La meditazione trascendentale. conosciuta anche come MT, è una tecnica basata sull’esperienza della trascendenza, uno stato in cui la mente raggiunge un completo silenzio interiore, che sarebbe capace di portare numerosi benefici sia a livello fisico sia a livello mentale.
Tra i benefici di tale meditazione ci sarebbe un profondo stato di riposo, più intenso anche del sonno, pace interiore, dovuta a una diminuzione dello stress e a un aumento degli ormoni della felicità, e uno sviluppo olistico del cervello. Inoltre, questa meditazione aiuterebbe anche a ridurre l’ansia e la depressione, a controllare l’ipertensione e il colesterolo, oltre a ridurre il mal di testa e le manifestazioni dell’asma.
Rispetto alla meditazione tradizionale, quella trascendentale si basa sul concetto che per raggiungere lo stato di abbandono totale non si debba forzare la mente a restare ferma concentrandosi, ma che sia sufficiente dirigere la mente nella direzione giusta per portare a compimento l’intero processo in modo naturale.
La meditazione trascendentale appartiene alla tradizione vedica ed è stata introdotta in Occidente nel 1958 da Maharishi Mahesh Yogi; ad oggi, è praticata da circa 6 milioni di persone nel mondo. Tra queste persone ci sono anche numerosi volti famosi del mondo dello spettacolo, come Cameron Diaz, Jennifer Aniston, Nicole Kidman, Jim Carrey, Hugh Jackman e Gwyneth Paltrow. Ecco le caratteristiche principali:
Come funziona la meditazione trascendentale

La meditazione trascendentale è un processo per andare oltre il il livello più sottile del pensiero e giungere in uno stato di silenzio totale. Questo silenzio viene raggiunto in modo naturale e personale, credendo che se la mente è giunta una volta alla trascendenza allora può ricostruire il percorso fatto da sé, per cui non esiste una tecnica di meditazione trascendentale uguale per tutti, ma ad ognuno ne viene insegnata una personalizzata. Si evince che la meditazione trascendentale non può essere “fai da te”, ma deve avvenire sotto la guida di un insegnante: si tratta dunque di una meditazione guidata, almeno durante i primi tempi in cui si apprende la tecnica.
In linea generale, la meditazione viene fatta tutti i giorni, mattina e sera, per quindici-venti minuti, con gli occhi chiusi e in posizione seduta, senza avere particolare cura per la postura, per cui si può essere seduti in terra come su una sedia. Non bisogna fare particolari esercizi per la meditazione, basta essere tranquilli, comodi e avere un respiro regolare.
Per chi fosse interessato a apprenderne la tecnica, vengono organizzati dei corsi a pagamento nelle principali città italiane. L’apprendimento avviene in sette passi, seguito poi da sei controlli che vengono fatti su un periodo di quattro mesi.
È inoltre possibile fare la meditazione trascendentale in gruppo: in questo caso, se il gruppo è formato da persone che riescono a raggiungere un alto grado di consapevolezza, si può assistere a quello che viene chiamato effetto Maharishi e che permetterebbe agli individui di indirizzare le loro forze mentali tutte insieme in un’unica direzione, migliorando le condizioni sociali della zona circostante, facendo per esempio diminuire malattie, criminalità o incidenti.
Il mantra nella meditazione trascendentale

La meditazione trascendentale utilizza il mantra, una parola bisillaba, come il classico “om”, in lingua sanscrita che è presente in tutte la tradizioni spirituali indiane, dove viene recitato ad alta voce, sussurrato o enunciato mentalmente, sempre però con la corretta intonazione, altrimenti risulta inefficace. Recitare un mantra in questo tipo di meditazione contribuisce a sostituire il flusso continuo di pensieri, conducendo a una condizione mentale che consenta di raggiungere la trascendenza.
I mantra della meditazione trascendentale sono predefiniti e ogni allievo ne ha uno che gli è stato assegnato da un insegnante, dopo una cerimonia rituale, in base alle sue caratteristiche e che lui deve mantenere segreto.
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