Una pratica yoga nuova, che pone particolare attenzione all’esperienza personale di chi vi si approccia. Una tipologia di yoga che, tradotto, significa “gioiello dello yoga”, ideato da Gabriella Cella Al Chamali e che oggi è possibile praticare un po’ in tutta Italia. Parliamo dello yoga ratna, una disciplina che si accomuna alle tante altre varianti yoga per la sua azione benefica sia a livello fisico che mentale ma con alcune differenze che la rendono unica.

Una pratica da provare e da fare propria, per raggiungere uno stato di benessere totale e reale e per ritrovare e mantenere il proprio equilibrio psicofisico. Ma vediamo meglio di cosa si tratta, cos’è lo yoga ratna e come si esegue.

Yoga ratna: cos’è?

Come già accennato, lo yoga ratna è una variante della classica pratica yoga e che tradotto significa “gioiello dello yoga” (Ratna, infatti, in sanscrito significa  perla, una gemma preziosa) Una disciplina che fonda le sue radici nell’Hatha yoga ma che pone un’attenzione particolare all’esperienza personale del praticante.

Una pratica che, di fatto, si focalizza sull’intuizione che il punto cardine dell’’efficacia dello yoga stesso sia la potenza e la forza del simbolo, ovvero dell’archetipo che è già insito nella persona anche se non ancora espresso. Una disciplina, quella dello yoga ratna, che apre a nuovi aspetti che vanno a toccare l’interiorità del praticante in modo profondo, trasformandolo e permettendogli di fiorire.

Un po’ come accade per l’ostrica, che da un granello di sabbia che entra in contatto con i suoi tessuti modi, genera quelle meraviglia chiamata perla. Un gioiello di raro valore e bellezza.

I benefici dello yoga ratna

Una pratica che porta con sé notevoli benefici per corpo e mente e che è adatta a chiunque, anche se in modo particolare alle donne, tanto da dare indicazioni specifiche sia sui benefici che sulle controindicazioni delle varie asana durante alcune fasi di vita strettamente femminili come la gravidanza, la menopausa, l’ovulazione e il ciclo mestruale.

Una disciplina che, oltre ai benefici insiti nella pratica stessa dello yoga, dalla maggior forza e tonicità a livello muscolare alla maggior elasticità, dall’aumento dell’equilibrio a tutti i benefici a livello mentale che derivano dalla pratica, porta con sé anche altri aspetti positivi per chi vi si approccia.

Nello yoga ratna, infatti, non esiste competizione e non ci sono né modelli a cui adattarsi né obiettivi da raggiungere. Durante la pratica, infatti, ci si focalizza sul senso di consapevolezza che si ha del proprio corpo, arrivando a sentire l’energia che scorre al suo interno e che scaturisce dalle diverse posizione assunte durante la pratica stessa e dai simboli in esse contenute.

Esercizi, asana e posizioni

Una lezione che viene costruita attraverso delle sequenze, cambiando la pratica di volta in volta e adattandola alle diverse necessità del proprio corpo, in modo armonico e nel rispetto sia del corpo che della propria dimensione energetica (quella dei chakra per intenderci).

Nello yoga ratna, quindi, vengono eseguite diverse posizioni che arrivano dallo Hatha Yoga, oltre a specifiche tecniche di rilassamento tipiche dello Yoga Nidra, mantra, kriya (ovvero atti di purificazione), automassaggi ayurveda e pratiche di Dharana e Dhyana (di concentrazione e meditazione).

Una disciplina in cui, le asana prese, vengono mantenute per diverso tempo, dando la possibilità di sperimentare la potenza insita nelle stesse e nei simboli che portano il loro. Posizioni che si possono trovare nei volumi pubblicati dall’ideatrice dello yoga ratna, Gabriella Cella, “Yoga-Ratna. Il gioiello dello yoga” e “Yoga e salute” o ancora  La magia dello Yoga Ratna.

Yoga ratna: le controindicazioni

Una pratica che, come detto, è adatta a tutti, anche perché lo yoga in sé non presenta particolari controindicazioni. L’importante è consultarsi sempre con il proprio medico in caso di patologie, infiammazione o dolori.

Oltre poi a praticare imparando ad ascoltare il proprio corpo, senza forzature ma seguendo le sue richieste con accettazione e armonia, godendo così della pratica e evitando di crearsi problemi che, normalmente, non esisterebbero.

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