Bruciore dopo rapporto sessuale? Le possibili cause (e i rimedi)
Può essere temporaneo e occasionale ma può essere durevole e sintomo di una patologia: ecco che cosa sapere sul bruciore dopo un rapporto sessuale.
Può essere temporaneo e occasionale ma può essere durevole e sintomo di una patologia: ecco che cosa sapere sul bruciore dopo un rapporto sessuale.
A questo si aggiunge che questo tipo di bruciore è un sintomo, un effetto di qualcosa che può risultare grave o preoccupante. È sempre bene ricordare che, per qualunque dubbio che riguarda la salute delle proprie parti intime, il primo passo è rivolgersi a un ginecologo o una ginecologa.
Humanitas spiega che le ragioni che scatenano questo sintomo, che prende il nome di dispareunia (termine di etimologia greca che significa letteralmente “che ha infelice connubio”), possono essere di origine psicologica ma soprattutto indicative di una patologia. Tra le patologie connesse, per ogni genere, ci sono:
La vaginite in particolare è un’infiammazione molto diffusa, ma la si riconosce perché presenta anche altri sintomi oltre al bruciore delle parti intime durante e dopo il rapporto. La Clinica Fornaca suggerisce infatti di prestare attenzione a sintomi come secrezioni vaginali, piccole perdite e dolore durante la minzione.
E già solo la vaginite presenta in sé differenti cause, tanto che può essere provocata da batteri, funghi, parassiti o alterazioni ormonali. È fondamentale che spiegate al ginecologo esattamente i vostri sintomi, in modo che si risalga a una diagnosi certa, che potrebbe essere preceduta da esami del tampone vaginale.
Per la dispareunia superficiale – si legge su MsdManuals – la valutazione si basa sull’ispezione di tutta la cute vulvare, compresi i solchi tra le piccole e grandi labbra e il clitoride, il meato uretrale, l’imene e le aperture dei dotti delle ghiandole vestibolari maggiori. […] L’ipertono dei muscoli pelvici può essere sospettato quando il dolore simile a quello che si verifica durante il rapporto sessuale può essere provocato dalla palpazione del muscolo profondo elevatore dell’ano, particolarmente attorno alle spine ischiatiche.
La palpazione dell’uretra e della vescica può identificare un’anomala dolorabilità. Per la dispareunia profonda, la valutazione richiede un’accurata esplorazione bimanuale per determinare se il movimento cervicale o la palpazione uterina o annessiale causano dolore e per ricercare l’eventuale presenza di noduli nel cul-de-sac o nei fornici vaginali.
Data la quantità di patologie associate con questo sintomo, è necessario risalire prima alla causa che l’ha generato. Quindi alla diagnosi segue la terapia. Se il problema è “meccanico”, cioè legato al rapporto sessuale in sé, bisogna migliorare la lubrificazione, ricorrendo magari a un lubrificante a base acquosa, oppure cambiare posizione se questa è scomoda.
Non manca la possibilità di ricorrere a tecniche di rilassamento oppure alcuni esercizi per rafforzare il pavimento pelvico, magari utilizzando le palline di Kegel.
Se invece c’è alla base un’allergia, è possibile che l’abbiate sviluppata ad alcuni componenti di spermicidi o preservativi. È possibile invece che alla base ci sia un’infezione e in questo caso potrebbero essere prescritti dal medico dei farmaci, come gli antibiotici.
C’è solo una soluzione a questa domanda: contattare il medico. Non indugiate in diagnosi fai da te, a meno che il bruciore non sia al tempo stesso occasionale e temporaneo. Se dura nel tempo, può essere il sintomo di qualcosa di più importante. Bruciore e dolore sono uno dei modi in cui il nostro corpo comunica con noi, ci dice delle cose importanti, e non dobbiamo mai trascurare la questione.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
Cosa ne pensi?