Workout ormonale: come si "esercitano gli ormoni" per stare bene

E se alla base del nostro benessere ci fossero gli ormoni e il loro essere in equilibrio? Ecco cos'è il workout ormonale, perché è bene praticarlo e come farlo in modo efficace.

Praticare un’attività fisica in modo costante, regolare e mirato è una delle più sane e buone abitudini che si possano seguire per mantenersi in salute, sia dentro che fuori. E questo perché proprio l’attività fisica va a toccare e regolare la produzione dei nostri ormoni, il cui equilibrio è di fondamentale importanza per il nostro benessere generale. Ecco perché è importante seguire una sorta di workout ormonale.

Si tratta di una pratica mirata alla produzione o alla diminuzione di determinati ormoni strettamente collegati alle diverse funzionalità del nostro corpo, che, se trascurati, possono inficiare sull’efficacia del training svolto e sul raggiungimento degli obiettivi che ci si era prefissati.

Ma cosa significa davvero workout ormonale, cos’è e come si pratica?

Workout ormonale: cosa significa?

Come detto, quando si parla di workout ormonale si fa riferimento a una specifica tipologia di allenamento mirata alla modulazione dei diversi livelli di ormoni presenti nel nostro corpo, allo scopo di raggiungere risultati migliori e in modo più efficace rispetto a un allenamento tradizionale o generico.

Per farlo, vengono eseguiti degli esercizi in grado di influire sugli ormoni stessi e sulla loro quantità, aumentandola o diminuendola a seconda degli obiettivi da raggiungere. Il motivo? L’influenza che questi hanno sull’organismo, sulla sua salute, equilibrio e benessere, e sulle diverse funzioni che lo caratterizzano.

Quando gli ormoni sono in disequilibrio, infatti (più o meno della quantità ideale e/o necessaria) non ci sono attività fisiche o metodi di alcun genere che possano far raggiungere un vero e reale benessere fisico. Ecco perché è fondamentale agire direttamente alla radice, intervenendo sugli ormoni stessi e da lì prendersi cura del proprio corpo, con tutta una serie di benefici correlati.

I benefici del workout ormonale

I vantaggi di praticare con costanza un workout ormonale specifico e mirato, infatti, sono davvero molti. E questo anche a seconda degli ormoni che si vanno a stimolare e su cui si concentra la propria pratica.

Nel caso in cui si vada a lavorare sull’insulina (l’ormone prodotto dal pancreas come risposta agli elevati livelli di zucchero nel sangue), per esempio, quello che avviene è un miglioramento a livello della forza e della resistenza muscolare. Il tutto grazie all’accumulo di glicogeno, oltre poi a un incremento dell’efficienza del metabolismo.

Quando il workout ormonale agisce sul progesterone, invece, tra i benefici che si possono ottenere ci sono un maggior consumo di grasso corporeo, il miglioramento delle funzionalità metaboliche, un’azione antidepressiva generale e la regolazione del ciclo sonno-veglia. Un allenamento mirato a questi ormoni è molto importante soprattutto per le donne e in particolare durante la fase della menopausa.

Agendo sulla serotonina, invece, quello che si può ottenere è un aumento del buonumore (non a caso è anche detto ormone della felicità). Ma anche dell’appetito, del desiderio sessuale e del benessere in generale. Oltre a favorire un maggior riposo durante la notte.

Insomma, per tenersi in forma sia dentro che fuori il movimento non basta. Quello che serve è farlo con consapevolezza e in modo oculato, optando per un workout ormonale ad hoc in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere ed eseguendo un allenamento strutturato e preciso.

Workout ormonale: gli esercizi

Solitamente, all’interno di un programma di workout ormonale, si intervallano diverse tipologie di esercizi e pratiche che vanno a toccare i diversi ormoni in modo equilibrato e in base alle diverse esigenze personali di chi pratica. Questo sarà possibile anche grazie all’aiuto di un esperto specializzato che vi indicherà l’attività migliore da svolgere. Ecco qualche esempio di programma settimanale:

  • camminare, per tre o quattro volte la settimana;
  • praticare un allenamento Hiit (ovvero che comprende esercizi cardio intensi per una durata di circa 30/45 secondi, alternandoli a momenti di recupero di 15/30 secondi), per due o tre volte la settimana;
  • esercizi di forza per tutto il corpo da eseguire due o tre volte a settimana;
  • stretching per migliorare la flessibilità e che aiutino ad abbassare in modo naturale i livelli ormonali (per esempio praticando yoga).

Tra gli esercizi che si possono introdurre nel proprio workout ormonale sono tanti e diversi tra loro, tra cui:

  • gli squat (classici, sumo, ecc.);
  • i piegamenti sulle braccia;
  • plank;
  • affondi ( in tutte le loro varianti);
  • i crunch addominali;
  • burpees;
  • esercizi con la kettlebell.

Ovvero i classici esercizi che si compiono in un normalissimo workout, ma scelti in modo accurato e per un numero di ripetizioni che non vadano a sollecitare la produzione di ormoni in modo disequilibrato.

Esistono controindicazioni al workout ormonale?

Come detto, infatti, mantenere gli ormoni in perfetto equilibrio è un tassello di fondamentale importanza per il benessere generale del corpo. E se da una parte il workout ormonale ha come scopo principale proprio la regolazione dei livelli di ormoni in modo che possono favorire la salute corporea, dall’altro un allenamento non oculato può causare esattamente l’opposto e agire contro il benessere del corpo e della mente.

Per esempio, nel caso in cui sì ci si alleni in modo eccessivo, è possibile che si vadano ad alterare i livelli di cortisolo, anche detto ormone dello stress. Questo stimola il rilascio di zuccheri che vanno ad aumentare la resistenza del corpo all’insulina, incidendo in modo negativo sui livelli di energia, sul sonno, sul peso e anche sul tono dell’umore. Esattamente il contrario di quanto desiderato.

Ecco perché è bene eseguire il proprio workout ormonale con attenzione, coscienza e con la giusta motivazione. Ovvero il raggiungimento di in un benessere generale, senza ansie, tempistiche o obiettivi lontani dal proprio essere, ma solo con la consapevolezza e l’intenzione di volersi fare del bene.

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