Spotting da impianto e spotting premestruale: parliamone!

Le perdite vaginali, di qualunque tipo, non devono essere sottovalutate. Purtroppo ancora oggi sono un argomento che si preferisce evitare, ci vergogniamo quando abbiamo perdite, soprattutto colorate, e cerchiamo di nasconderle il più possibile. È importante invece capire bene come sono, le loro caratteristiche per sapere cosa rappresentano. È il caso dello spotting da impianto: vediamo cos'è e come riconoscerlo da quello premestruale.

Lo spotting da impianto è il nome con cui si definiscono le perdite di sangue dovute all’impianto dell’embrione nell’utero, e rappresentano quindi l’inizio di una gravidanza. Di colore rosso chiaro, meno abbondanti di un flusso mestruale, possono essere tuttavia scambiate con l’arrivo del ciclo.

In ogni caso, quando una donna rileva dello spotting sugli slip, è restia a parlarne, e cerca in tutti i modi di nascondere le macchie invece di capirne l’origine. Lo spotting da impianto, così come il ciclo mestruale, è un processo del tutto naturale e fisiologico, che non deve preoccupare né tanto meno far vergognare le donne.

Secondo il portale italiano Bussola Sanità si manifesta in circa il 6-7% delle gravidanze, ma anche se l’incidenza è bassa, è importante parlarne liberamente e conoscerne le differenze con lo spotting premestruale, per scoprire cosa sta succedendo nel proprio corpo.

Spotting da impianto o perdite premestruali?

spotting da impianto
Fonte: Web

Lo spotting da impianto compare quando l’ovulo viene fecondato dallo spermatozoo e l’embrione si impianta sulla parete interna dell’utero, l’endometrio. L’impianto può provocare la rottura di alcuni vasi sanguigni o di una piccola parte del tessuto uterino, che causa delle leggere perdite di sangue. Si tratta di un processo del tutto normale, che può accadere quando l’embrione crea il suo nido sulla parete uterina.

La differenza maggiore per riconoscere i due tipi di perdite è il giorno della comparsa. Nelle donne con il ciclo mestruale regolare è più facile distinguere lo spotting premestruale da quello d’impianto. In quest’ultimo caso infatti, le perdite compaiono solitamente tra il settimo e il dodicesimo giorno dopo l’ovulazione, quindi prima rispetto alle mestruazioni.

Può accadere invece che il ciclo sia irregolare, oppure che lo spotting da impianto arrivi oltre i 12 giorni così che le perdite da impianto coincidano con l’inizio delle mestruazioni. Per escludere o confermare una gravidanza è allora consigliabile effettuare un test di gravidanza o rivolgersi al proprio ginecologo.

Altri sintomi dello spotting da impianto

Lo spotting da impianto si manifesta nella maggior parte dei casi in maniera asintomatica, oppure accompagnato da crampi uterini che provocano dolore al ventre, simili a quelli mestruali. Di conseguenza, l’unico segnale per riconoscere il tipo di perdite è dato dalla durata e dalle caratteristiche che vedremo in seguito.

In certi casi, tuttavia si manifestano sintomi che possono aiutare a riconoscere l’inizio di una gravidanza:

  • gonfiore e/o dolore al seno;
  • dolori alla schiena o alla testa;
  • nausee mattutine e vomito;
  • disturbi gastrointestinali;
  • stanchezza e debolezza;
  • insonnia.

Quanto dura lo spotting da impianto?

Un’altra differenza con le perdite premestruali è la durata. Non è ancora chiarissimo quanto dura lo spotting da impianto, ma solitamente sparisce entro 3 giorni circa, e può durare anche meno di 48 ore. È importante monitorare la durata delle perdite, poiché se il flusso aumenta e il colore si scurisce, potrebbe trattarsi di spotting premestruale.

Inoltre, una durata superiore e un colore rosso più acceso, possono essere sintomo di qualcosa più grave. Se si era instaurata una gravidanza, le perdite potrebbero rappresentare una minaccia di aborto. Altrimenti, possono essere segnale di infezioni, alterazioni ormonali o irregolarità mestruali ed è necessario pertanto rivolgersi al proprio medico.

Colore dello spotting da impianto

spotting da impianto
Fonte: Web

Abbiamo visto le differenze principali tra perdite premestruali e da impianto, che riguardano soprattutto la durata e la comparsa. Inoltre, lo spotting da impianto è caratterizzato da un flusso inferiore rispetto a quello mestruale e si differenzia per il colore. Le perdite da ciclo sono di colore rosso vivo o più scuso, ed è più denso. Le perdite da impianto invece sono solitamente di un colore meno intenso, e in particolare possono comparire di diversi colori. Il colore delle perdite servire anche a stabilire l’avvenuto annidamento dell’ovulo fecondato: più sono chiare e più l’impianto è recente.

Nella maggior parte dei casi, il sangue causato dalla rottura di capillari o tessuto uterino è poco, pertanto compaiono perdite di colore rosa ossia di rosso molto chiaro. In altri casi invece lo spotting risulta di colore marrone o con striature di sangue, simile a perdite di altra origine, in quantità però minore. Infine, capita che lo spotting da impianto sia di un colore rosso acceso, molto simile al ciclo. Anche in questo caso, per differenziarlo da perdite di altro tipo, è importante guardare la durata e l’abbondanza del flusso, e in caso di dubbio, contattare il ginecologo.

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