Tricodinia, cosa vuol dire quando i capelli fanno male
Non è raro provare fastidio, che talvolta si trasforma in dolore, alle radici dei capelli. Le cause sono molteplici, mentre il nome che definisce questo problema è uno: tricodinia.
Non è raro provare fastidio, che talvolta si trasforma in dolore, alle radici dei capelli. Le cause sono molteplici, mentre il nome che definisce questo problema è uno: tricodinia.
In ogni caso, è sintomo di qualcosa che non va a livello del cuoio capelluto, ed è consigliato comprendere le cause e attuare dei rimedi per risolvere il problema il prima possibile, per evitare che peggiori.
La tricodinia è un disturbo di tipo neuropatico che si manifesta principalmente con fastidio e/o dolore persistente a livello del cuoio capelluto. Può essere temporanea e sporadica, oppure cronica e presentarsi dunque periodicamente. La percezione del dolore riguarda solitamente la radice dei capelli, che risulta più sensibile e dolente. Si può manifestare anche in modo spontaneo, ma spesso la tricodinia è attivata dal contatto, mentre se non si tocca la testa non si rileva alcun fastidio.
Il dolore può avere diversa intensità ed essere accompagnato o meno da altri sintomi, tra i quali i più diffusi sono prurito, bruciore, formicolio e indolenzimento ma anche tensione alle articolazioni e dolore alla cervicale. Per qualcuno il dolore è così forte che lo percepisce anche solamente spazzolando o lavando i capelli, e in questi casi è ancora più importante comprendere come poter agire per curare il disturbo.
Il termine più adatto con cui la medicina fa riferimento al fastidio permanente che si prova sulla testa è disestesia, e fa riferimento sia alla manifestazione cronica che sporadica di questo disturbo. Non si tratta di una condizione grave di per sé, ma può risultare molto molesta e può essere causata da altre condizioni più serie. Fortunatamente esistono modi per prevenire l’insorgenza della tricodinia e rimedi anche naturali per curare il problema.
Determinare le cause della tricodinia non è semplice, infatti ancora oggi non sono del tutto definiti i motivi alla base di questo disturbo. Pare comunque che la tricodinia si manifesti in seguito a una riduzione nella soglia di attivazione dei nocicettori, ovvero le terminazioni di neuroni che segnalano un possibile danno al tessuto del cuoio capelluto. Questa elevata attività delle terminazioni nervose è dovuta principalmente a un’infiammazione della cute o dei follicoli piliferi.
Ciò che non è ancora del tutto chiaro è cosa provoca l’infiammazione, ma esistono condizioni o disturbi che si accompagnano o seguono l’insorgenza del fastidio al cuoio capelluto.
La principale condizione che si lega alla tricodinia è il telogen effluvium, o effluvio, la perdita intensa e copiosa di capelli durante il periodo finale del ciclo di vita del capello. In caso di telogen effluvium è molto diffuso provare dolore, fastidio e prurito tipici della tricodinia insieme all’abbondante caduta dei capelli, non direttamente correlata all’alopecia o al diradamento perché spesso accompagnata da ricrescita.
Il sebo può rappresentare una causa di tricodinia, in particolare quando viene prodotto in quantità maggiore, e si manifesta l’ipersecrezione sebacea. Questa condizione può diventare, se non trattata nel modo corretto, in dermatite seborroica, che causa l’irritazione al cuoio capelluto e il dolore che ne deriva. Spesso la seborrea determina anche la formazione di forfora, che favorisce il prurito e il fastidio.
Un caso nel quale la tricodinia sembra essere associata al diradamento dei capelli è in presenza di alopecia da stress. Lo stress dovuto a un evento traumatico o intenso, o a determinate situazioni emotive, così come l’ansia e le preoccupazioni, possono provocare un abbassamento delle difese immunitarie e una produzione maggiore di radicali liberi, che uccidono le cellule dei tessuti. Tutto ciò può causare nel cuoio capelluto la perdita di capelli chiamata alopecia psicogena o da stress, con associati dolore e prurito, tipici della tricodinia.
Una possibile ulteriore causa temporanea dell’indolenzimento doloroso alle radici dei capelli è quando si porta un’acconciatura, tipicamente la coda alta, troppo stretta. Anche posizioni non naturali che piegano molto l’angolo di uscita del capello dal follicolo, ad esempio dormendo, possono causare uno stress sulle radici portando a provare dolore sul cuoio capelluto.
Meno frequente è la tricodinia causata da bruxismo, ovvero quando si digrignano i denti nel dormire, una condizione che rischia di sollecitare i nervi e i muscoli della cute di tutta la testa. Se si manifesta un’ipersollecitazione, i nocicettori del cuoio capelluto si stimolano causando i sintomi che abbiamo visto in precedenza.
La causa maggiore di tricodinia è l’abbondante caduta dei capelli, nota con il nome di telogen effluvium. I capelli svolgono un ciclo di vita suddiviso in tre fasi chiamate anagen, catagen e appunto telogen, che rappresenta la fase di riposo del capello, che dopo un periodo cade naturalmente.
In caso di telogen effluvium cadono più capelli rispetto alla quantità giornaliera normale, a centinaia e migliaia, visibili specialmente quando si lavano, si pettinano. Nei casi più gravi si perde quasi il 30% della chioma totale, che nella maggior parte delle volte tuttavia ricresce con il nuovo ciclo di vita.
La caduta dei capelli può avere diverse cause ed essere a sua volta persistente o periodica, spesso legata ad esempio al cambio di stagione. Tra i motivi principali di caduta dei capelli c’è lo stress, lavaggi frequenti e utilizzo di prodotti aggressivi, carenze nutrizionali, fattori ormonali o particolari patologie. Insieme alla caduta dei capelli si manifesta spesso dolore e fastidio, tipici di tricodinia, avvertiti maggiormente quando i capelli sono sporchi, il cuoio capelluto è sudato o presenta forfora e sebo.
Se la tricodinia è causata dalla caduta dei capelli, è possibile ricorrere a diversi rimedi, più o meno naturali, per risolvere il problema. È sempre consigliata una visita medica, che può valutare se si tratta di perdita occasionale o continua.
Tra le cure, esistono fiale e integratori da acquistare su consiglio medico, shampoo delicati e non aggressivi, specifici per rinforzare la chioma. Ma si possono anche fare maschere con prodotti naturali ricchi di antiossidanti e vitamine, come l’avocado, l’olio di cocco.
Trattare la tricodinia è possibile, grazie ad attenti esami del medico, che può constatare i livelli di irritazione e infiammazione che causano il disturbo. I rimedi infatti, sia medici che naturali, servono a ridurre i sintomi e le manifestazioni dolorose associate alla tricodinia, in modo da eliminare il problema. Vediamo alcuni tra i principali rimedi utilizzati.
Se il dolore al cuoio capelluto è persistente è fondamentale rivolgersi a un medico per valutare la situazione, prima di ricorrere all’assunzione di qualsiasi medicinale. Un esame dermatologico può diagnosticare meglio la causa e di conseguenza aiuta a determinare la cura più adatta.
I farmaci prescritti più frequentemente contro la tricodinia sono antinfiammatori, corticosteroidi topici, antidepressivi a basso dosaggio e pregabalin, usato nel trattamento del dolore neuropatico.
Inoltre, possono essere prescritti anche integratori per rinforzare il sistema immunitario e di conseguenza il tessuto del cuoio capelluto, integrando le carenze nutritive. Se la condizione persiste o è particolarmente grave, si può passare a cure con trattamenti igienici o con il laser.
In sostituzione o abbinamento alla terapia farmacologica, il medico può prescrivere anche l’utilizzo di uno shampoo specifico per il problema. Questi prodotti sono realizzati appositamente per ridurre l’infiammazione, la dermatite o l’irritazione, e nel contempo eliminare la forfora e combattere la produzione eccessiva di sebo e la pelle grassa.
Tra i rimedi alla tricodinia ne esistono anche di efficaci naturali, rivolgendosi ad esempio a prodotti omeopatici. Si tratta di principi attivi in grado di equilibrare la pelle del cuoio capelluto, arginando i disturbi connessi, e contrastare la caduta dei capelli. I principali sono i principi attivi Phosphorus, Sulfur e Natrum muriaticum. Anche in questi casi è consigliato rivolgersi al medico o all’omeopata prima di procedere all’assunzione.
Ulteriori rimedi naturali, non legati a terapie particolari, sono prodotti che contengono alcune sostanze naturalmente antiossidanti, antinfiammatorie, lenitive ed emollienti. In grado di dare immediato sollievo e, nel tempo, favorire la riduzione del fastidio e del dolore. Tra i principali ritroviamo sicuramente l’aloe vera, disponibile in gel che si può applicare direttamente sul cuoio capelluto.
In alternativa, sono molto efficaci anche l’olio di calendula, di jojoba e di argan. Inoltre, si può integrare l’alimentazione o usare prodotti per capelli che contengono germe di grano, semi oleosi e bacche di Goji, annoverati tra i superfood, non solo per il loro alto valore nutrizionale ma anche per le numerose proprietà benefiche per pelle e capelli.
Sebbene esistano diversi rimedi per contrastare la tricodinia, è sempre preferibile prevenire l’insorgenza del disturbo, che può arrivare a risultare anche molto doloroso. Per prendersi cura dei propri capelli e del cuoio capelluto, è bene seguire alcuni accorgimenti e consigli semplici.
Tra i metodi per proteggere la pelle e la chioma troviamo:
Amante della lettura, della musica e serie tv addicted, aspiro a diventare scrittrice di romanzi. Nel frattempo coltivo la mia passione scrivendo articoli su ciò che più mi piace: benessere, enogastronomia, cultura e attualità.
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