Brufoli sulla vagina: cos'è l'acne vulvare e come trattarla
I brufoli sulla vagina (o l'acne vulvare) possono essere molto fastidiosi e portare a un'infezione della zona genitale. Ecco come curarli e prevenire la loro insorgenza.
I brufoli sulla vagina (o l'acne vulvare) possono essere molto fastidiosi e portare a un'infezione della zona genitale. Ecco come curarli e prevenire la loro insorgenza.
L’acne può manifestarsi in diversi periodi della vita e in diverse zone del corpo. Nelle donne, ad esempio, possono comparire brufoli anche sulla vagina. Ma come trattare la fastidiosa acne vulvare?
“La vulva, come ogni parte del nostro corpo, ha ghiandole sudoripare e follicoli piliferi”, ha affermato la dottoressa Jaclyn Ferro, ginecologa con sede a Miami. “Questi follicoli possono accumularsi e causare l’acne”. L’acne vulvare può comparire solo sulla vulva o sull’area pubica esterna.
A causare l’acne vulvare è, in genere, l’accumulo di sudore o l’umidità. Un fattore di rischio, ad esempio, è indossare per un lungo periodo costumi da bagno o indumenti bagnati (con acqua, magari, non pulitissima). Un comportamento che può causare irritazione nella zona genitale. Secondo Ferro, inoltre, questo problema può verificarsi a seguito dell’utilizzo di particolari saponi non ipoallergenici e aggressivi sulla pelle, in grado di modificare il pH vaginale.
Il dermatologo newyorkese Joshua Zeichner ha dichiarato che il tipo più comune di acne vulvare si origina dalla follicolite da depilazione, causata dalla ceretta e dalla rasatura. In realtà, secondo Zeichner, “l’acne vaginale è in realtà più una forma di follicolite, o un’infezione del follicolo, piuttosto che una vera acne”. Il dermatologo ha affermato che “l’irritazione della cute può provocare lo sviluppo di un’infezione superficiale attorno ai follicoli piliferi”.
Inoltre, si è più soggetti all’acne vulvare se si è in sovrappeso, si soffre di squilibri ormonali e/o allergie, si ha la pelle sensibile o se si è in menopausa. Un rischio maggiore possono correrlo anche le fumatrici.
Per evitare l’insorgenza di acne vulvare è consigliabile evitare indumenti troppo stretti, che potrebbero generare sudore. Una buona abitudine da seguire, inoltre, è curare l’igiene intima senza utilizzare prodotti troppo aggressivi sulla pelle (il sapone neutro è la scelta migliore). Per la biancheria intima, meglio scegliere capi traspiranti in cotone.
È inoltre consigliata l’assunzione di probiotici, in grado di eliminare i ‘batteri cattivi’ presenti sulla pelle, nell’intestino e nella vescica. La ceretta e la rasatura andrebbero, per quanto possibile, evitati. Per la zona bikini andrebbe infatti preferita l’epilazione laser, in grado di ridurre al minimo la possibilità di infezioni cutanee. Se proprio non volete rinunciare alla ceretta e alla lametta, è consigliabile esfoliare bene l’area prima e dopo e provvedere a una corretta idratazione della cute.
Solitamente i brufoli vaginali scompaiono da soli dopo pochi giorni. Nel caso ciò non dovesse avvenire e il problema peggiorasse (con sintomi come febbre, forti dolori pelvici, brividi, sanguinamento o secrezioni anomale), è bene rivolgersi quanto prima al proprio medico curante. Questo per escludere infezioni sessualmente trasmissibili, malattie delle ghiandole sudoripare o la presenza di molluschi.
A seconda dei casi, è possibile trattare l’area interessata con antibiotici (se è in corso un’infezione), farmaci a base di ibuprofene o impacchi caldi. Si deve invece assolutamente evitare di spremere i brufoli, perché si potrebbe causare l’infezione.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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