Rinascere a seconda vita attraverso la respirazione circolare
Recuperare le forze e riprendersi la calma perduta può rivelarsi semplice, proprio come respirare: scopriamo la tecnica della respirazione circolare.
Recuperare le forze e riprendersi la calma perduta può rivelarsi semplice, proprio come respirare: scopriamo la tecnica della respirazione circolare.
Fermare questa folle corsa e respirare a pieni polmoni può rivelarsi una semplice soluzione per aiutare a riprendere il controllo di noi stessi. Ma, parlando proprio di respirazione, esiste una tecnica che mette al centro questo processo e di cui si sostiene abbia la capacità di connetterci col proprio inconscio: il suo nome è respirazione circolare.
La respirazione è un processo che eseguiamo automaticamente, ma nel caso della respirazione circolare acquisisce una dimensione conscia. Può essere paragonata a una tecnica di meditazione, in cui siamo noi stessi a controllare i processi di inspirazione ed espirazione. È costituita da un ciclo di respirazioni eseguite una dopo l’altra, senza apnee e senza pause.
L’esercizio può essere praticato sia da seduti che da sdraiati, avendo cura di scegliere un luogo silenzioso e lontano da rumori molesti. Il tempo totale per dedicarsi a questa pratica può essere scelto liberamente in base al tempo disponibile e ai propri impegni, da qualche minuto fino a quasi mezz’ora.
Questa tecnica permetterebbe al corpo di ricaricarsi, di mettere da parte lo stress e le paure: per questo trova un suo impiego anche in ambito psicologico, nel trattamento degli attacchi di panico.
La respirazione circolare comprende 2 particolari tecniche:
Come è stato spiegato nel precedente paragrafo, la sessione meditativa inizia con una inspirazione lenta e profonda. Successivamente, quando i polmoni sono pieni d’aria, si lascia posto all’espirazione, che dovrà uscire senza ricorrere a una spinta volontaria. Il tutto si ripete, ovviamente senza lasciare pause.
Lo scopo è prendere un andamento circolare del respiro, che ci metterà in contatto con il proprio essere.
La respirazione circolare non risulta essere supportata dalla comunità scientifica, per questo viene relegata a una semplice pratica meditativa. Ciò però non esclude il fatto che praticandola si possano riscontrare alcuni benefici.
Pare infatti che attraverso gli esercizi di respiro circolare possano attivarsi reazioni sia fisiologiche che psicologiche: per quanto riguarda il fattore psicologico, si induce un abbassamento delle barriere razionali e difensive, in atto negli stati di coscienza ordinari.
La cosiddetta “energia vitale”, attivata tramite la respirazione circolare, apre la strada al rilassamento profondo che aiuta a ritrovare e rafforzare la nostra capacità di autoascolto. Queste barriere razionali, anche profonde, si sciolgono e rendono così accessibili i livelli più nascosti del nostro essere.
Come abbiamo avuto modo di riportare in precedenza, anche il fisico trae beneficio da questa tecnica di respirazione. Alcune fonti riportano che più del 70% delle tossine sono espulse dal nostro corpo tramite la respirazione. Ciò renderebbe il respiro circolare la via ottimale per la purificazione fisica.
In poche parole, si innescherebbe un vero e proprio processo di purificazione corporea, in grado di alleviare la struttura psicofisica nella sua totalità.
Insomma, seppur non ci siano evidenze e studi scientifici in merito, la respirazione circolare sembrerebbe avere dei benefici sull’organismo e sulla mente.
Se ci fosse la possibilità di vivere nei film di Miyazaki farei salti di gioia!
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