Meditazione trascendentale: cos'è, come si pratica, benefici e controindicazioni
Cos'è e come si pratica la meditazione trascendentale, una tecnica meditativa che vuole liberare le mente dai pensieri raggiungendo il quarto stadio di coscienza.
Cos'è e come si pratica la meditazione trascendentale, una tecnica meditativa che vuole liberare le mente dai pensieri raggiungendo il quarto stadio di coscienza.
Si tratta di una particolare tipologia di pratica meditativa che ha come scopo la diminuzione della confusione mentale che si genera in seguito ai tantissimi stimoli continui che ci arrivano dall’esterno e dai nostri pensieri e un’armonizzazione di ciò che abbiamo dentro con ciò che accade fuori.
Ma vediamo meglio cos’è la meditazione trascendentale e in cosa si differenzia dalla altre tipologie di meditazione.
Come detto, quando si parla di meditazione trascendentale si fa riferimento a una particolare tipologia di pratica meditativa, nata in India e successivamente introdotta anche in Occidente dall’indiano Maharishi Mahesh Yogi, nel 1958.
Una tipologia di meditazione molto diversa da quelle a cui si è abituati a pensare e che non richiede una concentrazione o contemplazione particolare o posizioni ideali, ma che si svolge con lo scopo di andare oltre ogni pensiero, trascendendo la mente per raggiungere la sorgente stessa del pensiero.
Quello che il maestro Maharishi Mahesh ha identificato come il quarto stato di coscienza. Uno stato in cui il corpo e la mente si alimentano di nuova energia, entrando in un riposo profondo e permettendo ad entrambi di rigenerarsi e rinnovarsi.
Una pratica che porta con sé moltissimi benefici diversi che a loro volta aiutano a migliorare la nostra vita e senza particolari sforzi. Una tecnica che di fatto, serve per mettere a riposo il proprio sistema nervoso, ridurre lo stress e combattere l’ipertensione, ma che ha anche altri aspetti positivi per il nostro corpo e la nostra mente.
Tra questi, i maggiori benefici insiti nella meditazione trascendentale sono:
Una pratica che non richiede molto tempo, circa venti minuti, e che si svolge in modo piuttosto semplice, con lo scopo di tranquillizzare la mente e ottenere un più ampio livello di consapevolezza. Proprio per questo, solitamente la meditazione trascendentale viene eseguita la mattina, non appena ci si sveglia, per calmare la mente e donarle la pace necessaria per affrontare la giornata. Ma questo non vi impedisce di eseguirla in qualsiasi altro momento del giorno, purché lo si faccia prima dei pasti e avendo cura di tenere la schiena ben dritta.
Durante la meditazione trascendentale, poi, si recita un mantra, che viene ripetuto durante tutta la meditazione allo scopo di focalizzare la mente su di esso, liberandola da altri pensieri e distrazioni. E arrivando così a raggiungere uno stato di quiete, coscienza e immobilità.
Preso atto di questo, per eseguire la meditazione trascendentale ci si posiziona su una sedia comoda con i piedi ben appoggiati a terra e le mani poste in grembo, si chiudono gli occhi e si respira profondamente, cercando di rilassarsi il più possibile. A questo punto di aprono e richiudono gli occhi, come a focalizzare la posizione, e li si tengono chiusi per tutto il tempo della meditazione trascendentale.
Da qui si inizia a ripetere il mantra scelto nella mente. Nel momento in cui ci si rende conto che un pensiero subentra e interrompe la ripetizione e l’attenzione sul mantra, si deve riportare la mente a esso.
Una volta che si è raggiunta una buona concentrazione, ci si focalizza con la mente all’altezza del terzo occhio, che è posto tra le sopracciglia e che rappresenta il sesto chakra, sempre ripetendo il vostro mantra.
Una volta trascorsi i venti minuti tipici di questa meditazione si riprende a muoversi lentamente, ritornando al proprio stato di piena coscienza e aprendo di nuovo gli occhi.
Una pratica apparentemente semplice, ma che necessita di tempo per poterla eseguire nel modo corretto liberando davvero la mente dai pensieri. E che, come detto, prevede la recita di un mantra, che è poi il fulcro della nostra concentrazione.
Questi sono del tutto personali e non vanno rivelati, ma restano intimi e al sicuro dentro di voi. Si può ripetere dal classico “Om” fino a brevi frasi o parole che ci aiutano ad avere un pensiero positivo. Tra questi, per esempio, si può focalizzare la mente su affermazioni come:
Parole che per avere effetto devono essere ripetute più volte, e che possono essere dette sotto forma di pensiero, ma anche a voce alta o cantando, prendendo atto della parola e del suo significato e accordandoci con esso.
Una pratica che, proprio per la sua brevità e per lo scopo che si prefigge non ha controindicazioni e non presenta effetti negativi sulla persona (cosa che invece può accadere durante altre tipologie di meditazione se non gestite nella maniera corretta).
Cosa importante è sempre essere consapevoli di ciò che si sta facendo, senza strafare e senza forzare i tempi, entrando davvero nel cuore di questa pratica e godendo di ogni suo beneficio.
Vivo seguendo il mantra "se puoi sognarlo puoi farlo". Sono una libera professionista della vita. Una porta verde, una poltrona rossa e una vasca da bagno sono le mie certezze, tutto il resto lo improvviso.
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