Come riportato dal North American Society for Pediatric and Adolescent Gynecology, la torsione ovarica è la quinta emergenza medica più comune che coinvolge gli organi riproduttivi femminili. Ma di cosa si tratta esattamente e quali sono i potenziali rischi per la salute?

Torsione ovarica: cos’è?

Le ovaie, che hanno approssimativamente la dimensione e la forma di una mandorla, sono situate nel basso addome della donna, una su ogni lato dell’utero. Le ovaie hanno due funzioni principali: produrre ormoni (compresi estrogeni e progesterone) e rilasciare un uovo ogni mese per la fecondazione.

La torsione ovarica si verifica quando un ovaio si torce intorno ai legamenti che lo tengono in posizione. Questo comporta l’interruzione del flusso di sangue causando forti dolori, e, se questa condizione si prolunga nel tempo, può portare alla morte dei tessuti ovarici e quindi alla necrosi.

La torsione ovarica di solito si verifica su un solo lato e può causare dolore improvviso e intenso fino a provocare il vomito o addirittura un’infezione nella cavità addominale come la peritonite. Se non viene trattata tempestivamente, c’è il rischio di sterilità.

Le donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni (che siano incinte o meno) hanno maggiori probabilità di sperimentare la torsione ovarica, anche se non è raro che si verifichi in età infantile o durante la menopausa.

Le possibili cause di una torsione ovarica

La torsione ovarica è causata da diversi fattori.

  • Presenza di una ciste ovarica: può succedere che una ciste o un’altra massa di tessuto spostino l’ovaia facendola ruotare attorno ai legamenti di sostegno;
  • Legamento ovarico più lungo: la torsione ovarica può essere causata anche dall’eccessiva lunghezza del legamento ovarico che collega l’ovaia all’utero;
  • Tecnologie riproduttive assistite (ART): l’induzione all’ovulazione, ad esempio, è una tecnologia riproduttiva assistita che può causare l’aumento del rischio di torsione ovarica;
  • Alti livelli ormonali in gravidanza: durante la gravidanza se i livelli ormonali sono più alti possono causare il rilassamento dei tessuti e anche del legamento ovarico, con la conseguente torsione dell’ovaia per la mancata tensione. Anche chi si sta sottoponendo a trattamenti ormonali contro l’infertilità è a rischio di torsione ovarica.

Torsione ovarica: sintomi e segnali

I sintomi della torsione ovarica sono diversi:

  • nausea;
  • vomito;
  • febbre;
  • sanguinamento vaginale anormale.

Il forte dolore pelvico è il sintomo più caratteristico della torsione ovarica, che si manifesta con crampi che possono perdurare anche per diversi giorni o settimane. Questo accade quando l’ovaia si torce e si disfa costantemente. Il dolore può anche arrivare alla schiena o alle gambe. Se l’addome o l’area pelvica sono rigidi o si prova dolore quando si smette di toccarli, potrebbe essere un segnale che l’ovaia è già necrotica.

Nonostante questi sintomi, la diagnosi può risultare difficoltosa in quanto sono simili a quelli dei calcoli renali, dell’appendicite, all’infezione al tratto urinario e alla gastroenterite. Per questo è fondamentale consultare il proprio medico tempestivamente per effettuare un esame pelvico col fine di individuare la patologia corretta.

Rischi e conseguenze di una torsione ovarica

Se la torsione è stata diagnosticata tardi e la perdita di sangue ha causato la morte del tessuto ovarico sarà necessario l’intervento chirurgico via laparoscopia (utilizzando il laparoscopio, un tubo sottile con una telecamera e una luce sulla punta), tramite ooforectomia, per rimuovere l’ovaia, oppure salpingo-oforectomia, per rimuovere ovaia e tuba di Falloppio.

I rischi di queste procedure, come per qualsiasi altra operazione chirurgica, possono includere la coagulazione del sangue, l’insorgenza di infezioni e complicazioni durante l’anestesia.

Durante una gravidanza, nei casi più gravi, la torsione ovarica può portare alla morte del feto e alla potenziale infertilità.

Torsione ovarica: come si cura?

Quando viene diagnosticata, questa condizione è considerata un’emergenza chirurgica. Pertanto, raggiungere una diagnosi corretta il più rapidamente possibile è fondamentale per prevenire eventi avversi che possono comportare la perdita dell’ovaio, delle tube di Falloppio o di entrambi.

La chirurgia è l’unico modo per trattare la torsione ovarica e nello specifico le procedure per ripristinare il corretto flusso sanguigno sono due:

  • nella laparoscopia vengono praticate delle piccole incisioni nell’addome per inserire un laparoscopio assieme a strumenti chirurgici per rimuovere una cisti (se necessario) e svitare l’ovaio ed eventualmente la tuba di Falloppio. Dopo essersi assicurati che ci sia flusso di sangue all’ovaio, l’intervento è concluso. L’operazione può essere praticata in ospedale sotto anestesia e non richiede una notte di degenza.
  • nella laparotomia viene fatta un’incisione più grande nell’addome in modo da vedere gli organi interessati e disfare l’ovaia (e rimuovere una cisti, se presente). Una volta conclusa l’operazione il chirurgo ricucirà la ferita. La laparotomia richiede un pernottamento in ospedale perché il recupero da un intervento aperto richiede più tempo.
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