Taglietti all'angolo delle labbra o sopra? Potrebbe essere cheilite
Parliamo di cheilite quando ci riferiamo ai tagli agli angoli della bocca. Le cause possono essere diverse, e così anche i modi per curarla. Ecco i più comuni.
Parliamo di cheilite quando ci riferiamo ai tagli agli angoli della bocca. Le cause possono essere diverse, e così anche i modi per curarla. Ecco i più comuni.
Molti di voi avranno notato dei piccoli tagli agli angoli della bocca, oppure nella parte immediatamente superiore. Queste screpolature non dipendono dall’esposizione agli agenti atmosferici o dall’aver mangiato o bevuto determinati alimenti, ma può trattarsi di una vera e propria infezione cutanea che prende il nome di cheilite. Il termine, tuttavia, è usato genericamente per indicare un gruppo molto vasto di patologie della bocca, le cui cause possono essere diverse e varie. Parlare di cheilite, dunque, è un po’ come parlare di dermatite, senza fornire precisazioni in merito.
Ma i tipi di cheilite possibili sono davvero tanti. Alcuni sono ad esempio:
Cheilite atopica: si presenta con secchezza, screpolature, microtagli e prurito. Il trattamento è difficile perché il fastidio induce a leccare di continuo le labbra, provocando nuova dermatite. Inoltre chi soffre di questo fastidioso disturbo applica ossessivamente burrocacao o lucidalabbra. Ma per arrivare alla guarigione occorre non leccare,non bagnare le ferite quando si beve o mangia, o quando si lavano i denti, ed evitare lucidalabbra e burrocacao.
Cheilite attinica: è un’alterazione a evoluzione potenzialmente maligna della superficie rossa delle labbra (il vermiglio), limitata quasi esclusivamente al labbro inferiore. È più comune nei soggetti di cute chiara, con storia di esposizioni solari intense e prolungate, e di solito si osserva attorno ai 50 anni di età. Si presenta con una scarsa definizione tra il bordo cutaneo e quello rosso delle labbra per la comparsa di elementi biancastri, irregolari, di estensione variabile, costituiti da cellule danneggiate dai raggi solari che non sono riuscite a riparare completamente ed efficacemente i danni subiti.
Il loro comportamento e la loro funzionalità non sono simili a quello delle cellule normali. Il campanello d’allarme per un’evoluzione tumorale è dato dalla comparsa di placche e croste irregolari. Solitamente le alterazioni sono multiple e si distribuiscono irregolarmente sulle aree colpite, mentre fissurazioni e ulcerazioni indicano un’ulteriore progressione aggressiva della patologia. Il fumo e il contatto con il calore delle sigarette o della pipa possono costituire fattori promuoventi in soggetti predisposti.
Il disturbo è chiamato, più dettagliatamente, cheilite angolare, e come abbiamo accennato è determinato spesso da un’infezione provocata da funghi e batteri. Tra i molti fattori di rischio che predispongono a questo tipo di problema ci sono la bocca secca, l’immunosoppressione, le carenze nutrizionali e la sovrachiusura della bocca.
I microrganismi coinvolti nel provocare l’infezione e l’infiammazione della bocca solitamente sono candida, stafilococco aureo, streptococco beta-emolitico, ma la cheilite può dipendere anche da una combinazione dei vari microrganismi descritti precedentemente.
Alcuni studi hanno collegato l’insorgenza della cheilite anche con carenze di carattere nutrizionale, determinate specialmente da un insufficiente apporto di vitamina B e ferro.
Il sintomo caratteristico della cheilite è una lesione infiammatoria che si riscontra maggiormente agli angoli della bocca. Simmetricamente le lesioni possono essere presenti ai due lati della bocca. In alcuni casi l’irritazione è limitata alla mucosa delle labbra, mentre in altri si può estendere toccando anche la pelle del viso. All’inizio gli angoli della bocca sono grigio-bianchi con eritema, ma in un secondo momento subentrano gonfiori e spaccature della pelle.
Per giungere alla corretta diagnosi della cheilite, è necessario effettuare un esame clinico, con cui il medico esamina l’irritazione e può richiedere un emocromo completo, integrato con la determinazione dei livelli di ferro, di vitamina B12 e di folati.
Esistono diversi rimedi che stanno alla base del trattamento della cheilite: se il problema è dovuto alla presenza di una protesi dentaria, ad esempio, è bene occuparsi molto attentamente dell’igiene di quest’ultima, provvedendo a una pulizia accurata quotidiana; si possono usare farmaci antimicotici da applicare a livello topico, oppure alcune creme antimicotiche in combinazione con corticosteroidi, che servono a ridurre l’infiammazione; se la cheilite è determinata dalla presenza dello stafilococco aureo, l’infezione deve essere trattata con un antibiotico efficace contro questo tipo di batterio: di solito si usa una crema a base di acido fusilico; se infine la cheilite è causata dalla sovrachiusura della bocca, con la formazione di pieghe profonde della pelle, allora può essere necessario aumentare l’altezza della parte inferiore del viso, intervenendo chirurgicamente.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
Cosa ne pensi?