Il massaggio reiki è stato messo a punto nel 1800 dal medico giapponese Mikao Usui ed è molto diverso dalle classiche tipologie di massaggio.

Anzi, a dire la verità il reiki-do non è affatto il massaggio per come lo conosciamo tradizionalmente, ma una vero e proprio trattamento di riequilibrio energetico di cui anche altri esperti si sono occupati, anche con approcci più scientifici e meno improntati alla new age, come Sauro Tronconi, ad esempio, ideatore del Metodo Self per l’autoconsapevolezza.

Per semplicità, in questo articolo ci riferiremo al reiki come a un massaggio, fermo restando le specifiche appena fatte che servono a inquadrare in maniera più precisa l’argomento di cui stiamo trattando.

Si narra che Usui abbia ricevuto l’abilità di curare attraverso l’imposizione delle mani dopo tre settimane trascorse in meditazione assoluta sul monte Kurama. Secondo la sua idea, le mani possono incanalare l’energia dell’uomo e dell’universo nei giusti punti del corpo. Qui, a causa di qualche disturbo, i pazienti non riescono più a percepirla. Per questo ci si sente in una posizione di disequilibrio con l’universo e non in pace con se stessi.

La parola reiki è formata da rei (universale) e ki (forza vitale). Quando il ki scorre in maniera corretta, l’essere umano è in salute, sereno, in pace con se stesso e con l’universo. I chakra lasciano scorrere l’energia vitale e la fanno fluire nell’universo, che a sua volta la trasmette al corpo, generando positività, equilibrio e salute. Viceversa, quando qualcosa non va, quando c’è un disturbo fisico, la causa è un blocco energetico.

Qui entra in gioco il massaggio reiki: un trattamento più che un massaggio, una vera e propria cura alternativa su chi lo riceve. Questa tecnica antica, infatti, sfrutta l’energia e la forza spirituale del “massaggiatore”, che non esegue una manipolazione energica attraverso le tradizionali tecniche di massaggio.

Nel massaggio reiki, infatti, l’operatore tocca delicatamente zone specifiche del corpo, trasmettendo la sua energia. Di base c’è una filosofia ben precisa che risente inevitabilmente del concetto unitario con cui la cultura orientale concepisce corpo, mente e universo. Il disequilibrio tra questi tre elementi inscindibili genera caos, da correggere attraverso energia positiva e calore, che passano attraverso le mani dell’operatore reiki.

Massaggio reiki: i benefici

massaggio reiki
Fonte: iStock

Il trattamento reiki libera i poli energetici del corpo, per ritrovare l’equilibrio tra corpo, mente e universo. I movimenti delle mani sono fondamentali, il tocco deve essere leggero e più che fisico, l’operatore deve saper smuovere le giuste corde emozionali. Chi riceve il massaggio, a sua volta, deve essere ben disposto verso l’operatore, abbandonarsi alle sue cure e alle sue mani, così da beneficiare di un risveglio emozionale e spirituale vicino a uno stato di beatitudine. I più sensibili giungono addirittura alle lacrime.

Il totale relax in cui il massaggio reiki fa sprofondare il paziente ha diversi effetti positivi. Agisce sui problemi di insonnia, dipendenze, ansia, stress, depressione, problemi muscolari e articolari, cefalee ed emicranie.

Nella ricerca Tecniche di rilassamento come terapia di supporto nella cura del dolore: reiki ed emicrania (Autori: L. Merati, C. Brianzoli, C. Borghi, L. Colombo, E. Cofrancesco, F. Barbagelata – Ospedale San Carlo Borromeo, Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica e Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano) è stato dimostrato, nei 36 partecipanti:

  • riduzione di episodi di emicrania mensili;
  • diminuzione degli indici di gravità dei fenomeni (intensità e durata);
  • meno depressione associata al malessere fisico;
  • diminuzione dei giorni lavorativi persi e delle consultazioni mediche;
  • aumento del benessere psicofisico del paziente: i benefici del reiki sono durati per almeno 6 mesi dopo il completamento del ciclo di trattamento.

Massaggio reiki: controindicazioni

Il massaggio reiki non ha particolari controindicazioni, è consigliato a chiunque voglia attingere all’energia universale per trarne beneficio.

Non bisogna considerarla una tecnica di meditazione, non rientra nelle conoscenze dello yoga e non è un tipo di medicina scientificamente riconosciuto; è un concetto a sé. Lo scetticismo è il principale nemico di chi si avvicina a questa tecnica. Il massaggio reiki deve essere affrontato come un trattamento di benessere, utile a liberare i chakra, far scorrere energia positiva e ristabilire l’equilibrio corpo-mente-universo.

Massaggio reiki: dove farlo e i costi

Il massaggio reiki, non essendo riconosciuto ufficialmente in Italia dalla medicina allopatica, è praticato in strutture private che si occupano di guarigione naturale. Alcuni ospedali lo praticano come terapia di sostegno nei reparti di oncologia. L’operatore reiki prima di eseguire sui pazienti la tecnica deve aver frequentato master specifici, che sono anche molto costosi.

I costi del trattamento variano dai 30 ai 60 euro per un’ora: la durata si riferisce a un soggetto adulto e privo di patologie. Su bambini o persone affette da disturbi particolari la durata del massaggio viene calibrata secondo necessità. Il massaggio vero e proprio è preceduto da un breve colloquio (10-15 minuti circa) con l’operatore. Nel pagamento si tiene conto non solo della professionalità del massaggiatore, ma anche del tempo, della pazienza, dell’ascolto necessari per un trattamento efficace.

Cinque sono i principi etici che ogni praticante di reiki rispetta e condivide, creati da Usui:

Non ti arrabbiare, non ti preoccupare, sii riconoscente, lavora duro (per migliorare te stesso), sii gentile con gli altri.

Pur essendo il massaggio reiki molto più spirituale rispetto ad altre tecniche, il pagamento è comunque necessario e richiesto; non sminuisce il valore della prestazione. Rientra nella filosofia dell’energia universale: quando si da qualcosa si deve ricevere qualcosa in cambio. Questo per non creare un debito cosmico e per non assimilare a una divinità la figura dell’operatore. Quest’ultimo, dunque, è tenuto per etica professionale a ricevere un compenso. Alcuni preferiscono, al posto del denaro, regali o servizi a seconda delle necessità, da una semplice pianta a una prestazione di babysitting.

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