Le lenti a contatto rappresentano un’alternativa agli occhiali per i disturbi della vista, ma è un’alternativa che non tutti vogliono o possono percorrere. C’è chi fa diventare gli occhiali quasi un’estensione del proprio corpo, chi non riesce proprio a mettersi le lenti e ancora chi ha problemi agli occhi tanto specifici da rendere impossibile indossare le lenti.

Naturalmente qui si danno informazioni di massima: chiedete sempre lumi al vostro oculista o alla vostra oculista per capire quale sia la scelta migliore per voi. Gli occhi sono importantissimi, e ogni persona è differente.

Le tipologie di lenti a contatto

Ci sono diversi tipi di lenti a contatto in commercio e lo specialista vi aiuterà a capire anche quale fa al caso vostro. Le tipologie, come si legge sul sito di Humanitas, sono suddivise per:

  • morbidezza o rigidità, perché le lenti possono essere in materiali differenti, ma le lenti morbide sono in gran parte fatte d’acqua;
  • indossabilità, perché le lenti possono essere giornaliere o a lungo termine, ovvero possono essere rimosse alla fine di una giornata per essere pulite oppure no;
  • durata, perché ci sono lenti a contatto che vengono sostituite annualmente e prendono il nome di convenzionali, o in periodi più brevi (giornaliere, bisettimanali, mensili).

Le preferite di moltissime persone sono quelle morbide, giornaliere e usa e getta: ci riferiremo a esse ora che spiegheremo le modalità d’utilizzo. E sono le preferite di molti perché riducono tantissimo i rischi che tra poco andremo ad analizzare.

Lenti a contatto: come metterle?

Lenti a contatto
Fonte: Pexels

La prima cosa da fare, prima dell’applicazione delle lenti, è lavare e asciugare bene le mani. Poi si prende una lente con il medio della mano dominante, mentre con l’altra mano si sollevano bene le palpebre, la superiore verso l’alto e l’inferiore verso il basso, e si applica la lente all’occhio. Si deve quindi guardare a destra, a sinistra, in alto e in basso, e chiudere l’occhio per posizionare la lente in modo ottimale. E infine si applica la lente nell’altro occhio nello stesso modo.

È possibile che quando prendete la lente in mano, questa vi appaia rovesciata. Lo si nota perché una lente posizionata in maniera corretta, ha una forma di semisfera regolare, mentre la lente rovesciata presenta due picchi più alti sui bordi. La si può raddrizzare agevolmente ma delicatamente con i polpastrelli.

Come togliere le lenti

Quando ci si deve togliere le lenti, bisogna avere anche in questo caso le mani ben lavate e ben asciugate. Tenendo le palpebre sollevate come quando si è applicata la lente, la si fa scorrere lievemente verso il basso e la si pizzica lievemente tra pollice e indice, per poi posizionarla nella custodia per la pulizia. E si procede anche con l’altro occhio.

I benefici delle lenti a contatto

Lenti a contatto
Fonte: Pexels

Sicuramente, per coloro che non amano il modo in cui appaiono con gli occhiali, esiste un beneficio estetico. Tuttavia le lenti vengono usate per scopi medici, come spiega ancora l’oculista Rosario Urso su Humanitas:

L’uso delle lenti a contatto è necessario per la correzione dei difetti di refrazione come la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. In alcuni casi si hanno vantaggi evidenti come nei miopi elevati che grazie alle lenti a contatto ottengono un ingrandimento dell’immagine retinica rispetto a quella prodotta dagli occhiali e di conseguenza un miglioramento della vista.

Rischi e svantaggi

Siamo nel XXI secolo e le lenti a contatto sono generalmente sicure, ma presentano tuttavia dei rischi se non utilizzate nella maniera più corretta. Questi rischi corrispondono a:

  • ulcere corneali;
  • ipossia corneale, ovvero scarsa ossigenazione della cornea;
  • vascolarizzazione corneale;
  • epiteliopatia corneale;
  • infezioni come la blefarite o la congiuntivite e infiammazioni come la cheratite.

Non bisogna mai sottovalutare i rischi, come sottolinea ancora il dottor Urso:

Il contatto diretto tra la lente, la cornea e la congiuntiva può produrre una serie di problemi e inconvenienti che derivano non solo dall’introduzione di un corpo estraneo nel sacco congiuntivale, ma anche dall’interferenza con il normale apporto di ossigeno all’epitelio corneale.

4 consigli per chi usa le lenti a contatto

Lenti a contatto
Fonte: Pexels

1. Non esagerare

Le lenti a contatto non vanno indossate sempre, ma solo quando è necessario, e soprattutto le dovete togliere di notte. Tutto ciò che di esterno immettiamo nel o sul nostro corpo, anche se innocuo per un tot di ore, può diventare deleterio. Forse chi usa i tamponi quando ha le mestruazioni può capire: il tampone si estrae, indipendentemente dal proprio flusso, dopo un tot di tempo, e lo stesso va fatto con le lenti a contatto, che è meglio non indossare per più di 8 ore.

2. Trattatele bene

Trattereste male un paio di occhiali? Con le lenti il discorso non cambia, anche se presentano molte più regole per la pulizia e la manutenzione (che comportano, se non rispettate, rischi di infezioni o infiammazioni). Se questo non fa per voi, chiedete all’oculista se potete indossare le lenti giornaliere usa e getta, ma comunque dovete prestare attenzione.

3. “Occhio” alle allergie

Nelle lenti a contatto ci sono diverse sostanze, come conservanti. Alcune di esse possono dare una reazione allergica. Purtroppo queste sostanze sono contenute nelle lenti morbide, che poi sono quelle più diffuse. Per questo è importante inoltre sottoporsi a visite periodiche dall’oculista (ma la cosa ottimale vale per tutti coloro che hanno difetti di vista).

4. Tenete a portata di mano le lacrime artificiali

Le lacrime artificiali sono ottimali per l’idratazione degli occhi: si possono usare più volte al giorno e alleviano moltissimo i fastidi connessi con la secchezza. Per chi porta le lenti sono una necessità e le rendono più comode.

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