Sentiamo spesso dire che i nei sono potenzialmente da tenere sotto controllo e che dovremmo fare tutti una mappatura dei nei e che dobbiamo fare dei controlli periodici. C’è un po’ di verità e un po’ di eccessivo allarmismo in questo.

I nei li abbiamo tutti e alcuni di essi possono essere forieri di problemi di salute anche gravi. Chiedete sempre consiglio a un dermatologo prima di fare qualunque scelta (per esempio in termini di utilizzo prodotti cosmetici o depilazione). E sicuramente è meglio anche chiedere informazioni se riscontrate prurito a un neo: è qualcosa di comune, che può capitare, ma potrebbe essere anche l’indice di un problema di salute su cui intervenire tempestivamente.

I diversi tipi di nei

Prurito neo
Fonte: iStock

Come scrive MsdManuals, i nei sono escrescenze della pelle che provengono dai melanociti, ossia cellule che producono la melanina, il pigmento della pelle. I nei non sono sempre uguali lungo il corso di tutta la nostra vita, a volte cambiando di colore, scurendosi o sbiadendosi. Alcuni nei sono presenti già nei giorni successivi alla nascita, altri possono sorgere più o meno fino ai 50 anni (ma talvolta anche dopo), o possono scomparire: solitamente è un processo normale, anche se qualche volta ci può essere un problemino. In generale possono essere classificati in due tipologie:

  • nei comuni;
  • nei atipici (che poi sono quelli da dover tenere sotto controllo e tra poco vedremo perché).

Le cause del prurito a un neo

Il prurito a un neo si verifica molto comunemente in caso di sfregamento contro i vestiti. Si tratta di qualcosa di davvero poco preoccupante, anche se è sempre bene parlarne con un medico perché si sta andando a irritare la pelle e questo non va bene. HealthLine spiega anche quale è la principale e più preoccupante causa di prurito a un neo: il melanoma.

Non vi agitate, restate calmi prima di aver parlato con il medico: qui diamo sempre e solo informazioni di massima. Il rischio di melanoma che ognuno di noi ha viene riassunto dalla sigla Abcde, che corrisponde alle caratteristiche dei nei, ovvero:

  • asimmetria (se il neo non ha una forma simmetrica);
  • bordo (se i bordi del neo sono irregolari);
  • colore (se cambia di colore);
  • diametro (se la grandezza è superiore a quella di una piccola gomma per cancellare);
  • evoluzione ed elevazione (se il neo cambia nel tempo e si sta sollevando rispetto al resto).

A che sintomi si accompagna il prurito a un neo

Prurito neo
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Altri sintomi problematici associati al prurito a un neo, dice ancora HealthLine, potrebbero essere:

  • sanguinamento;
  • sudore localizzato;
  • formazione di croste;
  • dolore;
  • indurimento della pelle.

Prurito a un neo: quando preoccuparsi?

Teoricamente non ci si dovrebbe preoccupare mai, tranne in presenza di una precisa diagnosi medica. Humanitas spiega che non ci si dovrebbe mai preoccupare neppure di fronte alla lesione o alla rottura (con sanguinamento) di un neo, anche se sarebbe meglio evitare situazioni che possano condurre a un tale rischio.

Però, ecco, il fatto che magari vi siete rotti o rotte un neo, vi porta a un passo importante: contattare un dermatologo. Lì potrete, senza impegno, controllare i vostri nei atipici e valutare, in presenza o assenza di sintomi come il prurito, se sono pericolosi.

HealthLine chiarisce che il prurito a un neo non deve essere curato, ma che se dà troppo fastidio e il medico vi dice che potrebbe essere potenzialmente cancerogeno, lo si può sempre rimuovere attraverso asportazione o rasatura chirurgica (in base alla grandezza del neo). Naturalmente il dermatologo si occuperà anche di una biopsia che servirà a definire la natura delle cellule nel vostro neo, dicendovi sostanzialmente se potete stare tranquilli o forse c’è bisogno di monitorare, di controllare capillarmente o addirittura di asportare.

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