Stitichezza, il problema "vergognoso": cosa ci sta dicendo il nostro corpo?
Molti si vergognano a parlare di stitichezza, eppure il problema è serio e può compromettere un normale stile di vita. Per questo è importante parlarne.
Molti si vergognano a parlare di stitichezza, eppure il problema è serio e può compromettere un normale stile di vita. Per questo è importante parlarne.
Eppure, tutto ciò che ha a che fare con la nostra salute riveste la stessa importanza, e non dovremmo provare nessun genere di vergogna nel parlarne apertamente. Fra i tabù maggiori che riguardano il nostro stato di benessere fisico va annoverata, ad esempio, la stitichezza.
Chiamata anche stipsi, questo disturbo come ben sappiamo consiste nella difficoltà di espellere regolarmente le feci, svuotando così l’intestino. Per parlare di stitichezza, secondo quanto afferma l’American College of Gastroenterology, occorre che non ci sia una defecazione soddisfacente caratterizzata da evacuazioni frequenti o dal passaggio difficoltoso delle feci per almeno 3 mesi.
La stipsi, invece, non è una malattia, ma un sintomo comune a molte malattie.
Fra le cause principali della stipsi ci sono sicuramente
È importante affrontare con il medico il discorso della stitichezza, soprattutto:
Per quanto non sia possibile definire con precisione una frequenza normale di evacuazioni, generalmente vengono indicate come fisiologiche tre evacuazioni a settimana, con un peso medio del bolo fecale di circa 100 grammi. La stitichezza può essere primaria, caratterizzata da transito rallentato, alterazione della defecazione, oppure secondaria, presente nei casi di abuso di farmaci come paracetamolo, FANS, antidepressivi, diuretici, di uno scorretto stile di vita, di malattia connettivali, batteriche, neurologiche o metaboliche,
Perché si possa parlare di stitichezza è necessario che almeno un quarto delle defecazioni degli ultimi tre mesi (con sintomi insorti 6 mesi prima) presenti una di queste condizioni:
Come detto seguire una dieta sana e bilanciata è estremamente importante per aiutare la regolarità del nostro intestino; ad aumentare il rischio di stipsi è infatti anche un’alimentazione povera di fibre e una insufficiente idratazione, unita a una scarsa attività fisica.
Bere molto e assumere regolarmente porzioni di frutta e verdura tutti i giorni può aiutare a contrastare il problema; in particolare, si dovrebbe:
Ovviamente la prima cosa da fare è cambiare le proprie abitudini alimentari, seguendo i suggerimenti che abbiamo riportato qui sopra, ma ci sono altri piccoli accorgimenti a cui si può prestare attenzione, ad esempio:
La stitichezza può essere un disturbo casuale o cronico; in questo caso, è importante fare in modo che l’intestino non si impigrisca, per evitare fastidi, disturbi o malattie. Per combattere la stitichezza cronica possiamo, anche in questo caso, occuparci della nostra alimentazione, rendendola abbondante di fibre, frutta e verdura, masticando lentamente i cibi e assicurandoci di consumare almeno 5 cucchiaini quotidiani di olio extravergine d’oliva spremuto a freddo per condire.
Si possono usare i semi, come quelli di lino o di chia, ricchi di mucillagini che facilitano il transito intestinale, e non farsi mancare uno yogurt magro o di soia per rinforzare la flora batterica. Anche in questo caso è importante bere e assumere, prima di dormire, tisane a base di liquirizia, malva o melissa, oppure assumere la senna, che contiene mannite, anche se è meglio non abusarne.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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