Nasce da un presupposto tanto semplice quanto troppo spesso sottovalutato il progetto lanciato dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Endogym.

Un enorme passo avanti nella cura dell’endometriosi e una grande opportunità per chi ne soffre (ma anche per tutti gli altri) di comprendere e affrontare la malattia con un approccio diverso, in cui corpo, psiche, mente e spirito agiscono all’unisono e insieme vengono trattate.

Cos’è l’endogym?

Un progetto che si basa si fonda sullo yoga, come disciplina che cura corpo e anima, in quanto unite da un filo indissolubile e costante, parti integranti dell’essere umano e, proprio per questo, da approcciarsi nello stesso modo e con la stessa costanza e intensità, per il benessere dell’uno e dell’altro.

Lo yoga come “cura” di una malattia che, in modo invisibile e silenzioso, almeno per chi non la vive, impatta sulla vita di oltre 3 milioni di donne solo nella nostra penisola. Numeri che non contano coloro che ancora non hanno avuto la diagnosi della malattia, che è difficile da gestire nella propria quotidianità e, ancora di più, da comprendere.

L’endometriosi, infatti, è una malattia infiammatoria cronica, che colpisce in circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, percentuale sottostimata e che si riferisce solo alle donne che abitano in Italia. Una patologia che si manifesta con dolori molto forti durante le mestruazioni ma anche durante l’ovulazione, con una sensazione di pesantezza a carico del ventre, con irregolarità intestinale, la presenza di cistiti croniche e/o ricorrenti, dolore durante i rapporti intimi e, nel 35% dei casi, anche di infertilità.

Tutti sintomi che, normalmente e in stato di salute, non dovrebbero manifestarsi. E che allo stesso tempo, molto spesso, vengono sottovalutati da chi ne soffre pensando che siano “normali” e che vengono minimizzati anche da chi, non provandoli o non occupandosene con la giusta attenzione, li classifica allo stesso modo o come conseguenza a un problema momentaneo, magari di stress.

Una malattia che quindi, spesso non viene nemmeno diagnosticata e di cui ancora oggi non si conoscono le cause, oltre al fatto che attualmente non esistono cure definitive o modi per prevenirla.

Ed è anche per questo che Endogym risulta come un faro luminoso nel buio della malattia. Non una cura definitiva, certo, ma un potente alleato per il benessere psico fisico di chi ne soffre.

Una pratica che unisce e applica cure alternative utili nella gestione del dolore, ideata dal dottor Claudio Vagnini dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e in collaborazione con il dottor Carlo Alboni, responsabile dell’ambulatorio Endometriosi e Dolore Pelvico, la struttura complessa di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale civile di Baggiovara, la Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Modena e con il contributo dell’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, un’associazione che unisce pazienti volontarie provenienti da tutto il territorio italiano e che ormai da 18 anni sono attive nel creare e portare maggior consapevolezza verso questa insidiosa patologia.

Il progetto dell’ospedale di Modena

Come riportato sul sito dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, il progetto si propone di valutare i diversi benefici dati dalla pratica dello Yoga sul dolore pelvico cronico e dolore miofasciale nel contesto del trattamento a scopo antidolorifico del pavimento pelvico.

Il progetto coinvolge 60 donne, che sono state divise in 4 gruppi da 15. Due gruppi hanno cominciato a praticare Endogym ad aprile mentre i due gruppi mancanti inizieranno questo settembre. Una serie di lezioni che combinano lo yoga con movimenti derivanti dalla fisioterapia, allo scopo di imparare a gestire il dolore pelvico cronico a prescindere dalle cure con farmaci o interventi chirurgici.

Gli obiettivi e i benefici dell’Endogym

Punto cardine dell’Endogym quindi, è proprio la pratica dello yoga, una disciplina largamente seguita proprio per gli effetti benefici riscontrabili sia nel corpo che nella mente, che ha anche la capacità di distendere entrambi grazie al corretto utilizzo della respirazione.

Le donne che soffrono di endometriosi spesso si trovano a dover fronteggiare dolori insopportabili anche durante quelle attività fisiologiche naturali che tutti facciamo senza darci nessun peso, dalla minzione alla defecazione, e fino al dolore durante i rapporti sessuali e durante le mestruazioni. Una sofferenza derivante da una rigidità del perineo profondo, una parte anatomica che troppo spesso nemmeno si conosce ma che invece merita una grandissima attenzione e che è bene comprendere sia a livello anatomico che fisiologico.

Nell’endogym quindi, grazie allo yoga e alle indicazioni degli insegnanti, viene data la possibilità di conoscere la parte e il proprio pavimento pelvico, imparando a sentirlo come primo step, e trovando possibili soluzioni e metodi per alleviare e lenire il dolore e le sofferenze che derivano dall’endometriosi e dalla sua mancata gestione.

Un progetto che quindi punta a contrastare l’endometriosi con un approccio multidisciplinare e completo, ampio e che tocchi più ambiti possibili, imparando a gestire meglio il dolore ma anche l’ansia e lo stress che ne derivano.

Come si pratica?

Il tutto attraverso una pratica attenta e che si adatta alle esigenze di ogni donna. Durante le lezioni di endogym, infatti, vengono svolti esercizi ad hoc per il pavimento pelvico, utili a rilassare la parte in abbinamento a pratiche di respirazione finalizzate a migliorare l’elasticità tessutale e la coordinazione del respiro stesso con i vari movimenti del corpo.

In questo modo si aumenta la capacità di sentirsi e la consapevolezza sulle proprie sensazioni, oltre a quella sul corpo stesso. Corpo che è come se si risvegliasse con una nuova capacità di gestire e alleviare il dolore causato dall’endometriosi.

La pratica si compone di una serie di posizione e movimenti che aiutano a ridurre la sintomatologia dolorosa, evitando di cedere all’irrigidimento automatico del corpo ma imparando, anche grazie al respiro, ad accogliere e lasciare andare la sensazione, evitando di soffrire troppo soprattutto quando si hanno momenti di dolore acuto.

Un profondo lavoro di ascolto e coordinazione, che una volta appreso è possibile eseguire ogni giorno in autonomia, alleviando i sintomi dell’endometriosi, migliorando la qualità della propria vita e aiutando a sentirsi meno sole nella gestione di questa malattia così debilitante per tantissime donne.

Un progetto, quello di Endogym, di cui si stanno monitorando costantemente i risultati clinici, con l’obiettivo finale (che è poi un inizio) di creare un modello da replicare in tutti gli altri ospedali italiani, creando una rete sempre più ampia e specifica di sostegno e aiuto alle donne e ragazze che soffrono di endometriosi.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!