L’endometriosi è un male silenzioso che coinvolge moltissime donne, circa 150 milioni in tutto il mondo, 3 solo in Italia. Parlarne è quasi un tabù, un po’ come accade a molte tematiche che hanno a che vedere con l’apparato sessuale e riproduttivo femminile. Fortunatamente sempre più vip ne parlano, da Imany a Lena Dunham, tenendo così alta l’attenzione verso questa condizione, le terapie di contrasto e soprattutto l’intervento che può essere effettuato. L’endometriosi si manifesta con dei sintomi che ricorrono quando arrivano le mestruazioni – un dolore acuto in particolare, ma anche un malessere generale e in un terzo dei casi causa perfino la sterilità – ma è importante parlare dell’argomento per spingere le donne a contattare il proprio medico, a capire, a scegliere. Imany è ad esempio una cantautrice che sostiene Endomind. Sul suo profilo Instagram ha invitato le persone a supportarle l’associazione che si batte per l’informazione e la giusta diagnosi sull’endometriosi.

Unitevi all’associazione – ha scritto – Rendetevi visibile! Aiutate in base ai vostri mezzi, fate una donazione! Assicuratevi che questa malattia sia decisamente fuori dall’ombra.

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Oui il y a la 1ère course contre l’Endometriose le 18 nov ! Avec @endomind_fr on vous attend ! Tous les fonds vont à la recherche ! Et si vous ne pouvez pas courir venez soutenir 4 millions de filles. Adhérez à l’association. Rendez vous visibles ! Aidez à la hauteur de vos moyens, faites un don ! Faites en sorte que cette maladie sorte définitivement de l’ombre. BATTEZ-VOUS avec nous ! #endometriose #endorun #endomind #imany #10km #paris

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Non c’è una cura, ma solo trattamenti per contrastarla

Per contrastare l’endometriosi c’è un trattamento ormonale che consiste nel prendere più di un ciclo di pillola anticoncezionale di seguito – in modo da mettere “in pausa” il ciclo mestruale – ma vengono anche consigliati analgesici per poter alleviare il dolore. La dottoressa Chrysoula Zacharopoulou ha spiegato che il trattamento specifico della malattia si basa sulla sensibilità delle lesioni dell’endometriosi agli ormoni, per cui si cerca di ridurre i livelli di estrogeni. Altri farmaci possono causare una menopausa artificiale – con tutti gli effetti collaterali che una menopausa naturale comporta, dalle vampate all’osteoporosi. Ma c’è anche un’operazione che si può fare, soprattutto se la donna affetta da endometriosi desidera una gravidanza a breve termine.

L’operazione viene eseguita in anestesia generale quasi sempre tramite laparoscopia – racconta Zacharopoulou – questa tecnica minimamente invasiva consente di operare senza aprire la pancia, attraverso piccole incisioni attraverso cui gli strumenti e una fotocamera che permette di visualizzare tutto all’interno dell’addome.

L’intervento in questione migliora la possibilità di essere ancora fertile, tuttavia è tanto più difficile quanto la condizione è grave – e c’è un maggior rischio di complicanze. Solitamente si resta in ospedale fino a 3 giorni, o anche una settimana nei cari particolarmente difficili. La media delle recidive è del 20% dopo 5 anni dall’operazione e il rischio è legato alle mestruazioni stesse – ma si riduce prendendo la pillola anticoncezionale. Il controllo avviene dopo un mese e non c’è un’età giusta o sbagliata in cui fare l’intervento, ma dipende da ognuna di noi di concerto con il proprio ginecologo. A volte, il dolore si può alleviare anche con l’osteopatia o con una dieta adeguata.

Nella gallery che segue, ecco le donne celebri che hanno puntato i riflettori sull’endometriosi.

Endometriosi: l'importanza delle testimonianze di 15 vip contro lo stigma
Fonte: Pixabay
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