È la maggior causa di ipertiroidismo e causa diversi fastidiosi problemi non solo fisici ma anche a livello psicologico. Il Morbo di Basedow o malattia di Graves è una patologia da non sottovalutare, anche se è tranquillamente curabile, che colpisce soprattutto le donne.

Vediamo meglio di cosa si tratta, quali sono i sintomi caratteristici e le cause principali, e come trattarlo.

Morbo di Basedow o malattia di Graves: cos’è?

Il Morbo di Basedow, anche chiamato malattia di Graves, è una patologia autoimmune che colpisce la tiroide, la ghiandola situata nel collo, che svolge diverse importanti funzioni nello sviluppo dell’organismo. Si tratta della causa più diffusa di ipertiroidismo, poiché il morbo determina un aumento dei livelli degli ormoni tiroidei e, quindi, l’accelerazione di alcune delle funzioni vitali dell’organismo.

L’incidenza media della malattia di Graves varia tra l’1,5 e il 3% a seconda della zona geografica e colpisce in maniera molto maggiore le donne, più frequentemente in età avanzata. I sintomi del Morbo di Basedow sono diversi, che riguardano la sfera fisica ma anche psichica, e di conseguenza è importante diagnosticarlo in tempo e agire con il giusto trattamento. Questo è solitamente farmacologico, salvo quando non si raggiungono gli effetti sperati e il medico decide quindi di optare per un intervento chirurgico.

Le cause del Morbo di Basedow

Le cause che determinano l’insorgenza del Morbo di Basedow non sono ancora del tutto chiare. Ciò che invece è noto è il meccanismo che porta all’ipertiroidismo e quindi a questa malattia. L’origine del morbo è di tipo autoimmune, condizione nella quale solitamente il sistema immunitario del paziente produce anticorpi che vanno ad attaccare e danneggiare determinate cellule dell’organismo stesso, implicando la loro funzione.

Gli anticorpi prodotti dai pazienti con Morbo di Basedow sono immunoglobuline stimolanti la tiroide (IST) che invece agiscono direttamente contro il recettore del TSH, stimolando quindi la produzione di ormoni tiroidei nel sangue in eccesso. Da questo meccanismo deriva un’iperattività della tiroide e delle sue funzioni, il forte aumento del livello di ormoni tiroidei e il blocco dell’ormone TSH.

Come dicevamo, non si conosce ancora il motivo per cui avviene la produzione di questi determinati anticorpi, anche se è nota una componente di tipo ereditario e genetico.

Morbo di Basedow: sintomi

morbo di basedow
Fonte: Web

I sintomi causati da Morbo di Basedow sono diversi, sono sia fisici che psichici. Questi ultimi si manifestano prima già a partire dalla fase di esordio della malattia. I segnali psicologici a cui fare attenzione sono

  • senso diffuso di ansia;
  • inquietudine e irritabilità;
  • difficoltà a prendere e mantenere sonno;
  • emotività eccessiva;
  • affaticabilità mentale;
  • preoccupazione spropositata per motivi irrilevanti o nulli;
  • depressione.

Quando invece il Morbo di Basedow è nella fase conclamata, si manifestano anche sintomi di tipo fisico. I più noti di ipertiroidismo sono l’aumento delle dimensioni del gozzo, causato dal gonfiore della tiroide che si trova in una condizione di iperattività, e l’esoftalmopatia. Si manifesta quando gli occhi sporgono all’infuori, risultando sporgenti e fissi.

  • tachicardia e/o aritmie, fino anche alla fibrillazione atriale;
  • arrossamento del volto e del collo;
  • lacrimazione, irritazione corneale o congiuntivale, sensazione di sabbia negli occhi;
  • debolezza, specialmente quando fa caldo, con ampie sudorazioni;
  • disturbi mestruali, spesso con conseguente amenorrea;
  • difficoltà nella respirazione, fiato corto;
  • nausea o diarrea;
  • tremori alle mani;
  • calo del desiderio e della libido;
  • perdita di peso, nonostante non cambi l’assunzione di cibo, è anzi spesso accompagnata da un aumento dell’appetito.

Morbo di basedow in gravidanza

Il Morbo di Basedow può colpire una donna durante la gravidanza, e anzi questa condizione è ritenuta un fattore di rischio che può aumentare la probabilità di ipertiroidismo, dovuto ai cambiamenti ormonali. Per trattare la malattia di Graves in gravidanza sia per quanto riguarda la madre che il neonato, la medicina segue le Linee Guida nazionali di riferimento.

La malattia di Graves in gravidanza può causare l’attraversamento da parte degli anticorpi IST nella placenta stimolando la tiroide del feto. Nel caso in cui il Morbo si ferma alla madre, viene costantemente monitorato e curato con la dose minima di propiltiouracile orale affinché non vada al feto. Secondo il Manuale MSD solitamente il Morbo di Basedow migliora quando si entra nel terzo trimestre, potendo così interrompere o ridurre la terapia.

Nella maggior parte dei casi, la gravidanza con Morbo di Basedow viene portata a termine, anche con successo. Tuttavia, l’ipertiroidismo può causare:

  • ritardo di crescita fetale;
  • preeclampsia, che si risolve solitamente da sola;
  • accumulo eccessivo di liquidi nelle membrane che circondano il feto, il cosiddetto polidramnios;
  • travaglio precoce;
  • sviluppo del gozzo nel feto;
  • scarsa produzione di ormoni tiroidei nel feto se i medicinali della madre attraversano la placenta, situazione rara;
  • parto di feto nato morto nel peggiore dei casi.

Morbo di Basedow: come si cura?

Il trattamento per il Morbo di Basedow è principalmente di tipo farmacologico, e ha come obiettivo la riduzione degli ormoni tiroidei. A tal fine il medico prescrive dei medicinali con azione immunodepressiva. I più utilizzati sono metimazolo, propiltiouracile, carbonato di litio e propranololo. Questa cura viene portata avanti per un massimo di 24 mesi, fino a che l’ipertiroidismo non subisce una remissione.

Se la terapia non funziona come sperato, si deve interrompere comunque dopo un periodo di tempo, perché produce diversi effetti collaterali. Il più grave è l’abbassamento drastico dei livelli di globuli bianchi nel sangue con le conseguenze che questo comporta. Il medico a questo punto può decidere di operare in maniera chirurgica, con un intervento che asporta una parte della ghiandola tiroide, oppure con terapia iodio-radioattiva.

Questi due interventi comportano maggiori rischi di ipotiroidismo o recidive all’ipertiroidismo, rispetto a una cura farmacologica di successo. Per questo l’operazione chirurgica è la seconda opzione nella scelta dei medici. Per trattare invece il sintomo di esoftalmo si utilizzano medicinali cortisonici locali o sistemici, e lubrificanti oculari appositi. Anche in questo caso, se i farmaci non funzionano, si può optare per radioterapia o un intervento chirurgico correttivo.

Morbo di Basedow: dieta e alimentazione

Chi soffre della malattia di Graves può correggere alcuni sintomi e migliorare la sua salute grazie alla giusta alimentazione. Inoltre, abbiamo visto che una delle possibili conseguenze del Morbo di Basedow è la perdita di peso, pertanto una dieta corretta serve innanzitutto a riequilibrare l’apporto calorico.

Di conseguenza, è inizialmente ipercalorica, per poi normalizzarsi quando viene ripristinato il peso. Una giusta alimentazione per i pazienti di questa malattia contiene verdure crocifere e cibi con poco iodio, legumi, pesce d’acqua dolce, frutta come arance, pesche, uva e melone, e carne bianca e magra. Sono da evitare invece carni grasse, formaggi, cibi piccanti e salati, molluschi e crostacei, caffè e tè.

Conducendo una vita sana il paziente con ipertiroidismo può aiutare molto la propria salute. È importante fare un’adeguata attività fisica, mangiare in modo equilibrato e corretto, eliminare fumo, alcol e altre sostanze nocive e cercare di evitare il più possibile lo stress.

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