L’oligomenorrea è un problema che riguarda il ciclo mestruale: normalmente, ogni donna dovrebbe avere un ciclo che oscilla tra i 23 e i 35 giorni – con delle medie di 28 e un quarto, esattamente come la fasi della luna – ma quando il ciclo è più lungo di 35 giorni ma inferiore a tre mesi si parla di oligomenorrea. Oltre i tre mesi si tratta invece di amenorrea, ma c’è anche chi soffre di entrambi i disturbi e alterna cicli più radi alla loro assenza, tanto che in questo caso si parla di oligo-amenorrea.

Una premessa è d’obbligo: i nostri cicli mestruali non sono gli stessi per tutta la vita. Durata del ciclo mensile, durata delle mestruazioni vere e proprie e flusso più o meno abbondante possono sempre variare. È sempre bene tenere sotto controllo qualunque fenomeno, perché una variazione seppur minima può avere a che vedere con la nostra fertilità, ma senza esagerare: non va bene allarmarsi se a un certo punto le mestruazioni passano da 5 a 3 giorni, soprattutto se il fenomeno è reiterato nel tempo. Un consiglio medico e una rassicurazione e passa la paura.

Oligomenorrea, i sintomi

Oligomenorrea sintomi
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Il diradarsi delle mestruazioni è il sintomo più evidente dell’oligomenorrea, ma ce ne sono altri. Come per esempio i dolori addominali simili a quelli che si hanno prima delle mestruazioni. L’oligomenorrea è una conseguenza della seconda fase del ciclo: se si immagina l’ovulazione come climax del mese, e nei giorni che seguono l’ovulazione che avviene il ritardo che poi si riflette nel ciclo mestruale. È comunque un disturbo molto diffuso nel primo anno di mestruazioni: una ragazza su quattro, nel suo primo anno di menarca, ha l’oligomenorrea perché il ciclo mestruale si deve ancora stabilizzare.

D’altro canto però ci sono anche dei fattori di rischio, tra i quali disturbi alimentari come anoressia e bulimia, ovaio policistico, ipertiroidismo, menopausa precoce, stress, malattie croniche o tumore della ghiandola pituitaria.

Oligomenorrea, le cause

Oligomenorrea cause
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Anche nelle donne adulte il fenomeno è frequente: una donna su tre può avere l’oligomenorrea, ma le cause possono cambiare da persona a persona. Una delle ragioni può essere la presenza eccessiva di ormoni maschili nella donna, oppure l’ovaio multifollicolare (troppi follicoli possono generare il ritardo), così come lo stress.

Un esempio comune di stress? La stessa attesa delle mestruazioni. Facciamo caso a quelle volte in cui temiamo di essere rimaste incinte perché qualcosa è andato storto con i metodi contraccettivi e magari siamo comunque particolarmente ansiose: non vi è capitato mai che in quel caso le mestruazioni arrivassero in ritardo?

Tra le cause di oligomenorrea c’è anche la menopausa precoce dicevamo, ma potrebbe trattarsi anche di una conseguenza: ci sono degli studi in merito, ma ancora non è stata dimostrata una connessione diretta tra i due fenomeni.

Oligomenorrea, i rimedi

Oligomenorrea
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Il primo passo per risolvere il problema è, come sempre, rivolgersi al medico. Per gran parte delle cause, è possibile che vengano prescritti farmaci a base di progesterone – è quell’ormone che viene somministrato in gravidanza contro le minacce d’aborto o il timore di un parto prematuro – perché aiuta a fornire un assestamento dell’equilibrio fisico dell’apparato riproduttivo.

Nel caso in cui in noi ci sia un eccesso di ormoni maschili, il riequilibrio potrebbe essere pensato dal medico attraverso la somministrazione di farmaci a base di clomifene citrato oppure di iniezioni di gonadotropine. Non c’è sempre una soluzione fissa per risolvere il problema, dato che può risalire a cause molto diversificate.

Ci sono alcuni modi per prevenire l’oligomenorrea: un’alimentazione bilanciata con olio d’oliva e frutta secca (per via del contenuto di acidi grassi), mantenere il peso forma ossia quello giusto in base all’altezza e all’ossatura, ridurre lo stress, fare attività fisica, essere felice in amore (per via dei feromoni maschili).

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