Le differenze tra le sinechie delle piccole labbra e le sinechie uterine

Le sinechie sono un'anomala cicatrizzazione delle piccole labbra nelle bambine o nella cavità uterina nelle donne adulte. Scopriamo la differenza e come (e se) sia giusto intervenire in entrambi i casi.

Le sinechie possono manifestarsi nelle bambine o nelle donne adulte. Si parla di sinechie delle piccole labbra quando si intende un’anomala fusione dei margini della labbra che circondano l’ingresso della vagina, mentre nelle donne adulte si parla di sinechie uterine all’interno della cavità endometriale.

Sinechie delle piccole labbra: come comportarsi?

Sinechie delle piccole labbra: bambina e mamma
Fonte: web

Un’anomalia che colpisce tra il 2 e il 5% delle bambine tra i sei mesi e i sette anni. Si tratta di una chiusura momentanea che scompare in età puberale, da non considerare una patologia.

La causa di sinechie nelle bambine è l’assenza di estrogeni e la conseguente secchezza vaginale. Se la chiusura è parziale può non avere sintomi e non creare alcun problema nella bambina; in questo caso non c’è bisogno di alcuna azione, le sinechie se ne andranno autonomamente con l’inizio della pubertà e quindi la produzione di ormoni.

Nel caso in cui la chiusura sia completa potrebbe creare complicanze quali il ristagno delle urine, con infezioni alle vie urinarie, dolore e bruciore locale. Nel caso in cui si manifestino questi sintomi è consigliata l’applicazione di pomate a base di estrogeni. Solitamente dopo 4 settimane si vedono già i risultati. Ottimo l’uso di oli lubrificanti per evitar la richiusura delle piccole labbra con conseguente delicata separazione manuale.

L’intervento chirurgico è considerato inutile ed esagerato da parecchi anni. Il consiglio per ogni genitore è quello di non preoccuparsi immediatamente, ma di considerare la situazione in base alla sua oggettiva gravità. Il consulto di un pediatra è obbligatorio.

Le sinechie uterine

A differenza delle sinechie delle piccole labbra le sinechie uterine sono delle aderenze che si manifestano all’interno delle cavità uterine e nel collo dell’utero. A seconda della quantità di tessuto muscolare o fibroso coinvolto nella sua estensione si parla di sinechie di diverse dimensioni: possono coinvolgere un terzo, due terzi o tutta la cavità uterina (in questo caso si parla di Sindrome di Asherman).

La causa si fa risalire a un trauma delle cavità uterine e del canale cervicale. I traumi possono essere causati da raschiamento delle cavità per fini diagnostici, da aborti spontanei o interruzioni volontarie della gravidanza. Anche durante il parto o altre operazioni all’utero si possono causare traumi alla cavità uterina attraverso manovre manuali o l’utilizzo di strumenti. Le sinechie possono essere determinate anche da infiammazioni o infezioni della cavità uterina.

Il sintomo principale è la riduzione del flusso mestruale fino alla sua scomparsa. La diagnosi può avvenire attraverso l’isterosalpingografia, un esame radiografico che attraverso delle tecnologie a contrasto permette di notare difetti nella cavità uterina o nel canale cervicale.
L’esame più diffuso per la sua diagnosi è l’isteroscopia, esame che consiste nell’introduzione di una sonda con telecamera, che permette di vedere eventuali sinechie.

In questo caso, a differenza delle sinechie delle piccole labbra, il trattamento è esclusivamente chirurgico attraverso, appunto, l’isteroscopia operativa.

Le sinechie uterine e la gravidanza

Sinechie uterine e gravidanza
web

Come detto precedentemente, si parla di sindrome di Asherman quando le sinechie uterine occupano quasi tutta la cavità uterina. Le cause provengono anch’esse da aggressioni alla cavità uterina e dalla loro anormale cicatrizzazione. Le conseguenze drastiche di questa patologia sono l’amenorrea, ripetuti aborti spontanei e problemi di infertilità. In questo caso, prima dell’isteroscopia operativa è necessario valutare preventivamente la situazione e la gravità della cavità endometriale, una volta conseguito l’intervento è obbligatorio invece seguire la guarigione con pratiche preventive e trattamenti per la corretta cicatrizzazione.

I rischi legati a una gravidanza post sindrome di Asherman possono essere diversi, i più frequenti sono un aborto nel primo trimestre, problemi con la placenta che potrebbe presentarsi accreta (cresce nelle pareti dell’utero) o previa (impiantata nella parte bassa dell’utero) e infine la cervice troppo dilatata che potrebbe portare alla perdita del bambino o a un parto prematuro.

In ogni caso l’interferenza delle sinechie con la gravidanza dipende molto dalla loro gravità e, come anticipato, dalla loro estensione. Anche una posizione scorretta delle sinechie, pur di piccole dimensioni, potrebbe causare un aborto o rendere difficile l’annidamento del feto.

Consultare preventivamente il parere di un medico è il giusto comportamento da tenere per chi vuole portare a termine una gravidanza.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!