Nei pericolosi: parliamo di come riconoscerli. È importante
I nei pericolosi si riconoscono per forma, dimensione, colore. Vanno tenuti sotto controllo: le variazioni nel tempo potrebbero indicare un melanoma.
I nei pericolosi si riconoscono per forma, dimensione, colore. Vanno tenuti sotto controllo: le variazioni nel tempo potrebbero indicare un melanoma.
I nei (o nevi) sono anomalie della pelle, dovute all’accumulo di melanociti, quelle cellule dell’epidermide che sintetizzano la melanina, sostanza che dà colore a capelli e pelle. Hanno colore più o meno scuro, sono per lo più di forma tondeggiante e solitamente piatti o comunque poco rialzati. È normale e molto comune avere dei nei sulla pelle, anzi, sono un segno distintivo. Possono essere presenti dalla nascita o comparire in seguito, ma in entrambi i casi è bene sapere che potrebbero essere nei pericolosi e indicare la presenza di un melanoma (tumore della pelle).
Per questo, bisognerebbe innanzitutto saper osservare attentamente i propri nei, i loro cambiamenti nel tempo e le nuove formazioni, così da potersi rivolgere tempestivamente a un dermatologo in caso di anomalie. I nei pericolosi, infatti, sono riconoscibili per alcune caratteristiche specifiche che è possibile osservare e tenere sotto controllo, per poi sottoporle all’esame di uno specialista in materia.
Per evitare che i nei pericolosi possano degenerare in problematiche più serie, ci sono alcuni consigli che è bene seguire, perché riducono il rischio di comparsa di melanomi:
Ma la prevenzione resta il consiglio più grande: osservare attentamente i propri nei e soprattutto sottoporli all’analisi dermatologica in caso di variazioni. Ciò vale soprattutto in caso di nei infiammati, che prudono, sanguinano o presentano bordi frastagliati e rialzati.
Rivolgersi tempestivamente a un dermatologo è importante, spetta a lui la diagnosi definitiva. Innanzitutto lo specialista provvede a visitare tutti i nei del corpo e a valutare la storia familiare del paziente ed eventuali casi pregressi. Poi procede all’analisi dei sintomi del possibile melanoma. L’unico modo per accertare il tumore è rimuovere chirurgicamente il neo o la zona sospetta, eseguendo una biopsia. Un esame istologico consentirà di accertare l’eventuale presenza di cellule tumorali e il tipo di melanoma. Raggi x, TAC e risonanza magnetica possono aiutare a definire quanto si è estesa la malattia così da procedere nel modo più adeguato.
Il dottor Mario Santinami, direttore dell’unità Complessa Melanomi e Sarcomi all’Istituto Nazionale Tumori di Milano, spiega che il vantaggio del melanoma è quello di essere immediatamente visibile e diagnosticabile. La prevenzione e una diagnosi precoce potrebbero evitare quei 1500 casi che ogni anno vengono scoperti troppo tardi, diminuendo drasticamente il raggio d’azione. Il dottor Santinami consiglia di fare affidamento sulla regola ABCDE, dove ogni lettera indica un elemento del neo da tenere sotto osservazione, perché possibile manifestazione di melanoma.
Dividendo mentalmente un neo in due metà, se queste hanno una forma asimmetrica ciò potrebbe essere indice di un possibile melanoma.
Campanello d’allarme sono i bordi irregolari, sfumati, non facilmente visibili del neo.
Se un neo presenta diversi colori è bene consultare un dermatologo. In genere, infatti, i nei benigni presentano un tono omogeneo e uniforme.
I nei possono avere da pochi millimetri fino a un centimetro di diametro. Un neo di dimensioni maggiori o che si ingrossa nel tempo va tenuto sotto controllo. In passato era difficile fare diagnosi su melanomi molto piccoli, solitamente serviva un diametro di almeno 6 millimetri. Fortunatamente le moderne tecnologie consentono di individuarli anche quando hanno un diametro inferiore ai 3 millimetri.
Un neo che cambia velocemente, che inizia a sanguinare senza apparente causa o prudere necessita di una visita specialistica. Chiaramente un taglio o un’abrasione accidentale non sfociano necessariamente in melanoma, perché non vanno a modificare la natura del neo da benigno a maligno.
Giornalista e speaker radiofonica, scrivo tanto e chiacchiero ancora di più. Eterna indecisa e inguaribile romantica, vivo la vita in un precario equilibrio tra pessimismo cosmico e sincero entusiasmo.
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