Torsione ovarica, guida all'emergenza ginecologica
La torsione ovarica si verifica quando un ovaio si torce attorno al legamento che lo tiene in posizione causando un forte dolore pelvico.
La torsione ovarica si verifica quando un ovaio si torce attorno al legamento che lo tiene in posizione causando un forte dolore pelvico.
Le ovaie, che hanno approssimativamente la dimensione e la forma di una mandorla, sono situate nel basso addome della donna, una su ogni lato dell’utero. Le ovaie hanno due funzioni principali: produrre ormoni (compresi estrogeni e progesterone) e rilasciare un uovo ogni mese per la fecondazione.
La torsione ovarica si verifica quando un ovaio si torce intorno ai legamenti che lo tengono in posizione. Questo comporta l’interruzione del flusso di sangue causando forti dolori, e, se questa condizione si prolunga nel tempo, può portare alla morte dei tessuti ovarici e quindi alla necrosi.
La torsione ovarica di solito si verifica su un solo lato e può causare dolore improvviso e intenso fino a provocare il vomito o addirittura un’infezione nella cavità addominale come la peritonite. Se non viene trattata tempestivamente, c’è il rischio di sterilità.
Le donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni (che siano incinte o meno) hanno maggiori probabilità di sperimentare la torsione ovarica, anche se non è raro che si verifichi in età infantile o durante la menopausa.
La torsione ovarica è causata da diversi fattori.
I sintomi della torsione ovarica sono diversi:
Il forte dolore pelvico è il sintomo più caratteristico della torsione ovarica, che si manifesta con crampi che possono perdurare anche per diversi giorni o settimane. Questo accade quando l’ovaia si torce e si disfa costantemente. Il dolore può anche arrivare alla schiena o alle gambe. Se l’addome o l’area pelvica sono rigidi o si prova dolore quando si smette di toccarli, potrebbe essere un segnale che l’ovaia è già necrotica.
Nonostante questi sintomi, la diagnosi può risultare difficoltosa in quanto sono simili a quelli dei calcoli renali, dell’appendicite, all’infezione al tratto urinario e alla gastroenterite. Per questo è fondamentale consultare il proprio medico tempestivamente per effettuare un esame pelvico col fine di individuare la patologia corretta.
Se la torsione è stata diagnosticata tardi e la perdita di sangue ha causato la morte del tessuto ovarico sarà necessario l’intervento chirurgico via laparoscopia (utilizzando il laparoscopio, un tubo sottile con una telecamera e una luce sulla punta), tramite ooforectomia, per rimuovere l’ovaia, oppure salpingo-oforectomia, per rimuovere ovaia e tuba di Falloppio.
I rischi di queste procedure, come per qualsiasi altra operazione chirurgica, possono includere la coagulazione del sangue, l’insorgenza di infezioni e complicazioni durante l’anestesia.
Durante una gravidanza, nei casi più gravi, la torsione ovarica può portare alla morte del feto e alla potenziale infertilità.
Quando viene diagnosticata, questa condizione è considerata un’emergenza chirurgica. Pertanto, raggiungere una diagnosi corretta il più rapidamente possibile è fondamentale per prevenire eventi avversi che possono comportare la perdita dell’ovaio, delle tube di Falloppio o di entrambi.
La chirurgia è l’unico modo per trattare la torsione ovarica e nello specifico le procedure per ripristinare il corretto flusso sanguigno sono due:
Lettrice accanita, amante dell'arte e giornalista. Ho da sempre il pallino per la scrittura.
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