La taurina deve il suo nome alla circostanza in cui fu per la prima volta estratta. Era a inizio Ottocento e i due scienziati tedeschi Friedrich Tiedemann e Leopold Gmelina la isolarono dalla bile di un toro (in latino taurus). Dal punto di vista scientifico il suo nome completo e corretto è acido 2-amminoetanosolfonico.

Cos’è la taurina?

taurina
Fonte: web

La taurina è un derivato della cisteina ed è un aminoacido atipico: infatti a differenza degli altri, che formano le proteine, ha al posto del gruppo carbossilico (COOH) l’acido sulfonico (SOOOH) e non rientra nella costituzione delle proteine. Viene sintetizzata dal nostro organismo, dove è presente nel tessuto nervoso, nei globuli bianchi, nel cuore e nei muscoli scheletrici. Ma è presente anche negli alimenti di origine animale (uova, latte, pesce e soprattutto carne). Gli alimenti di origine vegetale, al contrario, ne sono quasi completamente privi (fanno eccezione i fichi d’India).

La taurina è contenuta anche negli integratori che assumono gli sportivi impegnati in attività agonistiche (soprattutto i bodybuilder) e nelle bibite energetiche (ne contengono circa un grammo): ma la taurina contenuta in queste bevande non è di derivazione animale, bensì prodotta in laboratorio da aziende farmaceutiche, per garantire un alto standard qualitativo. Il suo consumo è regolamentato: infatti la sostanza rientra nel documento del Ministero della Salute Altri nutrienti e altre sostanze a effetto nutritivo o fisiologico.
Fa parte delle sostanze con apporto massimo giornaliero definito, che risulta essere 1000 mg al giorno. Assunzioni maggiori non hanno evidenziato effetti negativi drastici e non esistono ancora studi a dimostrazione di una tossicità cellulare o cancerogenicità causate da una somministrazione cronica.

Nel caso specifico degli energy drink e dei prodotti pensati per gli sportivi, un articolo pubblicato nel 1999 dalla Commissione europea della Food Society ha rilevato in essi una presenza elevata di taurina, con altrettanta elevata capacità di assorbimento; ma a preoccupare più di questo è la concomitante presenza di altre sostanze potenzialmente più dannose e dal forte potere energetico, come la caffeina, che crea anche assuefazione.

Taurina: proprietà e benefici

Intervenendo in particolar modo nella formazione della bile, la taurina va a facilitare la digestione e l’assorbimento dei grassi e delle vitamine liposolubili: dunque accelera il metabolismo. Le sue proprietà la rendono importante sia nella dieta che nell’attività sportiva, perché avendo un effetto stimolante va a migliorare le prestazioni fisiche e mentali. Inoltre:

  • attenua il senso di affaticamento;
  • rinforza il sistema immunitario;
  • aumenta la forza muscolare;
  • previene la caduta dei capelli;
  • migliora la circolazione;
  • protegge la retina;
  • ha effetti antiossidanti;
  • previene l’invecchiamento cellulare.

Una recente ricerca ha anche dimostrato un’attività della taurina simile a quella dell’insulina: attenua la glicemia dopo l’assunzione di glucosio. Si pensa che la taurina favorisca il trasporto di aminoacidi e glucosio all’interno delle cellule muscolari, fungendo da volumizzatore cellulare. Inoltre, studi effettuati sui sui topi hanno suggerito la possibilità che la taurina sia in grado di migliorare il profilo lipidico diminuendo il colesterolo cattivo.

Taurina: controindicazioni

Il Ministero della Salute ha divulgato un documento (pubblicato nel 2012 e aggiornato nel 2018) per mettere in guardia, soprattutto i giovani, dal consumo di energy drink mescolati con alcolici, una tendenza piuttosto in voga soprattutto nei locali notturni. Il documento passa accuratamente in rassegna tutti i componenti principali degli energy drink, compresa la taurina e spiega: “Il consumo concomitante di energy drink e bevande alcoliche è stato associato ad alterazioni della funzionalità renale che sembrano poter essere ricondotte in primis agli effetti della taurina sul sistema emuntorio”.

Tra le controindicazioni da assunzione di taurina più diffuse ci sono anche:

  • diarrea;
  • ipertensione;
  • ulcera peptica;
  • reazioni cutanee (per esempio psoriasi), prurito e lesioni;
  • tachicardia, ansia, insonnia, aumento di pressione;
  • eccessiva depressione del sistema immunitario;
  • deficit di memoria.
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