È possibile che molte persone tra noi abbiano sperimentato nella propria vita o in quella di chi è loro vicino un dimagrimento improvviso. Si tratta di una perdita di peso importante in un arco di tempo non troppo ampio, a volte accompagnata dalla perdita della massa grassa, quella del tono muscolare e della massa muscolare.

Naturalmente nulla a che fare con quando il dimagrimento è volontario e lo si sta cercando, attraverso l’esercizio fisico commisurato alle proprie variabili e i consigli del nutrizionista.

Da cosa può dipendere un dimagrimento improvviso?

Dimagrimento improvviso
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Il dimagrimento improvviso, soprattutto in assenza di un periodo di crisi psicologica, può essere uno dei sintomi di una malattia o una condizione più o meno grave, tra cui, come scrive Mayo Clinic:

  • stress;
  • cancro;
  • demenza;
  • depressione;
  • diabete;
  • livelli elevati di calcio nel sangue;
  • ipertiroidismo;
  • livelli bassi di sodio nel sangue;
  • morbo di Parkinson;
  • morbo di Addison;
  • accumulo eccessivo di proteine negli organi;
  • alcolismo o tossicodipendenza;
  • broncopneumopatia cronica ostruttiva;
  • morbo di Crohn;
  • insufficienza cardiaca;
  • Hiv o Aids;
  • ulcera peptica;
  • tubercolosi;
  • colite ulcerosa.

È inoltre possibile sperimentare una perdita di peso repentina tempo dopo aver avuto un ictus o un disturbo neurologico. Può trattarsi di uno dei sintomi-spia per scoprire una celiachia mai diagnosticata, oppure anche degli effetti collaterali di alcuni farmaci.

Senza dimenticare che è quello che può capitare quando si soffre di alcuni disturbi alimentari, come anoressia nervosa oppure ortoressia.

Quando la perdita di peso non deve essere trascurata

HealthLine consiglia di consultare il medico se la quantità di peso persa equivale a oltre del 5% del proprio peso corporeo in un lasso di tempo tra 6 e 12 mesi.

Tuttavia, quando si è preoccupati, o magari anche solo per informarsi meglio – perché qui diamo solo nozioni di massima – è sempre un bene rivolgersi al proprio medico o alla propria medica.

Magari si tratta solo di un segno di stress, tuttavia è meglio fugare qualsiasi dubbio, soprattutto se si continua a perdere peso senza cambiare abitudini alimentari o tipologia e intensità dell’esercizio fisico abituale.

Quali sono i rischi e le conseguenze?

Dimagrimento improvviso
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Chiaramente, se non si chiede un consulto medico, e il dimagrimento improvviso risulta essere un sintomo di una grave malattia o condizione, il rischio e la conseguenza consistono che la malattia o la condizione possono peggiorare – magari facendo insorgere altri sintomi sempre più spiacevoli. È la salute che non va mai presa sotto gamba.

Però c’è un altro fatto che non dobbiamo sottovalutare. Ovvero: qualunque trasformazione corporea può comportare un cambio di prospettive negativo nella nostra psiche.

Poniamo ad esempio che ci piacciamo così come siamo: perdere peso potrebbe portarci a un cambio sgradito di immagine, a un fastidio legato alle nostre abitudini (per esempio l’indossare abiti che non ci stanno più come prima perché troppo ampi) e questo non solo potrebbe influire sulla nostra socialità, ma, se non già presente, portarci allo sviluppo di un disturbo alimentare.

Cosa fare e come riprendere peso

Non c’è una ricetta miracolosa per riprendere peso dopo un dimagrimento improvviso, ma solo una serie di azioni, scientifiche, razionali, che il vostro specialista vi consiglierà di intraprendere. E che saranno basate, come chiarisce l’NHS britannico, sulla causa che ha generato il fenomeno.

Se la perdita di peso repentina ha la sua causa in una malattia è chiaro che si agirà sulla cura della malattia, se dipende da una condizione invece saranno messe in atto tutte quelle pratiche per consentire al paziente o alla paziente di convivere con la condizione cronica spesso e possibilmente senza grossi disagi.

Naturalmente, oltre agli esami di rito (sangue, diagnostica per immagini e così via), che cambiano da caso a caso, vi saranno chieste delle informazioni sulla salute personale e sullo stile di vita che si conduce. Se la causa ad esempio è nello stress, vi sarà chiesto di rallentare i vostri ritmi e magari iniziare un percorso psicoterapico (così come per la depressione o il disturbo alimentare).

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