricando i piedi all’altezza delle spalle ed eseguendo dei piegamenti sulle gambe, oppure nella sue diverse versioni, come i sumo squat o lo squat bulgaro;
  • gli affondi;
  • stacchi da terra con i pesi o il bilanciere;
  • i push up, perfetti per allenare i tricipiti;
  • le alzate laterali;
  • gli addominali in tante diverse versioni a seconda della parte da allenare.

Così come gli esercizi sulla panca piana, sulla sbarra come le trazioni, il rematore, la lat machine, ecc. Il tutto in accordo con un personal trainer che sappia creare una scheda ad hoc per assecondare le esigenze di ognuno e garantire un programma di allenamento in multifrequenza adatto e mirato.

Le controindicazioni all’allenamento in multifrequenza

Elemento imprescindibile per la buona riuscita della pratica e per evitare di imbattersi in conseguenze poco piacevoli come l’esecuzione di un lavoro non adatto alle proprie capacità o livello di allenamento o una pratica scorretta in termini di esecuzione dei diversi esercizi o di frequenza.

Tutti fattori che possono portare il corpo a stressarsi e a subire disturbi come contratture e infiammazioni, sia a livello muscolare che articolare

Ecco, perché è bene affidarsi a un esperto e creare insieme un programma di allenamento in multifrequenza adatto e costruito su misura a seconda della persona e degli obiettivi che si vogliono raggiungere, per allenarsi in modo sano ed efficace.

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