Tremore alle mani? Non sempre è il morbo di Parkinson: il tremore alle mani si presenta infatti come una oscillazione ritmica e involontaria delle mani. Questo accade in quanto due gruppi muscolari diversi conducono una contrazione alternata involontaria e diametralmente opposta. Per riconoscere le cause di questo disturbo è bene avere chiaramente a mente alcuni fattori: la frequenza dell’oscillazione, la tipologia, la rapidità o la lentezza del movimento.

Conseguenza dell’oscillazione è la scarsa reazione al movimento: diventa infatti quasi impossibile tenere in mano alcuni oggetti o tenere fermo un bicchiere o, anche, stringersi le mani in segno di saluto.
Si pensa spesso a una condizione patologica, ma il disturbo non deriva sempre da qui. In questo preciso caso, comunque, solo attraverso strumenti medici è possibile risalire al motivo della patologia e alla sua concentrazione, ma la sua provenienza, come appena detto, potrebbe anche non avere a che fare con una natura patologica. Questa seconda condizione potrebbe essere dovuta a un aumento eccessivo di stress e di ansia, quindi sarebbe in qualche modo legata alla sfera psichica, o potrebbe essere dovuta anche a una sfera emotiva in caso di disequilibrio nel controllo delle emozioni.

1. Tremore alle mani: come capire che non è Parkinson

È però possibile sin da subito riconoscere se il tremore derivi dal morbo di Parkinson o da altri fattori a esso non riconducibili. Si parla, quando si vuole evidenziare la natura patologica del disturbo derivante dal morbo di Parkinson, di tremore alle mani “a riposo“, cioè di tremore che si manifesta quando i muscoli sono a riposo e, inversamente, si riduce quando avviene la contrazione tra due muscoli opposti. Ha una frequenza bassa, regolare e un ritmo continuo.

Differentemente, si chiama tremore delle mani “d’azione” quando non ha a che fare col morbo di Parkinson. Questo si manifesta per colpa della contrazione involontaria dei muscoli e, come sopracitato, riguarda una difficoltà di movimento anche nei gesti più semplici: ad esempio fa parte di questa casistica il cosiddetto tremore essenziale, una patologia dalle cause sconosciute ma dalla sospetta origine genetica.

2. Tremore fisiologico e tremore patologico

Un’ulteriore distinzione riguarda la sfera clinica del tremore, che si caratterizza per i sintomi rilevati. Questa divide il tremore alle mani in tremore fisiologico e tremore patologico. Il primo si verifica in persone che non presentano evidenti disturbi o malattie, nessuna “patologia”, tanto da non riuscire ad essere notato ad occhio nudo ma solo attraverso strumenti medici che ne rilevano la frequenza, che può variare dalle 10 alle 12 oscillazioni al secondo.
Il tremore patologico, invece, compare improvvisamente ed è causa di Parkinson, di ictus o sclerosi multipla.
È visibile a occhio nudo ed è evidente come esso sia assolutamente da ricondurre a una patologia.

3. Tremore alle mani nei giovani e negli anziani

Altre cause di tremore alle mani sono riconducibili a un uso (o a un abuso) di alcune sostanze nocive per l’organismo come la caffeina. Un eccesso di caffeina, dati i suoi elevati livelli di sostanze eccitanti, può indurre le mani a muoversi come fossero affette, appunto, da tremore. O ancora, l’assunzione di droghe che agiscono su alcune zone del cervello che controllano il movimento. Anche l’ipoglicemia, cioè una bassa concentrazione di glucosio nel sangue, può condurre a una condizione di tremore alle mani.

Sia giovani che anziani possono riscontrare questo movimento inconsueto delle mani derivante, oltre che dalle cause sopracitate, anche da picchi di stress o di ansia a livello psichico. Un percorso psicologico potrebbe aiutare il paziente affetto e alleviare il fastidio del tremore.

4. Tremore alle mani: la tiroide

Da non sottovalutare è, infine, il caso legato all’ipertiroidismo. Pare, infatti, che un’eccessiva secrezione degli ormoni T3 e T4 da parte della tiroide sia la causa di un possibile tremore alle mani. Questo accade in quanto il sistema nervoso viene stimolato dagli elevati livelli degli ormoni della tiroide, innescando un meccanismo di accelerazione dei movimenti.

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