Soffrire d’ansia è uno dei rischi cui ci espone questa società frenetica. Durante il lockdown a causa del coronavirus e dopo, con le aperture e quindi l’esposizione a un possibile contagio, è normale che anche alcune persone che non ne abbiano mai sofferto hanno iniziato ad avvertire attacchi di panico, ansia diffusa e altri disturbi collegati: l’incertezza del nostro tempo è la causa di questi malesseri ed è tutto comprensibile.

C’è chi ha provato a ridurre gli stati d’ansia con rimedi casalinghi come tisane, ma non sempre hanno funzionato. Ma i neuroscienziati hanno trovato una canzone che invece può aiutare tutti gli ansiosi a sentirsi meglio. E no, non è Relax dei Frankie Goes to Hollywood.

La canzone si intitola Weightless: i Marconi Union, un gruppo britannico, l’hanno creata il 16 ottobre 2011, a seguito di una collaborazione con la British Academy of Sound Therapy. Il brano, oggetto successivamente di un’istallazione con il Marina Abramovic Institute, consta di una linea di chitarra, una di piano e una campionatura. E secondo gli studiosi riduce l’ansia del 65% mentre aumenta il relax del 35%. Ma come si è giunti a questa scoperta? Semplice: è stato effettuato uno studio ad hoc.

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Lo studio in questione è stato condotto, come riporta Image, su un gruppo di partecipanti cui è stato chiesto di risolvere degli enigmi abbastanza difficili il più rapidamente possibile, mentre erano collegati a dei sensori. Va da sé che questa richiesta ha indotto un certo livello di stress tra i volontari, cui contemporaneamente sono state fatte ascoltare diverse canzoni. Durante l’esperimento, i ricercatori hanno misurato l’attività cerebrale e gli stati fisiologici tra cui la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la frequenza respiratoria.

È emerso come Weightless dei Marconi Union abbia prodotto sui volontari un rilassamento maggiore rispetto ad altri brani testati, anche perché il brano era stato realizzato proprio con l’intenzione di ridurre l’ansia. Tanto che la band ha collaborato con il gruppo di neuroscienziati guidati da David Lewis-Hodgson del Mindlab International per quanto riguarda il suono e le armonie, i ritmi e le linee di basso, affinché l’insieme riuscisse a rallentare la frequenza cardiaca, ridurre la pressione sanguigna, abbassare i livelli di cortisolo (ossia l’ormone dello stress) in chi ascoltava.

Weightless era così efficace – ha detto l’esperto a capo dello studio – che a molte donne è venuta sonnolenza e io sconsiglio di guidare mentre si ascolta il brano, perché potrebbe essere pericoloso.

Se volete ascoltarla la trovate qui.

E insomma, tutti in cuor nostro lo sapevamo, anche se ora ne abbiamo la certezza scientifica: la musica è utilissima ogni giorno per aiutarci a compiere delle azioni al meglio, ma chi l’avrebbe detto che ci avrebbe alleviato l’ansia? Se vi va di approfondire, sappiate anche che esistono delle canzoni (non elaborate ad hoc come Weightless) che aiutano a dare la carica. Come riporta VirginRadio, l’Università di Groningen ha condotto un esperimento guidato dal neuroscienziato Jacob Jolij, scoprendo che ci sono varie canzoni che hanno un impatto positivo sull’umore.

Al primo posto tra queste canzoni benefiche c’è Don’t Stop Me Now dei Queen, seguita da Dancing Queen degli Abba e Good Vibrations dei Beach Boys. In questa particolare classifica seguono Uptown Girl di Billy Joe, Eye of the Tiger dei Survivor, I’m a Believer dei Monkeys, Girls Just Wanna Have Fun di Cyndi Lauper, Livin’ on a Prayer dei Bon Jovi, I Will Survive di Gloria Gaynor e Walking on Sunshine di Katrina & the Waves.

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