Prosopagnosia: la malattia di Brad Pitt e Enrica Bonaccorti, cantata da Caparezza

La prosopagnosia è un disturbo che compare in un brano di Caparezza: molte persone ne sono afflitte, anche tra le celebrità.

A tutti noi, chi più chi meno, sarà capitato, almeno una volta nella vita, di non riconoscere persone che abbiamo già visto molte volte. Succede per varie ragioni: può darsi che non incontriamo quella persona da molto tempo, che abbia cambiato look o che semplicemente si trovi in un posto in cui non siamo soliti vederla.

E, quando accade, possiamo provare un profondo imbarazzo; purtroppo però ci sono molte persone a cui capita di frequente, e sono affette da un fenomeno che si chiama prosopagnosia.

Si tratta di un deficit percettivo nel sistema nervoso centrale: quando si ha la prosopagnosia, non si riesce a riconoscere il volto delle persone, i loro tratti di insieme. La condizione è nota fin dal XIX secolo, quando si iniziò a studiarla.

A soffrirne sono anche diverse celebrità, come Enrica Bonaccorti o Brad Pitt, mentre Caparezza l’ha persino cantata in alcuni suoi versi.

In un’intervista al periodico DiPiù, la conduttrice ha rivelato di soffrire di prosopagnosia fin da bambina e ha evidenziato come la sua condizione possa essere dannosa lavorando nel mondo dello spettacolo.

È come se d’improvviso mi dimenticassi di chi ho davanti. Non associo i volti ai nomi e posso parlare con qualcuno tutta la sera ma poi il giorno dopo… niente. […] Non sa quanto può essere imbarazzante. Socialmente può creare problemi, specie per chi come me lavora nel mondo dello spettacolo e vive di relazioni. Non sa quanta gente si offende e quante gaffe ho fatto.

Brad Pitt ha invece spiegato a Esquire come gli altri non lo comprendano e si offendano perché lui non li riconosce:

Molte persone mi odiano, perché pensano che manchi loro di rispetto.

Caparezza, infine, ha scritto questa canzone per parlare della particolare condizione; anzi, in realtà le canzoni sono due e si trovano all’inizio e alla fine dell’album Prisoner 709. La prima, Prosopagnosia, ha un testo, mentre la seconda, Prosopagno sia!, è quasi del tutto un remix strumentale. Laddove c’è il testo, si parla della prosopagnosia in senso stretto solo verso la fine, in questi versi:

Non mi riconosco più, prosopagnosia
Sto cantando ma il mio volto non è divertito
Quasi non capisco più quale brano sia
Ogni volta mi riascolto e sono risentito
Un video di chirurgia ricorda a me stesso
Che può essere sgradevole guardarsi dentro
Fino a diventare oggetto del proprio disprezzo
E dire “Sono io sputato quello nello specchio!”
E non aspetto altro (e non aspetto altro)
Che avere un altro aspetto.

Altre celebrity che soffrono di prosopagnosia sono l’attore e doppiatore Stephen Fry, il co-fondatore di Apple Steve Wozniak e la principessa svedese Victoria.

Prosopagnosia, di che cosa si tratta

Il termine viene dal greco ed è composto da «prosopo-» cioè volto e «-agnosia» ossia ignoranza, perché è appunto un’impossibilità a riconoscere la faccia delle persone. Il deficit può variare da persona a persona e fino al XX secolo si pensava che si trattasse di un disturbo raro – mentre oggi si ritiene che fino al 2% della popolazione mondiale potrebbe esserne affetta.

A volte, il riconoscimento esiste solo a livello inconscio: se a chi è colpito da prosopagnosia si mostrano i volti di famigliari o amici, potrebbe non riuscire a dire di chi si tratta ma al tempo stesso riuscire a dare una risposta emotiva alle foto di quei volti, come attesta lo studio dal titolo Autonomic recognition of names and faces in prosopagnosia: A neuropsychological application of the guilty knowledge test.

Possono essere colpiti da questa condizione anche persone affette da disturbi dello sviluppo, come autismo e sindrome di Asperger.

Prosopagnosia, i tipi

Ci sono tre tipi di prosopagnosia: la prosopagnosia appercettiva, in cui non si riconoscono le persone dai volti ma da altre caratteristiche come la voce o i vestiti; la prosopagnosia associativa in cui si comprende se un volto è differente dall’altro, ne si può individuare età e genere, ma non se ne riconosce l’identità; la prosopagnosia dello sviluppo che è congenita e variabile nel tempo.

Esiste un test online per coloro che sospettano di avere la prosopagnosia: si risponde a queste domande, dopo di che, avuto il risultato, si valuta di consultare un neurologo.

Articolo originale pubblicato il 23 settembre 2022

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!