Allergia agli acari: le cose a cui non sapevi di dovere fare attenzione se ne soffri
È davvero molto diffusa, perché è causata dalla polvere nelle case: cos'è l'allergia agli acari e cosa possiamo fare per prevenirla o contrastarla.
È davvero molto diffusa, perché è causata dalla polvere nelle case: cos'è l'allergia agli acari e cosa possiamo fare per prevenirla o contrastarla.
Gli acari si annidano praticamente dappertutto, non sono da sottovalutare: è qualcosa cui si deve prestare sempre attenzione, come la presteremmo ad altri tipi di allergie.
Gli acari della polvere, come spiega Humanitas, sono aracnidi presenti molto spesso in casa e che provocano allergie. A differenza dei loro parenti più “grandi”, i ragni, gli acari non si vedono a occhio nudo, e si riproducono nella polvere e quindi in tappeti, tende, cuscini, materassi e librerie. Di concerto con funghi e muffe legati al pelo degli animali, i sintomi possono peggiorare ed evolversi in asma. Il professor Giorgio Walter Canonica spiega sul sito:
Sebbene non si sappia dove si annidano in casa funghi e muffe, sappiamo però che si manifestano per l’umidità eccessiva degli ambienti chiusi. Tenere le finestre chiuse, per esempio, per accendere l’aria condizionata aumenta i fattori di rischio perché l’aria che circola è riciclata e dunque smuove gli allergeni. Ecco perché è importante pulire ciclicamente i filtri degli impianti di condizionamento domestici.
Sempre su Humanitas si legge che la causa dell’allergia agli acari è causata dall’esposizione a questi aracnidi che non dovrebbero essere pericolosi. In pratica il sistema immunitario risponde in modo errato scambiandoli per dannosi.
I sintomi sono molto noti e sono simili a quelli dell’allergia ai pollini, che però, a differenza di quella agli acari, è periodica. Questi sintomi sono:
Non essendo un’allergia alimentare, non ci sono cibi e bevande da evitare per prevenire l’allergia agli acari. Invece si possono mettere in atto una serie di buone abitudini di igiene, pulizia e aerazione della casa, che tornano assolutamente utili, ovvero:
Prima di parlare delle cure, è necessario capire quali siano gli strumenti diagnostici a disposizione. Solitamente si esegue un prick test, una prova allergica in cui nel braccio del o della paziente vengono depositati con una siringa piccole quantità di determinate sostanze per verificarne le reazioni. Potrebbero essere verificati inoltre i dosaggi delle immunoglobuline, per cui si fanno degli esami del sangue. Infine si può essere sottoposti a diagnostica molecolare allergologica, per trovare le proteine legate all’allergene responsabile del disturbo.
Per quanto riguarda nello specifico l’allergia agli acari, si procede con farmaci, immunoterapia (che funge come una sorta di vaccinazione dall’allergia, attraverso l’assunzione a piccole dosi nel tempo dell’allergene) e profilassi ambientale. Quindi, accanto alla cura vera e propria, il medico vi chiederà di attuare quelle consuetudini di cui parlavamo prima.
I farmaci che si usano sono invece antistaminici e corticosteroidi, che talvolta vengono usati insieme a broncodilatatori. È anche possibile che vengano prescritti ulteriori farmaci per alleviare i sintomi, contestualmente agli antistaminici, come spray nasale per alleviare la rinite.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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